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I minerali si dividono in silicati e non silicati.
I silicati costituiscono il 75% della crosta terrestre. Essi sono costituiti dallo ione silicato (SiO4 -4).
Lo ione silicato possiede una struttura tetraedrica. I vertici sono costituiti dall' ossigeno e il suo baricentro dal silicio. Su ogni atomo d'ossigeno abbiamo una carica negativa che può essere compensata in diversi modi da ioni sodio e ioni potassio. Tali cariche, a seconda di come vengono compensate, danno origine alla classificazione dei silicati.
Nesosilicati (tetraedri isolati);
Fillosilicati (struttura piana);
Tettosilicati (struttura spaziale);
pirosseni (catena semplice)
anfiboli (catena doppia).
In un nesosilicato le quattro cariche negative dell'ossigeno vengono compensate da ioni metallici e non da un altro tetraedro. Esiste minerale, l'olivina, (Mg,Fe) SiO4, che è un nesosilicato in cui due cariche vengono compensate dal magnesio e le altre dal ferro.
Nei fillosilicati ogni tetraedro ha tre vertici impegnati ed uno libero. L'argilla, per esempio, è un fillosilicato.
Nei tettosilicati ogni tetraedro ha tutti e quattro i vertici impegnati. A seconda dello ione metallico che compensa le cariche negative dell'ossigeno, si hanno due tipi di tettosilicati: l' ortoclasio (ione K+) e il plagioclasio (ione Na+ oppure ione Ca++).
I sorosilicati si presentano con due tetraedri legati tra loro tramite il vertice della struttura.
Nei ciclosilicati i tetraedri si uniscono in due vertici.
Gli inosilicati hanno tetraedri uniti a ponte col precedente e col successivo.
La catena semplice di inosilicati , dove ogni tetraedro ha due vertici impegnati, costituisce i pirosseni.
La catena doppia di inosilicati, dove ogni tetraedro ha tre vertici impegnati, costituisce gli anfiboli.
Secondo tali classificazioni il rapporto silicio/ossigeno aumenta passando da ¼ ad ½.
I non silicati costituiscono l' 8% della crosta terrestre.
Tra i non silicati possiamo classificare:
Tra i carbonati (ione CO3 --) troviamo la calcite (CaCO3) e la dolomite [CaMg(CO3)2].
Tra i solfati (ione SO4 --) distinguiamo il solfato di calcio (CaCO4) la cui forma idratata, l' anidrite, è esprimibile con la seguente formula: CaSO4*H2O.
Tra gli aloidi possiamo apprezzare il salgemma, già visto in precedenza, che è l' alogeno più importante, e la silvite (KCl).
Gli ossidi presentano, invece, il magnetito, l' ossido ferroso (F3O4). Poi c'è l' ematite (Fe2O3), la limonite (Fe2O3*N H2O) e il silice (SiO2), cioè ossido di silicio.
Il solfuro, caratterizzato dallo ione S--, deriva dall'acido solfidrico (H2S). In tale categoria possiamo trovare la pirite (FeS2).
Infine, possiamo osservare i metalli puri (Au, Ag, Cu, Pl, ecc..).
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