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ASIA OCCIDENTALE
L'Asia occidentale si estende dal Bosforo fino al confine occidentale della regione indiana ed è stata teatro, nel corso dei secoli, di numerosi incontri e scontri tra la cultura occidentale e quella orientale. La sua particolare posizione geografica ha fatto di questa regione uno sbocco naturale nel Mediterraneo dei mercati d'Oriente. Questa è la ragione principale dell'antico popolamento, che non è stato rallentato nemmeno dalle condizioni climatiche sfavorevoli di questa regione. A nord si trova la penisola anatolica, costituita da un vasto altopiano senza sbocco sul mare e ricoperto da bacini lacustri. L'altopiano è chiuso a nord dai monti del Ponto e a sud da quelli del Tauro; ad est vi sono altre catene montuose che terminano con l'Ararat. Soltanto ad ovest il paesaggio si fa meno aspro ed è caratterizzato da ampi terrazzamenti che scendono verso il mare. A sud il terreno è arido e brullo e va man mano trasformandosi nel deserto siriano. Gli altipiani interni sono racchiusi tra tre grandi catene montuose: i monti Elbruz, i monti Zagros e l'Hindukush. Tra i monti Zagros e la penisola Arabica si trova la pianura mesopotamia solcata dagli unici due fiumi della regione: il Tigri e l'Eufrate, che si uniscono nello Shatt-al-Arab. Il clima è prevalentemente arido e vi sono alcuni importanti deserti: quello siriano, il deserto di Nafud, del Neged e di Rud'al Khali, nella penisola arabica. In tutte le regioni interne il clima è continentale caratterizzato da forti escursioni termiche. Solo le zone dell'Iran e dell'Afghanistan hanno un clima alpino e sono ricoperte di boschi, mentre le coste mediterranee hanno un clima temperato. La presenza di ambienti fisici così diversi ha fatto si che la popolazione sia distribuita in maniera disuguale su tutto il territorio; la densità media è comunque piuttosto bassa: in Arabia Saudita c'è una media di 3 ab/Kmq, in Iran e in Iraq tra i 30 e i 40 ab/Kmq, più alta è invece la media di Israele e del Libano. Accanto ai popoli arabi vivono in una disomogenea minoranza gli ebrei: i Turchi, i Persiani, i Curdi, i Circassi e gli Armeni.
Turchia (Ankara)
Siria (Damasco)
Eccetto la breve fascia costiera, ricca di monti e di brevi fiumi,
Iraq (Baghdad)
Il Paese è circondato dalla catena dei monti Zagros e da una parte del deserto siriano. L'Iraq è largamente occupato, e la popolazione si concentra nella depressione della Mesopotamia. Baghdad e altre grandi città dell'Iraq accolgono il 70 % della popolazione. Le recenti guerre hanno rallentato lo sviluppo sociale del Paese che era partito con l'obbligatorietà dell'istruzione elementare. I problemi maggiori sono dunque l'analfabetismo, l'insufficienza del sistema sanitario e i conflitti bellici con il Kuwait. Il guadagno più consistente per l'economia è rappresentato dall'estrazione del petrolio, soprattutto nella zona del Kirkuk; la produzione petrolifera è affiancata a quella di gas naturale, questo incrementa l'industria non solo della raffinazione, ma anche le fabbriche di materie plastiche e fertilizzanti. Nonostante questa crescita del settore secondario, l'agricoltura è il settore che assorbe la maggior parte della popolazione. I territori, seppur ricchi e fertili abbastanza da permettere il sostentamento della popolazione, non vengono sufficientemente sfruttati a causa delle mancate opere di irrigazione, le colture principali sono quelle di cereali, ortaggi e palme da dattero. A causa della guerra con l'Iran e della guerra del Golfo, il paese presenta poche infrastrutture decadenti e il debito estero risulta di ben 50 miliardi di dollari.
Libano (Beirut)
Il paese è prevalentemente montuoso ed è segnato dalla presenza di due sistemi montuosi: il Libano e l'Antilibano, divisi da una depressione attraversata dai fiumi Oronte e Leonte. L'economia ha subito gravi danni a partire dal 1975, anno in cui è cominciata la guerra civile. A parte le migliaia di persone morte o emigrate all'estero, la guerra ha distrutto le infrastrutture del Paese e ha fatto scomparire il turismo. L'economia del Libano è così incentrata sull'agricoltura, tuttavia insufficiente a sfamare la popolazione, sulle pochissime industrie e sul terziario che si concentra sull'attività commerciale. La popolazione, nonostante la distruzione di molti centri urbani, si mantiene costante anche per la presenza di immigrati palestinesi fuggiti dai territori occupati da Israele.
