La sabbia musicale
La sabbia musicale è
composta principalmente di granuli di quarzo. Quando la sabbia è in movimento,
essa genera un suono principalmente dovuto a granuli di quarzo dilavati ed
erosi dall'acqua o dal vento. Nella sabbia asciutta o immersa nell'acqua in
movimento si formano onde coerenti di pressione lungo le linee di scorrimento e
l'attrito intergranulare produce il suono. Il termine 'sabbia
canterina' di una spiaggia è un fenomeno a piccola scala mentre il termine
'sabbia tuonante' nel deserto indica un fenomeno a grandissima scala,
ma il meccanismo sonoro e la qualità dei suoni sono, essenzialmente, gli
stessi. Con il termine 'sabbia musicale' si comprendono entrambi i
tipi di sabbia, per mettere in evidenza che si tratta di un suono
piacevole.Oggi questo raro fenomeno è difficile da studiare. Per prima cosa,
poche zone nel mondo hanno sabbia capace di produrre suono, perciò, molta gente
non è consapevole della sua esistenza.
Inoltre, l'inquinamento sta degradando la capacità di produrre suoni di alcune
di queste aree; per esempio, diverse spiagge con sabbie canterine sono
diventate silenti da quando sono state inquinate.
La capacità di produrre suono della sabbia musicale potrebbe essere quindi un
indicatore della purezza dell'acqua o dell'aria. Se l'acqua di mare è inquinata
da humus, polvere, olio, detergenti, o da altre miscele di materiali, la sabbia
canterina smette di cantare. Le sabbie che non cantano più, che hanno perso le
loro proprietà, sono chiamate 'sabbie morte'.Per molto tempo si pensò
trattarsi di una leggenda, ma oggi il fenomeno è stato certificato da
registrazioni e studi scientifici. E' un suono talvolta impercettibile, di
bassa tonalità, tal'altra, nei casi di valanghe di sabbia, possente come
il rombo di un aereo. E' un suono flautato o vellutato come se scaturisse da
uno strumento a corda sfregata da un archetto, in altri casi simile a un rullo
di timpani. Finora si pensava fosse generato dallo strofinamento delle
particelle di sabbia ed era vero. Un articolo pubblicato sul Physical Review
Letters lo attesta dopo uno studio accurato, durato ben nove anni e condotto in
vari deserti del mondo dai ricercatori del Centro Nazionale per le Ricerche
Scientifiche di Parigi. Benché resti un fenomeno abbastanza raro, gli
scienziati hanno verificato che le sabbie delle dune non "cantano" solo quando
si generano valanghe, che mettono in risonanza un'intera duna facendola vibrare
come uno strumento musicale, ma anche nel corso di movimenti più lenti. Hanno
ricavato suoni pressando la sabbia con le mani o con un bastone di metallo,
scoprendo che il suono della sabbia non è unicamente frutto della risonanza
prodotta da tutta la duna. Poi hanno constatato che dopo un mese di suoni, i
granelli di sabbia perdono 'la voce" insieme allo strato di silicio, ferro
e manganese. La conclusione è che, per suonare, i granelli di sabbia
devono essere ricoperti da uno strato siliceo.Il rotolamento dei granelli gli
uni sugli altri produce suoni a diverse frequenze creando una serie di onde
stazionarie che si rinforzano a vicenda. Perché ciò si verifichi è sufficiente
che la sabbia raggiunga una velocità di 45 centimetri al
secondo (1,62 km/h)
e che lo strato superiore in movimento abbia uno spessore non inferiore ai 2 o 3 centimetri. Il suono
è udibile anche a molte miglia di distanza, superando in certi casi i 100
decibel di intensità. A volte, a mettere in risonanza la sabbia di una
duna, è il calpestio che porta a sincronizzare i granelli di sabbia fino a far
vibrare l'intera duna. La nota dipenderà dalle dimensioni dei granelli. Le dune
infatti cantano note in diverse tonalità: quelle di Sand Mountain in Nevada
suonano nella tonalità di do maggiore, due ottave sotto l'ottava centrale, in
fa maggiore nel deserto cileno o in sol minore nel deserto del Marocco. Il
suono armonicamente più bello e pulito pare sia invece quello del deserto
dell'Oman. Stéphane Doaudy, che ha coordinato gli studi del Centro per le
ricerche scientifiche francese, afferma che si tratti di un suono davvero pulito,
come se qualcuno lo producesse cantando. La sabbia musicale è un fenomeno che
interessa anche le spiagge. A Cala Violina, Punta Ala, sulla spiaggia di
Babadejuka a Rio De Janeiro, sulla Baia di Laig nell'isola di Eigg in
Inghilterra, sulle sabbie giapponesi di Osodani (Baia del Flauto, Cala
dell'Arpa) è presente la cosiddetta "sabbia canterina" o "sabbia tuonante".