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ESPANSIONE DELL'ISLAM
Maometto non aveva designato un successore ma, alla sua morte, si succedettero alla guida del popolo arabo alcuni fedelissimi del profeta con il titolo di 'Califfo'. Sotto la loro guida iniziò la rapida espansione del popolo arabo che in breve tempo conquistò la Palestina, la Siria, l'Egitto e l'Impero Persiano, quindi la Tunisia, l'Algeria ed il Marocco.
Ai nuovi dominatori giungevano enormi ricchezze, in parte derivate dai bottini di guerra, in parte ricevute con tasse dalle popolazioni sottomesse. Gli arabi erano particolarmente interessati a conquistare anche le isole e le coste del nostro paese, le quali subirono frequenti attacchi dagli arabi residenti in Africa e in Spagna, che gli italiani chiamarono saraceni.
Gli arabi conquistarono la Sicilia che fece enormi progressi nel campo dell'architettura: furono costruiti imponenti moschee e molti altri sontuosi edifici dei quali oggi resta qualche traccia.
La Calabria, la Campania e la Puglia furono soggette a saccheggi da parte dei saraceni (arabi). Nel 711 gli arabi giunsero anche in Europa dove si impadronirono della Spagna, ma la loro espansione fu fermata dai franchi. Posero l'assedio anche a Costantinopoli ma furono fermati dai bizantini.
Nell' VIII° secolo l'Impero Arabo raggiunse il suo massimo splendore, infatti si estendeva dall'India fino al Pirenei. Molte città diventarono importanti centri commerciali come Damasco, Baghdad, Palermo, Siviglia.
In seguito sotto la dinastia Abasside l'Impero si sfaldò. Nel 1258 la capitale Baghdad fu devastata dai Mongoli e l'Impero Arabo fu invaso da questo popolo di origine asiatica.
Le ragioni dei successi militari degli Arabi erano:
il grande valore dei guerrieri;
incrollabile fede in Allah e la consapevolezza di combattere una guerra giusta,
il desiderio di diffondere parola di Maometto e la convinzione che, morendo in battaglia, si sarebbe andati in paradiso.
Gli Arabi erano molto tolleranti con Ebrei e Cristiani perché, come loro, erano discendenti di Abramo, mente erano molto duri con i popoli politeisti. Chi non si convertiva doveva pagare più tasse e veniva discriminato.
La civiltà araba fece molti progressi negli studi nel campo dell'astronomia, della matematica, della geometria, della chimica e dell'algebra. Inoltre introdussero l'uso dello zero e delle cifre.
Gli arabi riuscirono a bonificare aree paludose e ad irrigare quelle aride grazie agli impianti di irrigazione (importati in Mesopotamia). Essi diffusero in Europa il riso, il cedro, il gelso, i carciofi, la canapa, il cotone, la canna da zucchero, i datteri, gli asparagi, gli aranci, lo zafferano etc.
I mercanti mussulmani, esportando questi prodotti, ricavavano oro, denaro, ma soprattutto schiavi, che erano richiestissimi per l'estrazione mineraria e per l'agricoltura. I prodotti artigianali arabi erano richiesti per la raffinatezza, il gusto e l'accuratezza della fabbricazione. Stoffe, cuoio marocchino, oro, argento, legno e tessuti erano le merci più richieste. Con questi prodotti gli arabi praticarono vantaggiosi traffici e commerci in tutto il Mediterraneo e in Oriente.
Gli arabi erano abilissimi architetti e grazie alle loro straordinarie doti costruirono imponenti monumenti ed edifici che sono ancora esistenti, in particolare le moschee e i minareti con spaziosi cortili fiancheggiati da eleganti file di colonne lavorate. Furono esperti nella lavorazione delle maioliche, stupende per i colori vivaci e brillanti (azzurro, verde smeraldo e oro). In pittura dipingevano soprattutto motivi vegetali famosi con il nome di arabeschi (la religione proibiva di rappresentare la persona umana).
I vocaboli arabi che ormai fanno parte delle lingua italiana sono molti tra i quali: alambicco, alcool, alcova, algebra, almanacco, ammiraglio, arabesco, arancio, arsenale, azimut, azzurro, banca, bazar, caffè; caraffa, carovana, chitarra, cifra, cubo, damasco, darsena, dogana, elisir, fregata, fustagno, gelsomino, giara, Gibilterra, giulebbe, intonsio, limone, liuto, magazzino, materasso, moschea, mussolina, razzia, rischio, scaccomatto, scialuppa, sciroppo, sofà, sorbetto, spinaci, tamburo, tariffa, traffico, zafferano, zero, zucchero.
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