Israele (Gerusalemme)
Il territorio si divide in due parti: quella desertica, che va dalla Giordania fino al Golfo di Aqaba e quella collinare ed intensamente coltivata formata dalla Galilea, dalla Samaria e dalla Giudea. La popolazione, prevalentemente Ebrea, con un ristretto numero di Arabi, si concentra nelle città come Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. I forti flussi migratori e la crescita demografica hanno portato ad un forte aumenti della popolazione che ha portato una percentuale di 3/5 degli abitanti al di sotto dei 30 anni. La modernizzazione delle tecniche produttive ha permesso lo sviluppo dei settori primario, secondario e terziario. Questo sviluppo è stato favorito anche dalla disponibilità di finanziamenti esteri e dalla presenza di quadri tecnici e operativi qualificati. I settori più sviluppati sono la tecnologia, la biomedica, l'elettronica e il settore delle energie alternative. Non mancano tuttavia i lati negativi come ad esempio la grande eterogeneità della popolazione che avvolte porta non piccoli problemi sociali.
Arabia Saudita (Ryiadh)
La penisola
arabica, la più estesa del mondo, è costituita da un ampio tavolato che in
certi punti raggiunge anche i
Armenia (Jerevan)
L'Armenia non ha socchi sul mare ed è costituita da grandi gruppi montuosi su uno dei quali è situata Jerevan, la capitale. Negli ultimi anni, con lo sfruttamento del Lago Sevan e con l'individuazione di giacimenti di rame, l'economia si è risollevata e Jerevan è diventato il centro di tutta la produzione armena basata su aziende di trasformazione alimentare, metallurgiche e tessili.
Afghanistan (Kabul)
Il Paese registra una densità di popolazione molto bassa che varia da un massimo a Kabul ad un minimo di 2 ab/kmq sull'altopiano iranico. La popolazione è costituita da molti nomadi e moltissimi analfabeti che vivono nelle campagne e si dedicano all'agricoltura e alla pastorizia. Il reddito pro-capite è bassissimo e le condizioni sanitarie sono pessime. L'agricoltura produce per lo più cereali insufficienti al fabbisogno interno, più sviluppata è invece la frutticoltura, la produzione del cotone e della barbabietola da zucchero. Le risorse del sottosuolo, seppur ricche, non sono adeguatamente sfruttate, mentre è notevole la produzione di gas naturale che viene esportato in Asia Centrale e in Russia. Dopo la vittoria sull'esercito Russo e quattro anni di guerra, sono apparsi sulla scena i "Taliban", un ordine organico veramente esemplare. Seguaci dell'ala sunnita, sono saliti al potere anche grazie agli U.S.A. e al Pakistan, che intendono così fermare le regioni del Caucaso, seguaci dell'ala sciita.
ASIA CENTRALE
Questa vasta
regione misura circa 4 milioni di Kmq , confina a nord con
Il territorio dell'Asia centrale è formato da un ampia depressione, al cui centro è situato il Lago d'Aral, circondata da montagne e colline. A sud-est iniziano le imponenti catene montuose del Pamir e del Tien Shan dove il Picco del comunismo tocca i 7.495 mt., più a nord queste montagne diventano le colline del Kazakhstan. All'interno della conca si estende il Bassopiano Turanico. La caratteristica più evidente di questa regione è il fatto che le acque superficiali, non avendo uno sbocco sul mare, si raccolgono in bacini interni come il Mar Caspio e lo stesso lago d'Aral nel quale sfociano i fiumi Amudarja e Syrdarja.
