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LE PIUME DI CRISTALLO
1) Identità locale, identità etnica e identità di classe tra gli Aymara di oggi. Javier albò
Il popolo Aymara, vive in prossimità della più importante città della Bolivia,La Paz. E' suddiviso tra i due stati sovrani della Bolivia e del Perù. L'Aymara non vive isolato, anzi è inserito nella società Boliviana.
La maggior parte degli Aymara è costituita da contadini che vivono sull'altipiano e praticano un agricoltura di sussistenza volta all'auto consumo. L'unita economica di produzione è la famiglia. Per controllare il proprio spazio, la famiglia sviluppa le proprie attività su molteplici particelle di terreno dotate di differenti microclimi e poste sia all'interno del territorio che fuori. La famiglia Aymara pratica l'agricoltura, alleva il bestiame, e a seconda dei periodi dell'anno si dedica a diversi lavori artigianali. Coloro che vivono sulle ricche terre ai bordi del lago TITICACA, non hanno particelle territoriali sufficienti, per cui molti hanno intrapreso lavori differenti di tipo non agricolo e molti sono stati costretti a emigrare in città trovando lavoro nelle fabbriche. L'identità Aymara è nel luogo di origine e prima di essere contadini o Aymara ci si considera come membri di una comunità. L'Aymara utilizza ancora oggi il termine della sua lingua per auto identificarsi in relazione agli altri, jaqi (persona), includendo in esso la triplice condizione di Aymara, indiano e contadino, gli altri che non sono Aymara sono per lui q'ara (uomo nudo), o misti (per i meticci). Il termine Indiano, e stato creato dagli Spagnoli in seguito ad un errore geografico i quali riunirono sotto questo termine tutti i nativi del nuovo mondo. Il termine acquisto presto un significato economico e sociale, che apparteneva al gruppo inferiore sottomesso. L'Aymara sa di essere chiamato "indio"e che questa identificazione si accompagna a degli svantaggi o ad una svalutazione, perciò tenta di non essere più indiano, per liberarsi di questi pregiudizi ed essere accettato nel mondo degli altri. Gli indiani affermatisi sono allora sollevati contro i non indiani, rivendicando una serie di diritti. Parola indiano: ha anche connotazione razzista, poiché vi sono pregiudizi, quali: inferiorità intellettuale e culturale sporcizia cattivo odore, ecc. Questi elementi razzisti si ritrovano all'interno del gruppo: molti indiani a forza di sentirlo dire se ne sono convinti e si sentono inferiori. Fu inserito il termine "contadino", ma nonostante ciò l'adozione del nuovo termine non mutò la situazione perciò il nuovo termine era collegato alla parola indiano, anzi creò una serie di problemi in quanto i contadini non volevano più essere tali e cosi via. Il termine Aymara si riferisce ad una razza, ad una cultura a un gruppo linguistico, le chiese sono gli organismi che hanno più contribuito all'affermazione della loro identità.
Cosa pensa di se ogni gruppo Aymara?
Aymara dell'altopiano: Questo gruppo e il più numeroso, ha vissuto mutamenti portati dalla riforma agraria. Per questo tipo di Aymara i principali elementi di identificazione in quanto gruppo e di differenziazione dagli altri è:
a) Il proprio gruppo geografico locale in relazione ad altri.
b) La propria condizione di indiano e contadino.
c) La propria identificazione con la campagna, in opposizione con la città. La problematica dell'identificazione, è più complicata in quanto alcuni contadini hanno lasciato la campagna per vivere nel centro urbano pur restando in contatto con la campagna.
L'Aymara che produce il mercato: E' un gruppo di transazione, che ha necessità di produrre per vendere e poter vivere del ricavato, con aspetto economico importante, vivono del ricavato e si trasformano in produttori di caffè o cacao. I contadini e i commercianti Aymara si differenziano dagli altri perché sono indiani e parlano aymara.
L'Aymara minatore: I minatori boliviani giocano un importante ruolo economico e politico. Accanto alle grandi miniere ve ne sono molte più piccole, dove vi è la maggior parte di manodopera Aymara. Gli Aymara che vi lavorano sono per lo più minatori occasionali e conservano l'identità delle comunità rurali da cui provengono. Ciò succede anche per quelli che lavorano saltuariamente in città come facchini minatori o braccianti. Coloro che hanno un impegno fisso nelle ditte, hanno agevolazioni da esse, e per alcuni essere minatore significa smettere di essere Aymara, rischiando di essere rifiutati dalla stessa società.
