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LA SPAGNA
SUPERFICIE (Kmq): 504.782
SUOLO AGRICOLO: 40 %
PRATI E PASCOLI: 20 %
BOSCHI: 31 %
ABITANTI: 39.210.000
DENSITA': 78 ab./Kmq
CITTÀ PRINCIPALI:
Madrid (3.108.000 ab.)
Barcellona (1.704.000 ab.)
Valencia (753.000 ab.)
Siviglia (678.000 ab.)
MONETA:
Peseta
CONFINI:
Nord/Est: Francia
Nord: Oceano Atlantico (Mar Cantabrico)
Ovest: Portogallo
Sud/Est: Mare Mediterraneo
La Spagna è caratterizzata dal clima continentale.
Nella zona della Meseta gli inverni sono freddi e le estati torride e le precipitazioni scarse; nelle zone settentrionali il clima è temperato oceanico con piogge abbondanti e clima mite.
La regione costiera orientale ha clima mediterraneo.
La Spagna è un paese ricco di fiumi.
L'inclinazione della Meseta verso ovest fa si che il Mino, il Duero, il Tago, la Guadiana, il Guadalquivir, sfociano nell'Oceano Atlantico.
Nel Mediterraneo sfociano l'Ebro, il Guadalaviar, lo Jucar.
Il territorio nazionale comprende anche l'Arcipelago delle Baleari, nel Mediterraneo a un centinaio di chilometri dal continente, con le principali isole di Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera e altre minori.
L'arcipelago gode di un buon clima, ha una ricca vegetazione e notevoli attrattive naturali, per cui costituisce un grosso richiamo turistico. Viene considerato parte integrale del Paese anche il lontano arcipelago africano. Qui, ancor più che nelle Baleari il favore del clima e della natura porta turismo e popolarità.
Appartengono, infine, alla Spagna le città di Ceuta e di Melilla, in territorio marocchino, sull'altra sponda del Mediterraneo.
Questo stato fa parte della penisola iberica insieme al Portogallo e all'Andorra. La catena montuosa dei Pirenei segna il confine tra la Spagna e la Francia e si estende per circa 430 Km. Supera i 3400 m sul livello del mare. E' una catena molto massiccia.
La Meseta è un vasto altopiano di formazione antica che occupa buona parte del territorio. Raggiunge i 600m di altezza ed è interrotta al centro da numerose catene montuose (dette sierre, che in spagnolo vuol dire seghe), ed è delimitata dal sistema Iberico a Est, dalla Sierra Morena a Sud e dai Monti Cantabrici a Nord.
Le coste, specialmente quelle lungo il Mediterraneo, sono fertili e pittoresche; pur essendo poco frastagliate offrono buone basi per la navigazione e la pesca.
Nell'interno l'aspetto dei luoghi ricorda spesso alcuni paesaggi dell'Africa.
Tra le sierre scorrono importanti fiumi che si gettano poi nell'Oceano Atlantico e bagnano tre grandi pianure. La prima è bagnata dall'Ebro (927 Km), che si getta nel Mediterraneo tra i Pirenei e i Monti Iberici; la seconda è bagnata dal Guadalquivir (680 m), che scorre tra la Sierra Nevada e la Sierra Morena e si getta nell'Atlantico.
I fiumi svolgono il loro corso inferiore in grandi valli aperte, mentre nell'altopiano, da dove provengono, corrono rapidi e rumorosi in gole profonde, tra rive rocciose, dove è impossibile sfruttarli per il traffico e l'irrigazione.
Discontinuo è il regime delle piogge. Le rive del Golfo di Biscaglia sono le più ricche di pioggia di tutta Europa; perciò le vallate dei Monti Cantabrici sono fertili e verdi, ricche di fiori e di alberi da frutto, mentre nelle regioni interne le precipitazioni sono scarsissime, del tutto insufficienti a un'agricoltura redditizia.
Le estati sono torride e gli inverni sono freddi.
La temperatura è soggetta a forti escursioni e giustifica il detto che "nella Meseta si hanno tre mesi d'inverno e nove d'inferno".
Le piogge che tendono a concentrarsi nei mesi invernali, si rovesciano a volte in forma di acquazzoni furiosi.
I fiumi hanno un regime assai variabile, con piene molto accentuate.
Barcellona e Madrid sono due grandi città molto simili in estensione ed importanza, ma molto diverse nel carattere e nella fisionomia.
Madrid (3.108.000 ab.), capitale della Spagna e capoluogo della Nuova Castiglia.,è situata a 655 m sulla Meseta e lungo il fiume Mauzanars.
E' un attivo centro commerciale oltre che politico e amministrativo.
Madrid è sede di industrie del tabacco, grafiche-editoriali, calzaturiere, metalmeccaniche, elettrotecniche, chimiche, dell'artigianato e alimentari.