L'Asia
centrale, trovandosi lontano dai mari, difficilmente è attraversata da correnti
di aria umida e quindi le piogge sono molto rare. Soltanto sulle montagne
sud-orientali le piogge diventano più frequenti. In inverno si arriva anche ad
alcuni gradi sotto lo zero, invece d'estate le temperature salgono oltre i
Kazakhstan (Alma-Ata)
Il Kazakhstan è costituito dalla steppa asiatica, da bacini d'acqua salata e da piccoli fiumi che si perdono tra le sabbie. La capitale, Alma-Ata, ospita oggi un milione di abitanti, prevalentemente di origine slava. L'industrializzazione è molto recente e la produzione più grande è quella di mele. È coltivato anche il cotone con metodi di irrigazione efficienti. Importante è anche la coltivazione del tabacco e delle barbabietole da zucchero. Il suolo è particolarmente ricco di uranio, petrolio, gas naturali e carbone. Importante è anche l'industria aerospaziale di Bajkonour.
Uzbekistan (Taskent)
Il Paese è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi. La capitale dell'Uzbekistan è Taskent, una delle principali città dell'Asia Centrale: in essa si alternano zone industriali a mercati e bazar. Il territorio circostante è fittamente popolato ed è la zona del Paese più attiva nella coltivazione del cotone. Seconda città per importanza è Samarcanda, bellissimo centro culturale con piazze e moschee decorate in ceramica variopinta. Samarcanda e Buhara (altra città dell'Uzbekistan) hanno conosciuto il loro maggiore splendore nel XIV secolo con Tamerlano; allora queste città erano tappa obbligata per i mercante che si riposavano per poi continuare il loro viaggio. In questa regione c'è un incredibile complessità etnica e culturale, è infatti possibile incontrare Europei, Slavi, Cinesi e Mongoli.
Turkmenistan (Ashabad)
il Paese è occupato dal deserto e da una povera steppa nella quale pascolano greggi di pecore, cavalli e cammelli. Sono proprio questi animali il sostentamento dei Turkmeni che si nutrono delle loro carni e del loro latte e lavorano la lana e le pelli; qui si produce un particolare tipo di lana che si chiama Karakul, ma che noi occidentali chiamiamo astrakan o persiano. L'agricoltura è pressoché inesistente. Solo dove si sono potuti irrigare i campi si coltiva cotone, frutta, cereali e foraggi. È stato infatti costruito un canale, il Karakum, lungo oltre il doppio del canale di Suez, di Panama, di Corinto e di Manchester messi insieme. Grazie a questo canale si sono potuti irrigare i campi e come risultato si è avuta una sempre crescente produzione di cotone di frutta e di cereali. Ashabad è diventata così un' oasi fiorente al centro di un arido deserto. Ma Ashabad è anche la capitale dei tappeti e ne produce di così belli che possono essere appesi ad una parete come quadri anziché essere calpestati per terra.
Kirgizistan (Biskek)
Il Kirgizistan è situato sulla catena del Tien Shan e questo ha determinato la formazione di tanti piccoli villaggi sparsi. La capitale, Biskek, ospita ben 60.000 abitanti. La città si è sviluppata recentemente grazie alla creazione di zone residenziali moderne, aziende e centri di servizi. La sua economia è legata all'allevamento e all'agricoltura.
Tadzikistan (Dusanbe)
Occupato dal Rami, il Tadzikistan, la cui capitale, Dusanbe, è uno dei principali poli dell'industria tessile nazionale, è caratterizzato da un'altissima percentuale di addetti all'agricoltura. Tuttavia i settore primario non riesce a soddisfare il fabbisogno giornaliero. È molto importante l'allevamento di yak e cammelli e recentemente si sta sviluppando l'industria alimentare. Il settore terziario si sta sviluppando grazie al turismo.
AREA INDIANA
L'area
Indiana è circondata da tre lati dal mare ed è chiusa a nord da possenti catene
montuose. Quest'area presenta una tale varietà di aspetti che si può
considerare un continente a parte. Essa infatti contiene le montagne più alte
del nostro pianeta e allo stesso tempo bassopiani vastissimi, zone con una
forte piovosità e zone desertiche, zone densamente popolate e zone
completamente disabitate. Dal punto di vista geografico
Poiché l'80% della popolazione vive di agricoltura, le zone più densamente popolate sono quelle con un terreno fertile e produttivo, in particolare sono molto popolate le zone lungo il Gange e quelle soggette ad un clima monsonico. Poco popolate sono invece le zone montuose nell'area del Deccan, in cui gli abitanti si concentrano nelle valli maggiori. In generale nella regione indiana la popolazione tende a crescere velocemente, infatti si registra un aumento di circa 13 milioni di individui ogni anno. La maggior parte delle persone vive nelle campagne, concentrata in piccoli villaggi autosufficienti, questi piccoli villaggi oggi sono circa 600.000 solo in India.