L'Aymara professore: Secondo statistiche i professori sono numerosi, molti di loro continuano a restare in contatto con i luoghi di origine. Nel corso dei primi anni di insegnamento il professore Aymara si interessa maggiormente hai valori della sua cultura.
L'Aymara che risiede in città: Importante gruppo cene sono diverse categorie:
a) Colui che dimentica la propria origine La pressione della città e forte, diventa anti indiano anti contadino, ciò accade per lo più dalla seconda generazione.
b) La nuova Subcultura urbana aymara. E' il caso di commercianti, artigiani che non si identificano con i contadini e si espone anche nell'abbigliamento che comunque non è conforme neanche a quello cittadino.
c) Gruppi organizzati di "residenti". Il termine residenti designa persone di origine rurale stabilitesi in città. Alcuni residenti decidono di stabilirsi in città a loro rischio e mantengono il contatto con il paese, ma con il passare del tempo e il passaggio delle generazioni successive, tendono a dimenticare le proprie origini, integrandosi alla nuova subcultura aymara urbana.
d) Legami con i "residenti" che provengono da gli altri paesi cittadini. L'atteggiamento del residente nei confronti di coloro che provengono dal suo stesso paese di origine è differente da quello per le persone che provengono da altre località. Tende a sfruttarli approfittando della propria cultura, proclamerà di non essere ne contadino ne indiano.
e) La nuova intelligentsia aymara. Alcuni gruppi universitari di professori, hanno studiato diversi aspetti della lingua della società e della cultura aymara scoprendo che è molto interessante e non vana come si pensava. Vi è in questi studi la ricerca della tradizione e della cultura aymara, ma nello stesso tempo anche la volontà di integrarsi in un mondo tecnicizzato e scientifico, liberandosi dei complessi che mantengono l'aymara in una condizione di sottosviluppo.
La struttura internazionale è di tipo capitalista; la classe inferiore e sfruttata e dipendente dall'imperialismo. Nella società aymara la classe superiore è composta da mercanti e artigiani, l'inferiore da contadini e piccoli artigiani. L'Aymara vive in un contesto economico e sociale che lo rende vulnerabile quale sia la categoria con la quale si identifica. Ancora oggi è importante l'utilizzazione delle categorie ancora vive nell'uso Aymara.
2) Movimenti etnopolitici e autonomie indigene in Messico.
Miguel Alberto Bartolomè
L'articolazione interetnica in Messico è basata su relazioni di dominio, che è continuato ed aumentato nel secolo scorso con l'ascesa al potere dei Creoli e dei meticci. La situazione degli indigeni, è caratterizzata non soltanto dallo sfruttamento economico, ma anche dalla dominazione sociale, politica, linguistica e culturale. La repressione delle identità etniche, quando non ha finito per disintegrarle ha fomentato lo sviluppo di movimenti di contestazione. Sono state cosi create organizzazioni per la difesa degli interessi dei gruppi etnici. Nel 1975 ci fu il primo Congresso dei popoli Indigeni, in cui molte persone si resero conto di condividere molti problemi. In seguito sorsero organizzazioni etnopolitiche nazionali, come quella della FIPI (fronte indipendente dei popoli indios). LA COMUNITà Messicana tende a mantenere la maggiore indipendenza possibile, e le forme di governo locale sono fondate sull'autonomia municipale: alle cariche funzionarie possono accedere i membri della comunità in base all'età. La gerarchia pi alta è quella degli "Anziano". I "cargueros" non sono capi o leaders dei loro compaesani, ma sono guide che devono far si che la vita scorra regolarmente ma non possono cambiarla, non possiedono potere delegato dalla comunità, possiedono solo il potere della parola.
Un latro problema è il rapporto tra i movimenti etnopolitici, e gli altri movimenti sociali. Lo stato ha lavorato allo sviluppo di uno schema di azione politica nei riguardi delle etnie che può essere caratterizzato mediante i concetti di:
a) appropriazione elettorale:
Ha luogo in molti ambienti indigeni. All'inizio i membri cedettero che fosse un tramite per legalizzare le proprie autorità elette.
b) partecipazione simbolica:
E' quella che si stabilisce mediante la nomina di funzionari e legislatori indigeni, in ambiti regionali e federali. Questi individui appaiono come simboli della presenza indigena.
c) partecipazione ritualistica:
Di natura più complessa , implica la realizzazione di rituali partecipativi il cui obbiettivo è di re-incontrare ritualmente l'essenza del contadino e del popolare che un tempo diede origine al partito.
