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Costarica (Costa Rica)
Repubblica dell'America centrale confinante a nord col Nicaragua, a sud con Panama, ad est con l'oceano Atlantico e ad ovest con l'oceano Pacifico. La superficie di 51.100 kmq ne fa la più piccola delle repubbliche dell'America centrale dopo il Salvador. Ab. 2.959.200. Capitale: San José.
Caratteri etnografici, politici, amministrativi
La popolazione è formata per il 90% da creoli di discendenza spagnola, per il 6% da aborigeni amerindi e meticci e per il 4% da negri e mulatti. Circa il 70% degli abitanti vive sugli altipiani centrali, occupando solo il 10% dell'intera superficie. Politicamente il Costarica è una repubblica unitaria a governo popolare e rappresentativo con funzioni esecutive, legislative e giudiziarie. Esiste una sola Camera legislativa, il Congresso costituzionale, i cui membri sono eletti per 4 anni.
Il Presidente della Repubblica è eletto con suffragio diretto per 4 anni. Amministrativamente il C. è diviso in 7 province presiedute da governatori nominati dal Presidente della Repubblica.
Economia.
L'economia del Costarica è basata sull'agricoltura, florida anche se praticata solo sul 10% della superficie complessiva. I prodotti più importanti sono il caffè (circa 1.470.000 q annui), il cacao (ca. 50.000 q), lo zucchero da canna (ca. 2.000.000 di q.) il cotone, il tabacco, le banane e altra frutta tropicale. Questi prodotti alimentano una prospera esportazione, per la massima parte verso gli Stati Uniti, che in effetti controllano l'economia costaricana. Altri prodotti, quali il mais, il riso, la manioca, servono al fabbisogno locale. Le foreste, estese su gran parte del paese, danno legname pregiato ed essenze.
Quasi irrilevante è l'attività mineraria. Si estraggono soltanto salgemma e modeste quantità di oro, argento, ferro, bauxite, manganese. Le industrie si limitano a pochi impianti per la produzione dello zucchero, di sigarette, cartiere, cementifici. A Puerto Limón si trova una moderna raffineria di petrolio. La Costarica deve quindi importare la quasi totalità dei prodotti industriali di cui ha bisogno.
Storia.
La regione scoperta nel 1502 da C. Colombo, che la chiamò Costa Rica Castilla de oro, fu costituita in governo con capitale Cartago nel 1540. Lo sviluppo economico del paese venne ritardato non solo dalla cattiva amministrazione spagnola, ma anche dalla rivalità fra Spagna e Inghilterra e dall'attività dei pirati. Nel 1821 il Costarica si proclamò indipendente e nel 1823 entrò a far parte della Repubblica federale dell'America centrale, da cui si staccò nel 1838. Lo sviluppo delle colture si ebbe sotto le presidenze Cortes e Calderon. Il Costarica non è stato raggiunto dall'ondata di guerriglia e di terrorismo che ha investito negli ultimi tre decenni gran parte dell'America centrale. Nel paese vi e inoltre una certa stabilità politica. I socialdemocratici, al potere dal 1963 al 1978, attuarono la riforma agraria e iniziative dirette a migliorare le condizioni degli strati sociali più poveri.
Nelle elezioni presidenziali del 1978 furono sconfitti inaspettatamente dall'Unidad Opositoria, conservatrice.
Divenne allora presidente Rodrigo Carazo Odio. Nelle elezioni del 1982 (il presidente resta in carica solo 4 anni) vinceva invece il Partito di Liberazione nazionale, in cui confluivano i socialdemocratici. Era eletto presidente Luís Alberto Monges. Con le elezioni del 1989 la maggioranza in parlamento frana al Partito di unità socialcristiana e l'anno successivo viene eletto presidente Rafael Angel Calderon Fournier.
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