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MICETI FILAMENTOSI (MUFFE)
Appartengono tutte le specie fungine che presentano un tallo filamentoso. Rientrano in questo gruppo miceti saprofiti ambientali, responsabili di micosi opportunistiche nell'uomo:
DERMATOFITI
ASPERGILLI
ZIGOMICETI
AGENTI EZIOLOGICI DI - MICETOMI
- CROMOBLASTOMICOSI
- FEOIFOMICOSI
Gruppo eterogeneo di muffe appartenenti a 3 generi, responsabili di particolari affezioni della cute, dei capelli, dei peli e delle unghie: dermatofizie o tigne.
Ai dermatofiti sono associate alcune specie fungine (miceti cheratinofili) sprovvisti di potere patogeno, ma che presentano la capacità di metabolizzare la cheratina. Cmq la cheratina non è indispensabile x lo sviluppo sia dei dermatofiti sia dei miceti cheratinofili.
3 generi: 1. MICROSPORUM
2. TRICOPHYTON
3. EPIDERMOPHYTON
Nell'uomo i dermatofiti possono causare lesioni eritemato-desquamative:
tinea corporis e tinea crucis -> della cute glabra
tinea pedis o piede di atleta -> fenomeni di macerazione e fissurazione interdigitale e di ipercheratosi
tinea capitis -> alopecie zonali del capellizio
tinea unguium -> alterazioni distrofiche delle unghie delle mani e dei piedi.
Affezioni analoghe alle tigne umane si osservano in mammiferi sia selvatici sia domestici e spesso sono trasmissibili all'uomo. Rivestono particolare importanza epidemiologica, quali serbatoio di infezione gli animali di affezione , cani e gatti.
In agar Sabouraud a 25°C (temperatura ottimale x lo sviluppo) i dermatofiti crescono facilmente con tipico aspetto di muffa.
In alcune specie il pigmento, di colorazione varia dal giallo, all'ocra, al marrone, al rosso, al violetto, può diffondere nel terreno di coltura.
I dermatofiti di riproducono sessualmente x mezzo di microconidi e macroconidi.
La classificazione in 3 generi si basa sulle caratteristiche morfologiche dei macroconidi:
1. Microsporum: . macroconidi echinulati
. ife settate con pochi macroconidi
. clamidioconidio intercalato, apicale
. ife pettinate
2. Tricophyton : . macroconidio lisco
. ife settate con molti macroconidi
. clamidioconidio intercalato
. ife a candeliere , a spirale
3. Epidermophyton: . macroconidi a grappolo e lisci
. ife settate prive di macroconidi
. clamidioconidio
Fra le metodiche colturali: ricerca di dermatofiti è favorita dalla semina in terreni ricchi di proteine e contenenti un indicatore di pH (rosso fenolo); i dermatofiti alcalizzano il terreno, x deaminazione ossidativa degli aa, con conseguente viraggio del suo colore da giallo a rosso vivo.
Nelle strutture corneali parassitate i dermatofiti compaiono sotto forma di ife settate (prevalgono nelle squame epidermiche e nelle unghie) e di artroconidi ( nei peli e nei capelli), in questi ultimi, l'infezione proviene sempre dall'epidermide circostante , si localizza subito al di sopra del bulbo pilifero e si diffonde verso l'estremità distale.
La distribuzione del micete nel pelo varia a seconda della specie fungina:
Tipo ectothrix -> il + frequente nelle nostre regioni. Il pelo appare circondato e invaso con distruzione della cuticola, da ammassi di artroconidi rotondeggianti. Nei peli parassitati da M canis gli artroconidi sono piccoli (2-3 μm) e raccolti in gruppi irregolari; in quelli parassitati da M. gypseum sono + grandi (5-8 μm) e riuniti in brevi catene. Artroconidi voluminosi (5-10 μm) sono disposti in lunghe catene regolari, sono caratteristici di alcune specie di Trichophyton (T. mentagrophytes). All'interno del pelo sono presenti frammenti ifali. I peli parassitati da M. canis esposti ai raggi UV (lampada di Wood) in ambiente oscurato, tipica fluorescenza giallo-verdastra.
Tipo endothrix -> gli artroconidi sono situati nella parte interna del pelo, di cui risparmiano la cuticola;
Tipo favico -> molto raro in Europa, assai comune in Africa. Il pelo parassitato da ife, ma non da artroconidi. Presenta nel suo interno bolle d'aria e gocciole lipidiche.
Saprofiti diffusi in ogni ambiente, soprattutto in presenza di materiale vegetale organico in decomposizione
La rarità dell'infezione nell'uomo è giustificata dal carattere opportunistico della malattia. Infezioni aspergillari sono ad elevato rischio di letalità nei leucemici, nei trapiantati d'organo, in trattamento antirigetto.
L'aspergillosi si esprime con 3 sindromi:
aspergilloma polmonare;
aspergillosi (polmonare o sistemica) di tipo invasivo;
aspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA).
