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Caratteristiche fisiche
L'Africa che ha una superficie di circa 30.000.000 km². La maggior parte dei rilievi è infatti formata da altopiani, che occupano in prevalenza il territorio e sono molto estesi soprattutto nella zona centro-meridionale, il Kilimanjaro, che si trova nella zona centro-orientale e raggiunge quasi i 5.900 m, segnalandosi come la massima elevazione del continente, seguita dai vicini massicci dei Kenya e del Ruwenzori. Altra caratteristica significativa del rilievo africano è la Rift Valley, la grande fossa tettonica che si sviluppa sempre nella zona orientale, da nord verso sud. e che testimonia l'instabilità geologica di questa regione, dove sono presenti diversi vulcani e numerosi fenomeni di questo tipo.
Il fondo della Rift Valley è occupato dal lago Vittoria, che è ugualmente d'origine tettonica, ma non è collegato alla presenza della Rift Valley.
Il Nilo è considerato generalmente il fiume più lungo del mondo, con uno sviluppo di 6.570 km, ma la sua portata non è elevata in quanto il suo bacino comprende estese zone desertiche; si ricorda comunque il grande significato storico e antropico. Altri fiumi importanti sono il Niger e lo Zambesi, ma il principale è lo Zaire.
Le condizioni climatiche e ambientali sono generalmente sfavorevoli e si succedono in maniera simile se dall'equatore ci si sposta sia verso sud sia verso nord. La zona equatoriale, salvo che sugli altipiani orientali, dove le temperature sono più miti, è caratterizzato da un clima caldo-umido, con grande sviluppo della foresta, che fornisce legnami pregiati, ma che non è molto adatta per l'insediamento umano, come indicato dal basso valore della densità. A nord e a sud della zona forestale si sviluppa la savana, che è l'ambiente più favorevole per la diffusione dei grandi mammiferi, dato che la vegetazione è formata essenzialmente da distese d'erbe, mentre gli alberi sono piuttosto radi. Successivamente si trovano le steppe e i deserti, a nord quello del Sahara e a sud quello dei Kalahari con circa 9.000.000 km², il più esteso del mondo.
Economia
Nonostante il forte accrescimento degli ultimi decenni , del resto tipico delle aree più povere, l'Africa rimane un continente poco popolato, con circa 700.000.000 d'abitanti e la densità media di 23 ab/km². La distribuzione della popolazione è inoltre molto irregolare: esistono vaste zone quasi disabitate, come le foreste equatoriali e soprattutto i deserti, mentre le aree di concentrazione d'abitanti sono alcune isole, alcune zone costiere, gli altopiani centro-orientali e la Valle del Nilo. I motivi dello scarso incremento demografico dei secoli scorsi vanno ricercati nella tratta degli schiavi, nelle pessime condizioni economiche e nelle difficoltà dell'ambiente fisico. Sul piano cultuale l'Africa può essere divisa in due zone: quella bianca nella parte settentrionale e quella nera a sud del Sahara. Le condizioni economiche sono quasi sempre di povertà o d'assoluta miseria, come indicato dai dati statistici: basso o bassissimo reddito pro-capite, in certi casi addirittura di 100$ annui, con il record negativo del Mozambico. Bassa è la durata media della vita che in alcuni paesi della zona del Sahel non supera 40 anni e altissima è la percentuale d'analfabeti che può toccare, come avviene nel Burkina Faso, l'80% della popolazione.
Le cause che hanno portato a questa situazione così negativa, vanno ricercate nell'ambiente fisico, quasi sempre sfavorevole, ma in misura maggiore nell'evoluzione storica, con il grande sfruttamento coloniale e nell'attuale situazione geopolitica sia interna sia internazionale, con i paesi produttori di materie prime che sono penalizzati dai rapporti commerciali.
Quasi tutti gli stati africani si basano sull'agricoltura che però, è quasi sempre di tipo speculativo o di sussistenza ed è praticata con metodi antiquati per questo è pochissimo produttiva.