Pakistan (Islamabad)
Il Pakistan comprende le zone poste ad occidente della penisola indiana. La distribuzione della popolazione non è uniforme, gli abitanti si concentrano infatti nella pianura del Punjab, dove sorge la capitale Islamabad, progettata con criteri urbanistici molto avanzati. Il terreno in quest'area è molto fertile e produttivo e si coltivano frumento, semi oleosi, orzo, sorgo e miglio. Le produzioni più importanti sono però quelle di riso, mais e cotone. Una notevole fonte di guadagno è l'allevamento che è però praticato con metodi antiquati, inoltre il governo tende a sottrarre terreni al pascolo per destinarli al rimboschimento e all'agricoltura. Il settore industriale è ancora agli inizi ma il sottosuolo pakistano è pieno di minerali come l'uranio e la bauxite.
India (Nuova Delhi)
L'India è costituita dalla fascia montuosa himalaiana, dal bassopiano indo-gangetico e dalla penisola del Deccan. Questa presenta una popolazione concentrata soprattutto nelle zone intorno ai fiumi e quelle soggette all'umidità monsonica. La popolazione si divide in due gruppi etnici: il gruppo europide, che rappresenta la maggioranza e vive nel bassopiano indo-gangetico; e il gruppo dravidico, di pelle scura, stanziato soprattutto nella parte meridionale.
Il centro politico dello Stato e Nuova Delhi, sobborgo di Delhi, centro storico di tutta l'India. Altre città molto importanti sono Bombay, centro industriale e tessile, e Calcutta, che insieme a Jamshedpur e Asansol, forma il triangolo industriale dell'India. Molto popolose sono Madras, Hyderebad, Bangalore e Ahmadabad. L'agricoltura è molto varia ma tuttavia insufficiente al sostentamento interno del Paese, la coltura più diffusa è quella del riso che è alla base dell'alimentazione indiana. Si coltivano anche orzo, frumento, miglio, sorgo, mais, banane e noci di cocco. Sviluppata è la produzione di cotone, lino, soia, zucchero e caucciù, inoltre l'India è al primo posto al mondo per la produzione di tè. Una buona risrsa è quella dell'esportazione di lehnami pregiati, come il tek, il bambù, e l'ebano. L'allevamento è un'attività molto antica ma poco produttiva, infatti i bovini non possono essere mangiati a causa della religione musulmana. Il sottosuolo è ricco di risorse minerarie come bauxite, carbone e ferro. Purtroppo l'India presenta un reddito pro-capite bassissimo e il tasso di analfabetismo raggiunge il 57% della popolazione. Tuttavia l'India vanta un livello di sviluppo scientifico sorprendente ed è dotata di armi e centrali nucleari.
Sri-Lanka (Colombo)
Lo Sri-Lanca è situato ad est della penisola indiana ed è praticamente congiunto alla penisola del Deccan da una serie di isolotti chiamati "Ponte di Adamo" la popolazione è composta per il 73% da Singalesi ed è sparsa in piccoli villaggi autosufficienti economicamente. L'unica città importante è Colombo. La produzione e l'esportazione agricola sono incentrate su tre prodotti principali: tè, gomma e noci di cocco, sono destinate al mercato interno il riso, la manioca e le patate dolci. Le foreste che ricoprono il territorio sono una riserva di legnami pregiati. Sono presenti raffinerie, impianti siderurgici, chimici e meccanici. Il turismo rappresenta una risorsa importante.
Maldive (Male)
L'arcipelago delle Maldive è situato nell'Oceano Pacifico e comprende circa un migliaio tra isole e isolette, delle quali sono abitate solo poco più di duecento, vi sono anche diversi atolli.
La pesca e le industrie ad essa collegate sono la fonte di guadagno più importante per le Maldive; tonni, crostacei e molte varietà di pesce fresco o essiccato sono esportate in Giappone e in Sri-Lanka. Molto diffusa è la palma da cocco. Esiste un modesto mercato di oggetti laccati e in fibre naturali gestito dalle donne indigene. Da alcuni anni le Maldive sono diventate una delle mete più rinomate dal punto di vista turistico e infatti gli operatori turistici si stanno impegnando nella creazione di strutture che permettano uno sviluppo del turismo.
