|
Appunti superiori |
|
Visite: 1177 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:CordatiCORDATI Ascidiacei Riproduzione e sviluppo dei pluricellulariRiproduzione e sviluppo dei pluricellulari · Riproduzione LeucemiaLeucemia 1 INTRODUZIONE Termine generico con cui |
La famiglia dei parvoviridae comprende gli unici deossiribonucleotidi con genoma costituito da DNA monocatenario. I virus di interesse medico sono costituiti da:
parvovirus B19 (appartenenti al genere Erythovirus)
virus adeno-associati (appartenenti al genere Dependevirus)
virus strettamente specifico x la specie umana e con un tropismo cellulare selettivo nei confronti delle cellule nucleate della serie eritroide (progenitori e precursori ematopoietici), che sono le uniche cellule permissive provviste del recettore cellulare specifico (globoside P) e proliferanti.
La replicazione è possibile solo in cellule in attività replicativa, cioè nella fase S del ciclo cellulare. Il potere patogeno virale si esplica nei confronti della serie midollare eritroide, nei confronti delle cellule che siano stimolate da un'attiva moltiplicazione.
L'infezione si trasmette x via aerea ed è contratta durante l'infanzia. In età adulta circa il 70% della popolazione presenta anticorpi specifici nei confronti delle proteine capsidiche virali.
L'infezione può decorrere in modo asintomatico o con lieve manifestazione febbrile, ma in soggetti in età pediatrica si accompagna in massima parte ad un esantema simil-rubeolico da danneggiamento endoteliale mediato da immunocomplessi.
È clinicamente noto come: eritema infettivo o V malattia, a decorso benigno autolimitante.
L'eritema può accompagnarsi in alcuni pazienti anche da altre lesioni da immunocomplessi, manifestazioni artritiche (accompagnate da artralgie). Queste sono rare in pazienti pediatrici mentre sono + frequenti in età adulta, fino all'85% delle donne può soffrire di artropatie anche a decorso cronicizzate.
La replicazione del virus nei precursori eritroidi del midollo osseo e la conseguente morte cellulare porta ad un arresto transitorio della eritropoiesi.
▪In soggetti con una normale funzionalità midollare questo nn provoca alterazioni cliniche manifeste; si ha una pronta risposta immunitaria, con produzione di anticorpi specifici in grado di controllare efficacemente l'infezione.
▪In soggetti con funzionalità midollare alterata (in casi di anemie emolitiche croniche) può manifestarsi una crisi aplastica transitoria. La crisi aplastica è caratterizzata dalla caduta critica del tasso di Hb e dalla completa sparizione di reticolocita circolanti e da ipoplasia eritroide a livello midollare; possono inoltre essere associate trombocitopenia e neutropenia a diversi livelli. La risposta immunitaria insufficiente, xciò occorre somministrare Ig amane, contenenti anticorpi-anti B19 x consentire il controlllo dell'infezione.
▪Se l'infezione da virus B19 è contratta in gravidanza, si può avere il passaggio transplacentare del virus e conseguente infezione fetale con sviluppo di idrope fetale.
Una diagnosi virologica di infezione si basa sulla ricerca del virus nel sangue periferico del paziente.
Durante la fase acuta dell'infezione il virus raggiunge concentrazioni sieriche elevate; utilizzo sonde geniche in reazione di ibridazione degli acidi nucleici.
In fase di risoluzione o in corso di infezione cronica le concentrazioni sono + basse; è opportuno procedere ad amplificazione genomica mediante P.C.R., seguita da reazione di ibridazione.
Una diagnosi sierologica di infezione si basa sulla ricerca di anticorpi virus-specifici nel siero del paziente. Segni di infezione recente sono la presenza di anticorpi di classe IgM, una sieroconversione o un aumento significativo del titolo anticorpale. Si utilizzano prevalentemente tecniche immunoenzimatiche in forma ELISA. La diagnosi sierologica di infezione è significativa nei casi di eritema infettivo o di artropatie, in quanto i sintomi sono dovuti alla comparsa di una risposta anticorpale virus-specifica.
VIRUS ADENO-ASSOCIATI (AAV)
Appunti su: fase critica del parvovirus3F, |
|