Legami tra movimenti etnopolitici e :
Il PAN Partito di Azione Nazionale, non mostra di avere un programma definito riguardo le etnie: le sue uniche proposte mirano a una reiterazione dei tradizionali schemi di sviluppo, orientato verso il miglioramento delle condizioni di vita.
La Chiesa cattolica, alleata di certi movimenti, ma non tende a difendere gli indio dallo stato di sfruttamento e dalla violenza, e non ne valorizza la cultura.
ONG organizzazione non governativa, rapporti disastrosi. I risultati ottenuti si basano sull'esistenza di obbiettivi comuni.
Negli ultimi anni ci fu una mobilitazione in seguito alle richieste economiche politiche e culturali delle etnie. Così nacque l'esplosione rivoluzionaria che vede come protagonista l'esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Le cause che hanno dato inizio al movimento sono da ricercarsi tanto nella povertà quanto in un sistema interetnico regionale. Alla guerriglia parteciparono soprattutto indigeni emigrati e estranei ormai alle comunità di origine. Una delle proposte zapatiste che ha ottenuto l'adesione di diverse comunità indigene è quella relativa alla questione dell'autonomia dei villaggi indios. Gli obbiettivi delle lotte indigene contemporanee hanno la tendenza ad affrontare argomenti specifici: la configurazione di autonomie. Le autonomie potranno nascere soltanto dalle negoziazioni con lo Stato. Le autonomie rappresentano uno dei possibili modelli per la creazione di nuove forme di convivenza interetnica. Quindi nel nuovo ambiente questi hanno rimodellato la propria Identità Sociale, lottando per diventare una regione autonoma.
3) Essere e divenire indigeni nel Vaupés Jean E. Jackson
I Tukano, abitanti indigeni della regione del Vaupés nel sud est della Colombia, stanno acquisendo una nuova forma di coscienza indiana derivante dalla loro cresciente incorporazione nello Stato nazionale colombiano. Il concetto di se dei Tucano sta iniziando a cambiare.
Questo saggio prende in esame il CRIVA, Consiglio Regionale degli Indiani del Vaupés. E' una federazione che rappresenta un certo numero di gruppi locali sorti a sostegno dei diritti indigeni.
Il Vaupés:
Il Vaupés si trova nella parte colombiana dell'Amazzonia centrale e nord occidentale. Sono circa ventimila: vivevano tradizionalmente in grandi case multifamiliari, una per ciascun insediamento poste lungo i fiumi o nelle vicinanze. Gli uomini cacciano e pescano e le donne coltivano manioca amara e altri prodotti agricoli. Importante è il gruppo linguistico, che di discendenza patrilineare. I suoi tratti distintivi sono: il linguaggio e il nome, gli antenati fondatori, i canti sacri, i riti e gli oggetti cerimoniali. E' una società unitaria. La vita del Tucana è cambiata grazie al contributo di numerosi agenti di mutamento. I più importanti sono: I missionari protestanti e cattolici, il personale di varie agenzie governative ed i bianchi residenti nella regione soprattutto i COLONOS (coltivatori) ex raccoglitori di gomma e trafficanti di pasta di coca. Negli anni 70 il governo colombiano fece una legislazione per la regolarizzazione delle rivendicazioni territoriali, sotto forma di RISEREVE e di AREE PROTETTIVE.
RESGUARDO = Territorio del quale gli indiani hanno la proprietà collettiva (aree protette).
RESERVAS = territorio dello stato su cui agli abitanti è concesso il diritto di usufrutto. Le relazioni tra bianchi e indiani si sono sviluppati per 400 anni.
Il Criva:
Ebbe origine nel 1973 con il sostegno della prefettura; i membri sono di 35 diversi gruppi etnici, anche se molti Tucano sono indifferenti anzi ostili ad esso. Molti sostengono che il Criva sia troppo legato alla chiesa ed ai bianchi, che dovrebbe staccarsi da questi e diventare un organo indipendente. Il Criva in sostanza è un ente non governativo, che tenta di tutelare l'identità indigena, e di salvaguardarli dallo sfruttamento occidentale.
TRE IPOTESI DI INTEGRAZIONI DEGLI INDIGENI VERSO GLI OCCIDENTALI:
Appunti su: criva tukano, movimenti etnopolitici e organizzazioni bartolome, |
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