Africa settentrionale
Nell'Africa settentrionale prevalgono gli elementi derivati dalla dominazione araba, cioè la diffusione di questa lingua e della religione islamica, mentre le caratteristiche somatiche sono quelle del gruppo bianco.
Nell'Africa centro-meridionale prevalgono gli elementi somatici neri, la religione animista e quella cristiana e lingue locali oppure dei colonizzatori europei. La rete urbana è poco sviluppata, con non più di una dozzina di città oltre il milione d'abitanti, ed è anche poco efficiente, in quanto quasi sempre mancano centri di dimensione intermedia tra le capitali e i villaggi rurali.
Anche l'allevamento è penalizzato da circostanze fisiche e tecniche mentre le risorse principali, quelle minerarie, abbondanti soprattutto nel Coperbelt, e forestali, non sono adeguatamente sfruttate. Il fenomeno geoeconomico negativo è il mancato sviluppo industriale, con pochissime eccezioni legate alla disponibilità di minerali. La mancanza dello sviluppo industriale penalizza tutte le altre attività, in particolare quelle terziarie che dispongono quasi sempre di vie di comunicazione e di mezzi di trasporto estremamente arretrati: in alcuni paesi manca addirittura una rete ferroviaria, mentre gli afflussi turistici tranne che nei paesi mediterranei sono modesti nonostante le importanti attrattive naturali tra cui parchi nazionali molto ricchi di fauna.
Sudafrica
La Repubblica del Sudafrica occupa la parte più meridionale del continente africano; il Capo di Buona Speranza divide l'Oceano Atlantico dall'Oceano Indiano. Il territorio è dominato da un vasto altopiano circondato da elevate catene montuose tra le quali quella dei monti dei Draghi. Il fiume Orange scorre interamente in territorio Sudafricano e sfocia nell'Atlantico. Il clima mite lungo la fascia costiera permette una fiorente agricoltura: si coltivano canna da zucchero, cotone, arachidi, alberi da frutta. Le regioni aride dell'interno costituiscono però la vera ricchezza del paese. Dal sottosuolo si estraggono grandissime quantità d'oro, diamanti, argento, platino, uranio. Il Sudafrica è il maggior produttore mondiale d'oro. L'Industria è moderna e sviluppata in tutti i settori. Nonostante sia lo Stato più ricco di tutto il continente africano , il Sudafrica è anche lo Stato che maggiormente ha risentito di violenti conflitti interni. Infatti fino al 1990 esisteva una rigida separazione tra la popolazione bianca (dominante) e quella di razza negra.
Apartheid
Il fronte nazionale impostò la campagna elettorale per le elezioni del 1948 sul concetto d'Apartheid (che significa " la condizione di essere separati" ). Furono proibiti matrimoni misti e persino rapporti sessuali con persone appartenenti ad un'altra razza. Ogni persona era classificata in base alla razza e fu compilato un elenco ufficiale per dirimere i casi dubbi. Furono create strutture sociali separate, scuole separate, e nei parchi persino panchine separate. Ogni persona di colore era obbligata a portare sempre con se i documenti d'identità , e non poteva rimanere nelle città senza un permesso specifico. Appoggiato dalle chiese riformiste olandesi, il regime segregazionista aveva anche una giustificazione religiosa: la divisione tra le razze era sancita da Dio e dal popolo era affidata la santa missione di preservare la purezza della razza bianca nella sua terra promessa. Fino alla seconda guerra mondiale, gli atteggiamenti razzisti, o l'idea che i bianchi fossero superiori ai non bianchi erano piuttosto diffusi, il periodo di dominazione razziale giustificata cessò con la seconda guerra mondiale.
Unione Sudafricana
Il 31 maggio 1910 nacque l'Unione Sudafricana. Città del Capo ne era la capitale legislativa, Pretoria quella amministrativa. L'inglese e l'olandese divennero le lingue ufficiali.
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