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I MASAI
I masai sono un popolo nato dalla fusione di diverse tribù nilote che si sono in seguito spostate nelle praterie della Rift Valley tra Kenia e Tanzania.
Non conducono una vita sedentaria ma percorrono enormi distanze a piedi alla ricerca di pascoli e sorgenti per il bestiame, allevati allo stato brado. Da sempre si sono opposti a qualsiasi cambiamento e per questo oggi vivono ancora come secoli fa.
Disprezzando l'agricoltura e tutti i modi di vivere diversi dal loro, i masai traggono tutto il necessario dall'allevamento di bovini, affiancato da qualche capo ovino e caprino utile per la carne, sorvegliato dai bambini.
Così salute e robustezza degli armenti rispecchiano quelle di questi uomini; utilizzano latte, sangue e urine come alimenti, letame come materiale edile, corna come recipienti, zoccoli ed corna per gli ornamenti, pelle conciata per calzature, indumenti etc.
In seguito ad alcune credenze, i masai credono che tutto il bestiame della terra appartenga a loro, ed è proprio il numero di capi, insieme a quello dei figli, a determinare lo stato sociale di un individuo, e ognuno aspira a metter su una mandria numerosissima. Una moglie si compra con tre vacche, due pecore e un bue, e il numero delle mogli dipende dalla quantità della mandria posseduta. Queste genti hanno un vero e proprio legame affettivo con le loro bestie, che vengono amorevolmente curate e talvolta decorate artisticamente.
I Moran, guerrieri, fino a quando è stato loro permesso cacciavano e combattevano contro leoni e popoli nemici.
I masai sono molto alti e slanciati, di carnagione scura; indossano drappi sgargianti rossi e blu, si adornano con bracciali in rame e le donne anche con grandi collari piatti di perline. Ai lobi degli orecchi praticano grossi fori ampliati da pesanti orecchini, e si cospargono il corpo con ocra e grasso animale.
Vivono in piccoli villaggi di forma circolare, al centro dei quali vi è un recinto di rovi per rimettere il bestiame al tramonto, e tutt'intorno capanne di paglia e letame essiccato dove vivono numerose persone e vitelli appena nati.
La società masai è molto basata sull'età. I bambini stanno molto a cuore a tutti i membri del villaggio, che si occupano indistintamente della loro educazione e della loro crescita. Presto i maschietti imparano a badare al bestiame e le bambine a svolgere faccende domestiche, apprendendo cerimonie e usanze che segnano il passaggio dall'infanzia all'età adulta.
Gli uomini passano attraverso periodi di transazione, il primo dei quali è caratterizzato dal rito della circoncisione. Seguono i passaggi di giovane guerriero, guerriero adulto, anziano di grado inferiore e superiore, e ciascuno di questi livelli è caratterizzato da specifici diritti, responsabilità e abbigliamento.
Le donne rivestono un ruolo molto inferiore e non godono di diritti ereditari. La scelta dei matrimoni spetta agli anziani ed è diffusa la poligamia. Le spose solitamente sono molto più giovani dei compagni, così spesso accade che rimangano presto vedove, e le seconde nozze non sono diffuse.
La religione dei masai è monoteista ma considerano sacro l'ambiente che li circonda.
Tuttavia le usanze di questo popolo stanno progressivamente scomparendo; è loro impedito di pascolare le mandrie liberamente in molti territori, che vengono trasformati in riserve naturali o destinati ad edilizia e agricoltura.
Fonti:Internet;
Tanzania, Lonely Planet;
Tanzanian National Parks ,African Publishing Group.
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