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l'incremento naturale
Tipi d'incremento: il gioco della nascita e della morte
La differenza numerica tra i nati e i morti in un anno esprime il valore assoluto dell'incremento naturale. Il rapporto tra questo valore e il numero degli abitanti è il tasso d'incremento naturale, che corrisponde alla differenza tra il tasso di natalità e quello di mortalità. Risulta di segno negativo se la natalità è inferiore alla mortalità.
In quasi tutte le parti deI mondo le nascite superano i decessi, ma il gioco dei due fattori appare vario tra una popolazione e l'altra. È possibile delineare una classificazione tipologica degli incrementi naturali:
Il tipo primitivo, vicino al dettato della natura, è l'incremento che deriva da un'altissima natalità e da una mortalità elevata: le classi giovanili sono più numerose di quelle anziane e la durata media della vita è molto bassa.
Il tipo in via di evoluzione è proprio delle popolazioni che da non molto tempo e soltanto parzialmente si vanno modernizzando e manifestano oggi i più vistosi incrementi naturali. La natalità si mantiene molto alta e la mortalità ha iniziato una rapida curva discendente grazie alla lotta contro le malattie endemiche e all'introduzione della medicina moderna.
Si può distinguere un tipo ad uno stadio di sviluppo avanzato, più evoluto deI precedente in quanto, rimanendo il tasso di natalità a livelli diminuiti di poco, il tasso di mortalità è calato di molto, cosicché si vengono ad avere tassi d'incremento naturale tra i più alti del mondo.
Tipo a natalità diminuita e bassissima mortalità: l'aumento naturale va scemando lentamente in forza della diffusione del controllo delle nascite.
Il tipo a bassa natalità e bassa mortalità è quello dei paesi più evoluti d'Europa, dove nel corso dell'ultimo secolo il progresso economico e sociale ha contribuito alla ritirata della morte, ma nello stesso tempo il controllo delle nascite si è affermato in tutte le regioni e presso tutte le categorie sociali. La natalità è talmente ridotta da superare di poco la mortalità, che non può diminuire ulteriormente.
Il rinnovo delle generazioni
Il tasso d'incremento naturale, risultante dalla differenza tra natalità e mortalità, è inadeguato a risolvere alcuni problemi per lo studio della popolazione. Non può rispondere al problema se l'incremento in atto è sufficiente ad assicurare il ricambio delle generazioni, in modo che ogni nuova generazione conti un numero di individui almeno pari alla precedente.
Una risposta a questo problema si può ottenere col calcolo deI tasso di sostituzione. In linea teorica, il ricambio delle generazioni è completato quando l'insieme delle donne nel corso deI periodo di fecondità dia alla luce un pari contingente di femmine. Il tasso di sostituzione è il rapporto tra il totale delle neonate in 35 anni (periodo di fecondità femminile, che nei nostri paesi si considera esteso dai 15 ai 49 anni di età) e il numero complessivo delle donne in età feconda: se le neonate sono meno delle donne feconde, la fecondità della popolazione in esame sopperisce soltanto ad un ricambio parziale delle generazioni; il ricambio è completo quando il rapporto è uguale a 1; se viene superato questo traguardo, è da constatare un'espansione demografica.
In pratica, non si considerano le nascite femminili nel corso di 35 anni consecutivi, ma si prendono quelle dell'anno cui si riferisce il computo delle donne in età feconda e si moltiplicano per 35: si ottiene così il totale teorico di femmine procreate dalle attuali donne in età feconda nell'arco deI loro ciclo fertile.
Il tasso così ottenuto è approssimato poiché non prende in considerazione la struttura per classi d'età, laddove è incontestabile che la fecondità varia secondo l'età delle donne. Di ciò tiene conto l'indice sintetico di fecondità. Per ottenere l'indice sintetico di fecondità, prima si calcolano i tassi specifici di fecondità per classi d'età delle madri al parto, poi si addizionano tutti questi tassi specifici e si divide la somma per 1000.
L'indice sintetico di fecondità condensa in un solo numero il comportamento procreativo di donne che si trovano in diversi momenti del loro periodo fertile. Poiché tale comportamento non dipende soltanto dalle circostanze attuali, ma anche dalle esperienze della storia vissuta e dalle prospettive della storia a venire, l'indice sintetico riassume il modo in cui reagisce alle circostanze congiunturali un insieme di donne che hanno vissuto storie differenti e si propongono obiettivi differenti.
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