|
Appunti superiori |
|
Visite: 1225 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Fam. Lamiaceae o Labiatae (labiate)Fam. Lamiaceae o Labiatae (labiate) Comprende oltre 3.000 specie, diffuse soprattutto Amanitopsis vaginataAMANITOPSIS VAGINATA Nomi volgari: Bubbola vaginata. Commestibilità: Commestibile. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Ha il Gatto selvaticoGATTO SELVATICO Felis silvestris (Schreber, 1777) Regno: Animali Tipo |
Mal di schiena
|
|
INTRODUZIONE |
Termine con cui vengono genericamente indicate patologie dolorose che colpiscono la colonna vertebrale. Il mal di schiena, o rachialgia, comprende dunque disturbi differenti per entità, durata e causa.
|
|
CAUSE |
Se talvolta alla base del mal di schiena vi possono essere microtraumatismi non dolorosi che, con il passare del tempo, lesionano la struttura vertebrale, in altri casi varie patologie conclamate colpiscono la struttura della colonna. Tra queste, vi è l'ernia del disco, che ha un decorso acuto e particolarmente doloroso; la lombaggine (o lombalgia), che colpisce la zona lombare della colonna vertebrale; la spondilo-artrite anchilosante, forma di artrite che insorge a livello delle vertebre; la spondilite, infiammazione delle vertebre che può derivare da un'infezione da stafilocco, o da bacillo di Koch (vedi Tubercolosi), o da brucella; la sciatica, determinata dalla compressione del nervo sciatico per lo schiacciamento di un disco intervertebrale. Ancora, può verificarsi uno slittamento di una vertebra rispetto alle altre (spondilolistesi) che, anche se può non determinare sintomi particolari, può essere diagnosticata da esami radiografici e può scatenare dolori di tipo sciatico. Le articolazioni della colonna vertebrale, analogamente alle altre articolazioni dello scheletro, sono soggette a lussazioni e distorsioni, causa di rachialgia nelle zone colpite.
Il mal di schiena può insorgere anche a causa del naturale processo di invecchiamento. Con l'avanzare dell'età, infatti, i dischi intervertebrali si assottigliano, perdono la loro flessibilità e vengono gradualmente sostituiti da tessuto connettivo fibroso, meno elastico; le vertebre, che radiograficamente appaiono più trasparenti, mostrano alterazioni delle loro superfici; le articolazioni intervertebrali mostrano segni di usura. Entro i 60 anni, quasi tutti presentano segni di danni da usura alla colonna, con manifestazioni quali dolore, rigidità della schiena e conseguente riduzione della mobilità. L'insorgenza dell'osteoporosi accelera il processo di usura delle vertebre.
Una causa rara di mal di schiena è costituita dai tumori della colonna vertebrale; questi possono derivare da focolai localizzati fin dall'inizio a livello del tessuto osseo vertebrale, o essere la conseguenza di metastasi, cioè della diffusione alla colonna di cellule cancerose provenienti da altre zone corporee. Il mal di schiena può anche essere determinato dall'abitudine a mantenere alcune posture sbagliate, soprattutto negli individui che trascorrono molte ore seduti a causa dello studio o del lavoro. In tali casi, anche soggetti giovani possono lamentare contratture muscolari e rigidità a carico della schiena. Tali abitudini possono facilitare l'insorgenza di atteggiamenti scoliotici, ossia di vizi di curvatura della colonna.
|
|
SINTOMI |
I sintomi del mal di schiena sono dipendenti dal tipo di affezione che ha colpito la colonna vertebrale; comunque, non risulta sempre possibile stabilire con certezza quale sia la patologia che ne determina l'insorgenza. I sintomi, in generale, vengono riferiti dai pazienti come difficoltà a flettere la schiena, sensazione di contrattura muscolare a livello dorsale, dolori brucianti che si irradiano dalla zona lombo-sacrale verso le anche e le gambe.
|
|
TERAPIA |
La terapia con cui le rachialgie vengono affrontate dipende spesso dal tipo di sintomatologia descritta dallo stesso paziente. Quasi sempre il medico prescrive radiografie, utili per esaminare la struttura ossea della colonna vertebrale ed effettuare una corretta diagnosi della causa del mal di schiena. Indagini più sofisticate, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica nucleare (NMR), sono necessarie per visualizzare in modo accurato i dischi intervertebrali, nonché per determinare se si è verificato un cedimento degli stessi. Anche la tipologia dei movimenti del paziente può costituire un indizio della presenza di particolari tipi di lesioni a carico della schiena. La medicina moderna tende a preferire terapie conservative, come il riposo a letto per almeno due giorni e la somministrazione di farmaci analgesici, che alleviano il dolore, riservando la chirurgia ai casi più gravi, ad esempio quando è presente una pressione su un nervo o nel caso di pazienti affetti da forme tumorali. Possono essere, inoltre, praticati trattamenti fisioterapici, massaggi, la chiropratica, le trazioni e le manipolazioni.
La terapia migliore resta in ogni caso la prevenzione: alcune abitudini, infatti, possono determinare l'insorgenza del mal di schiena. Ad esempio, è opportuno che chi esercita un lavoro sedentario utilizzi sedili ergonomici, che consentano una corretta distribuzione del peso del corpo; passando dalla posizione eretta a quella flessa, occorre flettere sempre le ginocchia, e non abbassarsi piegando solo la schiena; bisogna flettere le ginocchia e poi estendere le gambe, nel caso in cui si voglia sollevare un grosso peso; anche l'uso di un materasso adeguato, sufficientemente rigido, può contribuire a mantenere la schiena in buona salute. La pratica di sport in cui tutto il corpo venga sollecitato, come il nuoto, permette di mantenere elastica la muscolatura della schiena e, quindi, di diminuire tensioni localizzate della colonna vertebrale. La pratica di ginnastiche dolci e di sport aerobici, abbinata a un regime alimentare corretto e a un opportuno introito di calcio, può contribuire a ridurre gli effetti dell'osteoporosi e, in generale, a rallentare l'usura del tessuto osseo dovuta all'invecchiamento.
Appunti su: |
|