Barcellona (1.704.000 ab.), capoluogo della Catalogna.
E' il più importante porto e il maggior centro industriale del paese. Vi sono industrie meccaniche, chimiche, siderurgiche, navali, della gomma, della certa , del vetro, della lana, del cotone e della seta.
La provincia di Barcellona si estende lungo la costa mediterranea della Catalogna.
Vi si coltiva vite, frutta, ortaggi, olivi e agrumi.
A Barcellona è molto importante il turismo balneare.
Valencia (753.00ab.), capoluogo della provincia omonima (10.776 Kmq e 2.112.000 ab.) sul fiume Gadalaviar, sulla costa mediterranea.
Mercato della fertilissima huerta che la circonda (ortaggi, frutta, agrumi, riso, olive, uva, tabacco e fiori) è sede di industrie alimentari, meccaniche, tessili, petrolchimiche, del tabacco, cartarie, vetrarie e delle maioliche.
Siviglia (678.000 ab.), capoluogo dell'Andalusia e della provincia omonima (14.036 Kmq, 1.585.000 ab.), parte della sponda sinistra del Guadalaquivir. E' sede di industrie tessili, chimiche, metalmeccaniche, del tabacco, alimentari, farmaceutiche, cantieristiche, del legno e della ceramica. E' meta di importante flusso turistico internazionale.
La Spagna è un antico crogiolo di culture.
Ai primi artisti che dipingevano animali o segni nei muri si aggiunsero, nel trascorrere dei secoli artefici venuti da diversi luoghi: alcuni venivano dall'Europa e altri, più tardi, da oltremare.
Nel medioevo, i cosiddetti "secoli oscuri" non lo furono affatto per l'arte spagnola, infatti i popoli invasori del nord si fusero con la decadente romanità, lasciando numerose testimonianze dello splendido stile visigoto.
Più tardi mentre l'ondata dell'islam dilagava nella penisola, dall'Europa iniziano ad arrivare i pellegrini e soffi di spiritualità, ecco apparire l'arte romanica e poi ancora l'arte gotica.
Così le terre riconquistate ai mussulmani saranno occupate da castelli e monasteri romanici e più tardi da città e cattedrali gotiche.
I mussulmani penetrano nella penisola e ci rimangono per circa 800 anni.
Il loro lascito culturale causa stupore. In un'Europa immersa in oscuri feudalesimi, la civiltà ispanomussulmana fu la più brillante del suo tempo, formidabile ponte culturale fra oriente ed occidente.
Quasi metà di tutta la popolazione spagnola è costituita da contadini. Ciò dimostra l'importanza dell'agricoltura in Spagna.
Luogo le coste crescono ulivi, viti, agrumi, cereali e ortaggi. Sulla Meseta, le colture sono scarse e poco redditizie.
L'allevamento del bestiame, rappresenta una delle maggiori ricchezze del Paese.
Quello bovino ed equino è più diffuso a nord, quello ovino a sud e nelle zone centrali.
L'allevamento più intenso è quello degli ovini che raggiungono il numero di 16 milioni di capi; molto apprezzata è la razza delle pecore merino, originaria della Spagna, che dà lana finissima.
Il sottosuolo spagnolo è ricco di carbon fossile, ferro, piombo, zinco e mercurio. Manca completamente il petrolio.
La corrida nasce nell'area mediterranea come combattimento rituale fra uomo e toro. In Spagna la tradizione vuole che il primo a scendere con la lancia nell'arena e a uccidere a cavallo il toro fosse "El Cid Campeador" famoso eroe castigliano vissuta tra il 1040 e il 1099. Questo rito a lungo privilegio esclusivo dei nobili. Una volta si combatteva a cavallo ma adesso anche coloro che non sono nobili possono cimentarsi con il toro nell'arena. Fu Francesco Romeo De Ronda a fissare le regole del torneo a piedi, introducendo l'usanza di uccidere il toro, faccia a faccia, con spada e muleto. La corrida coinvolge tutta la vita spagnola, è un fatto sociale perché si accompagna ad un'antica tradizione di festività, è un fatto economico perché comprende 200.000 persone e attrae 50 milioni di spettatori. La corrida è anche manifestazione di crudeltà che negli ultimi anni dissensi all'estero e nella stessa Spagna. Ci sarebbe una soluzione e cioè non fa rischiare il torero alla morte e non uccidere il toro alla fine.
Bibliografia:
"Omnia '97"- "Conoscere" - "dizionario geografico De Agostini" e materiale inviato dall'Ambasciata Spagnola.
Appunti su: fiume ebro scorre tra i pirenei e i monti iberici, Appunti sulla cittC3A0 di Barcellona In spagnolo, |
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