James Hutton (1726-1797)
Studiò chimica e medicina, dotato di una
straordinaria e acuta capacità osservativa giunse ad elaborare originali
teorie. Due elementi della sua personalità gli permisero
di costruire la sua sintesi geologica: da un
lato la non interpretazione letterale della Bibbia e dall'altra l'influenza
delle idee di Newton.
A differenza delle precedenti teorie sulla
Terra, quella di Hutton non riguardava per niente l'origine della Terra. La sua
teoria fornisce semplicemente una spiegazione di come funziona la Terra, non
una discussione su come si sia formata. Fondamentale, per questa teoria, era la
concezione di Hutton del tempo geologico. Egli respinse la misura del tempo
basata sulla Bibbia, ritenuta valida dalla maggior parte dei teorici
precedenti, e sostenne invece che la Terra era molto antica. Hutton infine
accettò la realtà dell'erosione e risolse il problema che questa poneva con la
distruzione continua e incessante ammettendo che la Terra possedeva al suo
interno un meccanismo per riformarsi, giungendo a formulare una sequenza
ciclica: la sequenza di erosione, trasporto, sedimentazione, sollevamento si
può ripetere finché la Terra esiste.
La teoria di Hutton conteneva il germe
dell'idea del metamorfismo delle rocce. Inoltre secondo il suo parere tutte le
maggiori trasformazioni della superficie della Terra, fornivano una risposta
completa agli innumerevoli e insensibili cambiamenti che si erano verificati
attraverso un'eternità di tempo. Egli affermò che i processi che avevano agito
nel passato non differivano né nel tipo né nell'intensità da quelli che sono
attivi attualmente nel mondo. Hutton, dunque, sostituì il catastrofismo dei
suoi contemporanei con una nuova filosofia della natura, la quale fu brevemente
chiamata attualismo.