ASIA CINESE
L'area cinese
misura più di 1 milione di chilometri dei quali 9 sono occupati solo dalla
Cina. Da questo immenso territorio si protende una sola penisola,
All'estremo
nord vi è una catena montuosa al cui interno si estende la penisola della
Manciuria. Questa è costituita in parte dallo spianamento di antiche montagne,
in parte dai detriti alluvionali del fiume Lahoa-Ho. A sud della Manciuria si
estende il Bassopiano Cinese, solcato dal Fiume Giallo. Questo fiume, che nel
suo corso attraversa la regione del Loess, ha contribuito all'estensione della
pianura e ha fatto retrocedere il Mar Giallo di ben
Il clima
dell'area cinese è fortemente influenzato dalla circolazione monsonica.
D'estate infatti soffiano venti umidi e caldi dal mare verso l'entroterra e
portano piogge e umidità; d'inverno invece spirano venti freddi e secchi
dall'entroterra verso il mare. Tuttavia, anche se i monsoni caratterizzano bene
o male tutta la regione cinese, la grande estensione del territorio determina
molte differenze climatiche. Nella Cina nord-orientale c'è un clima
continentale, nella Cina centrale le temperature scendono d'inverno poco sotto
i
L distribuzione della popolazione nell'area cinese dipende dalle condizioni climatiche, ad esempio in mongola, terra fredda e arida, la densità demografica è bassissima. Eppure l'area cinese ospita circa 1 miliardo e 218 milioni di persone, circa 1/5 della popolazione terrestre. La maggior parte della gente vive in Cina e in numerosissimi piccoli villaggi. Accanto ai villaggi sorgono le città la cui popolazione è salita a 500 milioni.
Cina (Pechino)
La quasi totalità della popolazione cinese si concentra nelle pianure orientali, qui sorge Pechino, la capitale della Cina che occupa circa 17000 Kmq e ospita 11 milioni si abitanti. Altre città milionarie sono Tientsin, Shangai, Nanchino e Canton. L'agricoltura è la principale fonte di guadagno, anche se ultimamente l'industria ha portato benefici più consistenti alla popolazione. Nonostante i piani di riforma degli ultimi 50 anni, i campi coltivati sono insufficienti al sostentamento della popolazione. Anche il livello di vita che si aggira intorno ai 400 dollari pro-capite annui, non è elevato. La produzione interna è di cotone, canna da zucchero, canapa, tè e tabacco, mentre a nord si coltivano mais, orzo, ortaggi e grano. L'allevamento è intenso, soprattutto quello di suini e bovini come i bufali e gli yak. Sviluppate sono anche la lavorazione del baco da seta e la pesca. Il settore industriale ha conosciuto un notevole sviluppo negli ultimi decenni grazie all'abbondanza di risorse energetiche. Sviluppate sono le industrie meccaniche, cantieristiche, tessili e alimentari.
Corea del Nord (Pyenogyang)
Corea del Sud (Seoul)
La penisola della Corea del Sud si protende verso il mare con coste frastagliate e il territorio ha gli stessi caratteri della Corea del Nord. Ad oriente troviamo le catene montuose che giungono fino al Mar del Giappone, ad ovest invece, grazie al clima mite e all'abbondanza di piogge, il territorio è ricoperto di una fitta vegetazione. Purtroppo il forte popolamento ha degradato le foreste che sono state sostituite da campi coltivati. Le colture maggiori sono quella del riso, miglio, orzo, frumento, soia e patate. Il paese è ricco di giacimenti minerari e ospita molti stabilimenti tessili e chimici, oltre a quelli elettronici estremamente moderni per far fronte alla concorrenza giapponese.