Le specie + spesso isolate: - A. fumigatus;
- A. niger;
- A. flavus;
- A. terreus;
Il genere Aspergillus è caratterizzato microscopicamente, dalla particolare modalità della riproduzione conidiale che presenta fialoconidi stipati in colonne emergenti da fialidi in serie unica prodotti a loro volta dalla vescicola terminale espansa di lunghi conidiofori.
In alcune specie le fialidi sono a loro volta sorrette da una serie di corte cellule sterili (metulae). L'insieme di conidi, fialidi, metulae e vescicole, viene detto: testa conidiale.
I ceppi riconosciuti patogeni x l'uomo appartengono nella > parte dei casi al gruppo A. fumigatus, sensibili alla cicloeximide, possono frequentemente provocare malattie nell'uomo e negli animali.
L'aspergilloma è costituito da un + o - fitto intreccio di ife, eccezionale la pres di teste condiali.
Nei tessuti di pazienti affetti da aspergillosi invasiva, il genere Aspergillus si presenta sotto forma di ife sottili e di calibro uniforme, ialine, con ramificazioni con angolo acuto ed a localizzazione extracellulare o intracellulare nel citoplasma di cellule giganti.
Sono solitamente saprofiti ambientali, che solo raramenti infettano l'uomo provocando micosi a carattere endemico. La patogenesi da infezione aerogena degli zigomiceti esita in manifestazioni cliniche di tipo sistemico.
I miceti responsabili di zigomicosi appartengono a specie dei generi:
MUCOR
RHIZOPUS
ABSEDIA
SAKSENAEA
MORTIERELLA
Gli zigomiceti sono caratterizzati da ife di tipo cenocitico e dalla modalità di riproduzione vegetativa mendiante sporangi e sporangiospore.
Formano su terreni solidi colonie lanose, a micelio aereo molto soffice ed abbondante di colore grigio-biancastro, punteggiato in nero dagli sporangi.
Nei tessuti parassitati gli Zigomiceti si presentano sotto forma di grosse ife cenocitiche con ramificazioni scarse ed ad angolo retto, a parete sottile e calibro irregolare. Nelle ife della fase parassitaria, che infiltrano pareti e lume di vasi trombizzati, può essere presente qualche sporadico setto.
Le ife parassitanti sono distinguibili dalle ife di Aspergillus ( + sottili, di calibro uniforme, settate, con ramificazioni ad angolo acuto), dalle forme filamentose di Candida (+ sottili, e associate a blastocellule).
È una micosi sottocutanea prevalentemente diffusa, con carattere endemico nelle regioni tropicali e sub tropicali, la malattia è presente ed autoctona anche in Italia e negli USA.
La micosi è caratterizzata da una tumefazione infiammatoria localizzata al piede (piede di Madura), ad evoluzione lenta, di dimensioni finali mostruose, con la tipica tendenza alla suppurazione con fistolizzazione e presenza di grani nel pus. Una sindrome analoga può essere provocata da actinomiceti aerobi, dei generi Actinomadura, Nocardia.
La micosi è provocata dall'ingresso x via percutanea di un gruppo polimorfo di muffe saprofite del suolo. Nel sottocutaneo essi dimostrano una tendenza a conglobare ife settate, artroconidi e clamidoconidi, variamente rappresentati a seconda della specie, in masserelle compatte dette grani, che sono talvolta cementate da una sostanza anista e scura (Madurella grisea, M. mycetomatis). I grani fuoriescono assieme al pus dalle fistole e sono di forma tondeggiante o irregolari.
La CROMOBLASTOMICOSI : è una micosi tipica delle regioni tropicali e sub tropicali del globo. Casi autoctoni e a carattere opportunistico sono stati osservati anche in Italia, poiché le muffe responsabili sono ubiquitarie e appartenenti alla famiglia delle Dematiaceae.
Gli agenti eziologici, sono saprofiti ambientali, caratterizzati dalla pigmentazione melaninica della tunica, x cui sono facilmente individuabili anche nelle sezioni istologiche di tessuto parassitato non sottoposto a colorazione, le cellule si presentano tondeggianti scure, a pareti spesse riproducendosi x settazione longitudinale ed orizzontale.
La FEOIFOMICOSI : micosi sottocutanea, caratterizzata da ife nella fase di parassitismo tissutale e causate da vari agenti eziologici.
Miceti patogeni che presentano una duplice morfologia:
lievitiforme -> (o a sferule come in Coccidioides immitis) nei tessuti parassitati e in vitro nelle colture incubare a 37°C; la forma di lievito o di sferula si sviluppa soltanto in terreni arricchiti con materiali organici (sangue, infuso di cuore-cervello). La fase lievitiforme, non ostante in vivo si mostri resistente agli antibiotici antibatterici, risulta sensibile in vitro a molti farmaci antibatterici e alla cicloeximide.
miceliale -> nella fase ambientale o in quella colturale a 25°C. La forma di muffa può crescere anche nei comuni terreni di coltura. Questa fase è resistente alla cicloeximide e agli antibiotici antibatterici, è quella + facilmente ottenibile in coltura pura da materiali clinici.
