DROGA.
IL GRANDE INGANNO
Le
sostanze stupefacenti sono note fin dall'antichità. Ad esempio in un papiro
egiziano si legge che l'oppio veniva usato per lenire il dolore durante
operazioni e in casi di malattie incurabili. Non abbiamo però alcun documento che
nell'antichità vi fosse un consumo di tali sostanze per un uso di piacere e di
superebbrezza. Oggi invece in poco più di tre decenni, ma in Italia anche in un
tempo minore, è nata una vera e propria cultura della droga. Infatti su questo
fenomeno si discute in modo interminabile ed è nata una letteratura vastissima
che analizza il problema della droga sotto le più diverse angolazioni, da
quelle mediche a quelle psicologiche, sociali e anche politiche.
La
droga offre una possibilità di netta separazione con la vita attiva. Allora è
possibile che dei giovani i quali abbiano "problemi"(d'inserimento psicologico,
ambientali, economici, familiari ecc.) desiderino dimenticarsene. Per il
drogato si allontanano i dolorosi problemi del lavoro, del futuro, del rapporto
familiare e perfino del rapporto sessuale. Così esso vive in se stesso, come in
un sogno, diviso dal mondo e vive tra gli altri, ma senza gli altri, cioè non
gli appartiene. Per il drogato il problema della droga si allontana, quasi come
non esistesse.
Oggi
gli adolescenti, anche i più giovani, sanno attraverso la famiglia e la scuola,
le conseguenze che possono avere le sostanze stupefacenti. Nonostante ciò noi
non crediamo che un'adolescente di normale salute, con interessi di studio,
lavoro vada da sé alla droga. Ma il problema diventa ancora più grave se
qualcuno, in un momento particolare, offre la droga a quell'adolescente. Penso
che il problema della droga nasce proprio da questo cioè dal traffico di
sostanze stupefacenti. E poiché i paesi avanzati, anche ricorrendo ai più duri
sistemi di controllo, non sono riusciti a ridurre lo spaccio di tali sostanze.
Allora, malgrado ogni sforzo, non si riesce a impedire che la droga giunga sul
mercato, penso che si dovrebbe legalizzare così si avrebbe il vantaggio di
sconfiggere le organizzazioni criminali, che dalla droga traggono un guadagno
quasi incalcolabile.