Fam. Liliaceae s. l.
(liliacee)
In gran parte erbacee perenni, con fusti
sotterranei (rizomi, bulbi, bulbo-tuberi), spesso muniti di radici contrattili
che mantengono il fusto sotterraneo a una profondità costante nel terreno.
Alcune specie come l'asparago e il pungitopo hanno fusti trasformati in
strutture fotosintetiche simili a foglie (cladodi), mentre le vere
foglie sono ridotte a squame. La famiglia comprende anche poche specie di climi
caldi a portamento arboreo, come la Dracaena. Foglie spesso
parallelinervie con attacco guainante; in molte specie di Allium le
foglie sono fistolose, cioè a sezione più o meno circolare e cave all'interno.
Fiori per lo più ermafroditi, solitari o riuniti in infiorescenze di vario
tipo, con perigonio spesso di aspetto petaloideo, in genere attinomorfo,
formato da 3+3 tepali, liberi o saldati; androceo costituito da 6 stami (3+3);
gineceo tricarpellare sincarpico, con ovario supero. Frutto: capsula o bacca.
In numerose specie nell'infiorescenza sono presenti bulbilli ascellari per la
propagazione vegetativa. La famiglia comprende molte specie spontanee,
orticole, ornamentali.
Esempi. Specie di interesse orticolo: varie specie del gen. Allium come
cipolla (A. cepa), aglio (A. sativum), porro (A.
porrum), erba cipollina (A.
schoenoprasum); asparago (Asparagus officinalis). Specie spontanee:
asparagi selvatici (Asparagus acutifolius nella fascia submediterranea
ed altre specie in ambienti diversi); pungitopo (Ruscus aculeatus)
e Smilax aspera nel sottobosco
delle foreste mediterranee; scilla (Scilla bifolia), bulbosa con fiori
azzurri a fioritura precoce nelle faggete; giglio martagone (Lilium martagon)
nei boschi della fascia montana e subalpina. Nei prati sono comuni specie dei
gen. Muscari (pentolini, con fiori blu-viola in fitti racemi), Allium
(agli selvatici, con il tipico odore), Ornithogalum (latte di
gallina, con fiori bianchi a stella riuniti in corimbi), Asphodelus
(asfodeli, diventano dominanti in pascoli mediterranei con incendi ricorrenti);
dal Colchicum autumnale (colchico), pianta velenosa a fioritura
autunnale spontanea nei prati, si ricava la colchicina, sostanza usata negli
studi di cariologia e come medicinale. La famiglia comprende molte specie di
interesse ornamentale, soprattutto tra le erbacee perenni bulbose e rizomatose
da fiore: il gen. Tulipa include molte varietà originarie dell'oriente,
introdotte in Europa nel XVI e XVII secolo e diffuse soprattutto grazie ai
floricultori olandesi, oltre a specie spontanee e naturalizzate; al gen. Lilium
appartengono i gigli spontanei e coltivati; il mughetto (Convallaria
majalis), coltivato per i fiori
bianchi profumatissimi con perigonio campanulato riuniti in racemi, cresce
anche spontaneo nei boschi di latifoglie e di picea sulle Alpi; il giacinto (Hyacinthus
orientalis) è spontaneizzato qua e là nei prati della fascia
submediterranea..
Nota: Sulla base dei più recenti studi sistematici basati soprattutto su
indagini biochimiche e molecolari, la famiglia delle Liliaceae intesa in
questo senso estensivo non è più considerata monofiletica ed è stata suddivisa
in numerose famiglie più piccole, riferite anche a ordini diversi.