Il paesaggio religioso
Il paesaggio religioso dell' India ~ quello dei suoi
templi, che sono innumerevoli, e a cui bisogna aggiungere la profusione di
piccoli monumenti sacri disseminati lungo tutte le strade. Nel nord si
incontrano soprattutto i piccoli templi di Shiva, molto sobri, con al centro il
linga, la pietra fallica, simbolo della forza vitale. Nel sud si trovano invece
i templi di Visnù, pieni di statue della divinità, delle sue incarnazioni e di
altri personaggi mitologici; i più grandi innalzano nel cielo i loro immensi
gopuram, delle specie di piramidi che sormontano le quattro porte d' ingresso,
cariche di sculture ispirate alle leggende epiche; più di 1500 statue adornano
il grande tempio di Madurai
Il paesaggio religioso dell' India é anche quello degli
ashram, comunità di fedeli riuniti attorno a un «saggio», che vivono dei suoi
insegnamenti o, dopo la sua morte, del suo ricordo. In India se ne trovano a
migliaia. Lo straniero di passaggio scopre, talvolta, qualcuno dei più grandi,
che non sono sempre i più fervorosi, mentre succede che piccoli ashram
sconosciuti siano di una qualità spirituale
sorprendente. L' elemento centrale ~ sempre la presenza del
«maestro», il «saggio», guru, a cui spesso si affianca una «saggia», la mataji,
la «madre» dell' ashram. Il momento più importante della giornata ~ quello in
cui i devoti vanno a ricevere quella che in linguaggio cristiano chiameremmo la
«benedizione», il darshan: un momento di incontro e di dialogo in cui tutti
coloro che lo vogliono possono accostarsi al ~<saggio» e, dopo lo scambio di
un piccolo dono (un frutto, un fiore), possono fargli delle domande, chiedergli
consiglio, e soprattutto godere dell' influsso benefico che si sprigiona dalla
sua persona.