Taiwan (Taipei)
L'isola di
Taiwan è separata dalla terra ferma dallo stretto di Formosa. Il territorio è
montuoso con rilievi che raggiungono i
SUD-EST ASIATICO
Il sud-est
asiatico comprende la terza grande penisola dell'Asia e i due grandi arcipelagi
dell'Indonesia e delle Filippine, che separano l'Oceano Indiano dall'Oceano
Pacifico. L'intera area prima faceva parte di un'unica placca che poi si è
divisa formando numerosissimi arcipelaghi. La presenza di vulcani e profonde
fosse sottomarine testimoniano la nascita relativamente recente di questa
regione dell'Asia. Morfologicamente il sud-est asiatico è formato da due grandi
zone, la penisola indocinese e l'Insulindia, un insieme di arcipelaghi e di
grandi isole sparsi tra l'Asia e l'Australia. La penisola Indocinese presenta
un gran numero di rilievi che si protendono a ventaglio verso sud. Vi sono
molti fiumi come l'Irrawaddy, il Salween, il Menam e il Mekong. L'Insulindia è
composta da migliaia di isole e isolette che possono essere divise in due
arcipelaghi: l'arcipelago indonesiano e le Filippine. Il primo comprende alcune
delle più grandi isole del mondo come il Borneo, Giava, Sumatra e Sulawesi. Le
isole di Sumatra e del Borneo sono per lo più pianeggianti e sono presenti molte
paludi. L'arcipelago delle Filippine è costituito da oltre 7.000 isole
montuose, le maggiori delle quali sono Luzon e Mindanao. Inoltre appartiene
politicamente all'Indonesia (e fisicamente all'Oceania)
Myanmar: Rangoon
Laos: Vientiane
Vietnam: Hanoi
Filippine: Manila
Cambogia: Phnom Penh
Thailandia: Bangkok
Malasya: Kuala Lumpur
Singapore: Singapore
Brunei: Bandar Seri Begawan
Indonesia: Jakarta
GIAPPONE
L'arcipelago
giapponese è formato da circa 3.000 isole di cui le quattro più importanti sono
Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu. Il Giappone si trova a nord-est dell'Asia
ed è bagnato ad ovest dal Mar del Giappone, a nord dal Mare di Ohotsk, a sud
dal Mar Cinese Orientale e ad est dall'Oceano Pacifico. Le coste sono piene di
insenature soprattutto sul versante pacifico, dove sorgono le principali
città.; ad ovest la costa si presenta più regolare e sabbiosa. Il Giappone
presenta un territorio per ¾ montuoso e il 26% dei suoi rilievi sono di origine
vulcanica. I vulcani sono circa 200 e il più alto e più importante è il Fuji
che raggiunge i
Il settore primario attrae solo il 10% della popolazione Giapponese e gli addetti a questo settore sono per lo più anziani perché i giovani preferiscono trasferirsi in città e dedicarsi ai settori secondario e terziario. I prodotti principali sono il riso d'estate e l'orzo d'inverno per evitare intervalli di tempo tra una coltura e un'altra così l'attività agricola è sfruttata al massimo. Le piante industriali danno buoni profitti e sono il tè la canna e la barbabietola da zucchero, importanti sono anche la soia, il lino, la canapa e le arachidi. L'allevamento è incentrato sui bovini e sui suini e importante è l'allevamento dei bachi da seta. La pesca costituisce la fonte di sostentamento maggiore per la popolazione Giapponese. La conformazione delle coste, la vocazione marinara del popolo giapponese e la presenza del Mar del Giappone hanno fatto si che questo Paese sia al primo posto per produzione dei pesce. Oltre alla piscicoltura si sta sviluppando la coltivazione di una speciale alga che lavorata ha un alto valore energetico. Sebbene sia privo delle materie prime necessarie alle lavorazioni industriali, il Giappone è uno dei Paesi più industrializzati al mondo. La fonte di energia principale è quella idroelettrica, il rimanente fabbisogno è coperto dal petrolio importato. Il carbone sebbene presente è poco sfruttato. Gli unici minerali sfruttati sono il rame, lo zinco e lo zolfo. L'industria di base è soprattutto siderurgica e produce ingenti quantità di acciaio e di raffinazione petrolifera. Sono molto diffuse fonderie di alluminio, rame e zinco e industrie chimiche. Queste tre industrie di base preparano i prodotti che finiranno nelle industrie di trasformazione. L'industria meccanica produce soprattutto motociclette, automobili e navi; l'industria elettronica è avanzatissima e produce apparecchi ad alta precisione; l'industria petrolchimica è incentrata sui fertilizzanti, materie plastiche e medicinali; l'industria tessile, di origine antichissima, lavora lino e canapa oltre alla lana importata dall'Australia e al cotone importato dagli U.S.A. Sono poco sviluppate invece le industrie alimentari.
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