Importante x la diagnosi è la constatazione della capacità di conversione in vitro dall'una all'altra forma. Il qualche caso è necessario ricorre alla prova biologica di patogenicità nell'animale o alla identificazione sierologica del micete lievitiforme mediante tecniche immunoistochimiche (anticorpi fluorescenti).
I miceti dimorfi sono responsabili di alcune importanti micosi profonde e sottocutanee.
La via di infezione è percutanea nella sporotricosi, quasi esclusivamente aerogena con localizzazione polmonare iniziale e successiva possibile diffusione metastatica del micete x via ematica, nelle altre micosi.
Micosi: sporotricosi
Sindrome principale: granulomi sottocutanei ad evoluzione suppurativa
Colonie lievitiformi: sviluppo in > 5gg. Colonie umide, bianche o giallastre. Blastoconidi
allungati.
Colonie filamentose: sviluppo in 3-7 gg. Colonie umide, biancastre, pieghettate al centro, poi vellutate x micelio aereo a partenza periferca con produzione di coremi. Dopo 7-14 gg viraggio al bruno nero con produzione di pigmento giallo diffusibile nel terreno. Ife sottili. Microconidi a manicotto su denticoli.
Micosi: blastomicosi. Si localizza a livello polmonare da cui può diffondere x via ematica provocando lesioni focali deostruenti a carico di ossa, cute, e altri visceri (metastasi). Le lesioni cutanee insorgono come metastasi da lesione primaria polmonare e si aprono verso l'esterno.
Sindrome principale: granulomi cutanei e linfoghiandolari. pneumopatia
Colonie lievitiformi 37°C: sviluppo in 2-5gg. Colonie da crema a color cuoio, rugose, umidee e ceree. Blastoconidi ovali o rotondi, a parete spessa e gemmazione conidiale unica.
Colonie filamentose 25°C: sviluppo in 7-28gg. Colonie fioccose, da bianche a color cuoio, con possibile presenza di coremi.
Micosi: coccidioidomicosi
Sindrome principale: infezione che si localizza a livello polmonare, asintomatica nel 60% dei casi, mentre nel 40% si manifesta con una sindrome respiratoria e manifestazioni cutanee (Rash emboliforme, eritema nodoso o polimorfo). L'infezione polmonare può essere acuta , con lesioni che hanno aspetto istologico simile a quelle date da batteri piogeni, molti istiociti e necrosi caseosa. Nelle cellule giganti si possono reperire sferule di piccole dimensioni che contengono le endospore. Le sferule + grandi e mature si trovano negli spazi intercellulari. L'infezione si contrae x inalazione di frammenti ifali (artrospore). Le ife si trasformano in artroconidi a botte, tali forme vengono disperse x via aerea (x questo è altamente infettiva).
Colonie lievitiformi
Colonie filamentose
Micosi: istoplasmosi. È un fungo presente nel suolo
Sindrome principale: l'inazione di conidi porta a un'infezione polmonare con lesioni miliari che appaiono disseminate nel parenchima (nei sogg immunodepressi si ha immagine radiografica a pallini simile a TBC) e ingrossamento dei linfonodi ilari. La guarigione passa attraverso fibrosi e calcificazione. L'istoplasmosi si manifesta in soggetti affetti da TBC o altre malattie sistemiche gravi. Il processo infettivo è progressivo con disseminazione estesa in quasi tutti i tessuti, febbre, epatosplenomegalia, ingrossamento linfonodi (simile TBC).
Diagnosi microbiologica: osservazione microscopica su biopsia linguale o broncoaspirato (spore lievitiformi), poi isolamento colturale.
Colonie lievitiformi:si presenta come blastoconidi
Colonie filamentose: si presenta come ife fungine con macroconidi tubercolati
Micosi: paracoccidioidomicosi
Sindrome principale: si manifesta inizialmente con una infezione polmonare che può rimanere latente o subclinica (come istoplasma). La forma disseminata porta a lesioni sulla mucosa buccale, ulcere sul labbro e sulla mucosa linguale e nasale (simili a lesioni Herpetica). Le ulcere sulle labbra sono simili alla cheilite angolare di candida e sifilide secondaria. Le lesioni si manifestano come ascessi piogeni o granulomi con C. epitelioidi, cellule giganti e centri necrotici.
Diagnosi microbiologica: preparato microscopico (cell lievitiformi con gemmazioni multiple che restano attaccate alla cellula madre fino a completa maturazione).
Colonie lievitiformi
Colonie filamentose
Appunti su: miceti filamentosi, ife con clamidoconidi intercalati, fialoconidi, miceti dimorfi dispense, ife con clamidoconidi intercalati, |
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