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ANFIBI
Anuri
Ordine di anfibi che comprende le rane e i rospi. Gli anuri sono diffusi in tutto il mondo, con la sola eccezione del continente Antartico, e la maggiore varietà di specie vive nelle aree tropicali. I rospi differiscono superficialmente dalle rane, in quanto la loro cute è più asciutta e spesso ha un aspetto verrucoso; la maggior parte di essi, inoltre, vive prevalentemente in ambienti terrestri.
Caratteristiche fisiche
Gli anuri sono piccoli animali privi di coda allo stadio adulto, con cute liscia e umida, occhi sporgenti che vedono in quasi tutte le direzioni e timpani esterni. La maggior parte delle specie ha lunghe zampe posteriori adatte al salto e piedi palmati, che fanno di questi animali degli eccellenti nuotatori. L'anatomia interna della rana esemplifica quella della maggior parte degli anfibi (e infatti in origine gli anfibi erano chiamati 'batraci', un termine derivante dalla parola greca che significava 'rana'). Moltissimi anuri, specialmente i maschi, hanno spiccate caratteristiche vocali. Quando forzano l'aria proveniente dai polmoni attraverso le corde vocali situate nella laringe, queste ultime vibrano producendo i richiami caratteristici delle diverse specie. Suoni molto amplificati vengono, inoltre, emessi dai maschi delle specie dotate di sacche vocali: organi che si gonfiano enormemente quando l'animale lancia il suo richiamo per trovare una compagna. La lingua degli anuri è attaccata anteriormente nella bocca (e non posteriormente come, ad esempio, nei mammiferi) ed è coperta di una sostanza appiccicosa che fa di essa un'efficace trappola per insetti. Durante il loro ciclo vitale, gli anuri vanno incontro a un'autentica metamorfosi che, partendo dall'uovo, comporta uno stadio larvale pisciforme per arrivare infine all'animale adulto. Gli anuri depongono le uova nell'acqua, dove esse, al principio della primavera o in estate, si schiudono, liberando i girini (larve dal corpo tozzo). A questo stadio, l'animale è dotato di branchie e di coda e si nutre di alghe e altre sostanze di origine vegetale. Mentre il girino matura, la coda viene riassorbita, si sviluppano i polmoni e scompaiono le branchie, si formano le zampe e l'animale adulto emerge dall'acqua.
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Comportamento
Gli anuri vivono in diversi habitat, ma la maggior parte di essi preferisce le regioni umide. Sebbene siano adattati alla respirazione nell'ambiente subaereo (cioè respirino aria), gli anuri resistono sott'acqua per lunghi periodi e assorbono l'ossigeno anche attraverso la pelle. I membri della famiglia degli ilidi sono adattati a una vita arboricola; altri anuri sono permanentemente acquatici; altri ancora conducono vita ipogea, emergendo dalle loro tane solo per nutrirsi o riprodursi. Come nel caso di tutti gli anfibi, la temperatura corporea degli anuri dipende da quella ambientale e nelle regioni più fredde questi animali si seppelliscono nel fango per ibernare (vedi Letargo). Alcuni generi di anuri vanno, invece, incontro a estivazione, ossia a uno stato di torpore durante periodi di grande caldo, dopo essersi riparati nella sabbia o nell'argilla. Gli anuri si nutrono principalmente di insetti, vermi, ragni e miriapodi. Le specie acquatiche a volte predano altri anuri, girini e piccoli pesci. Gli anuri di maggiori dimensioni divorano organismi delle dimensioni di un topo o di bisce d'acqua appena nate. A volte l'animale cattura una preda troppo grande per essere ingoiata tutta in una volta e allora la lascia sporgere dalla bocca, inghiottendola un poco alla volta; in qualche caso il boccone troppo voluminoso soffoca l'anfibio, che è costretto a rigurgitarlo. La maggior parte degli anuri raggiunge la maturità sessuale nel terzo anno di vita e si accoppia in acqua. Il maschio lancia il suo richiamo per attirare la femmina; una volta trovata la compagna, la tiene ferma da dietro e feconda le uova man mano che lei le emette. Queste ultime sono protette da una sostanza gelatinosa e si schiudono nell'arco di 3-7 giorni, a seconda della specie e della temperatura dell'acqua. Sebbene le uova vengano deposte in grande quantità (da poche centinaia a diverse migliaia) la maggior parte di esse viene divorata da pesci, uccelli acquatici e insetti.
Tipi di anuri
Le 4000 specie comprese nell'ordine degli anuri sono solitamente suddivise in 22 famiglie, soprattutto in base a differenze dello scheletro e della dentatura.
Ranidi
Grande famiglia, distribuita quasi in tutto il mondo e comprendente numerose specie molto conosciute. Due noti ranidi europei sono la rana comune o rana esculenta (Rana esculenta), che in alcune regioni europee è considerata un cibo prelibato, e la rana temporaria (Rana temporaria), detta anche rana rossa comune o rana alpina, lunga circa 8 cm, dalla cute liscia e con disegni che vanno dal marrone al verdastro, al grigio, al giallo, con macchie nere o marrone rossiccio. La rana toro (Rana catesbeiana) è il più grande ranide del Nord America (20 cm di lunghezza per 500-600 g di peso), mentre la rana leopardo (Rana pipiens) è una delle specie nordamericane più comuni. La maggior parte dei ranidi vive in prossimità di piccoli laghi e corsi d'acqua. La rana golia (Giantorana goliath o Rana goliath), una specie africana, è la più grande di tutti i ranidi e arriva a misurare 66 cm di lunghezza e 4,5 kg di peso.
Altri anuri
Un'altra grande e interessante famiglia di anuri, diffusa in tutto il mondo, è quella degli ilidi, o rane arboricole, le cui dita sono dotate di espansioni adesive a forma di disco che consentono loro di arrampicarsi sulle superfici liscie degli alberi (vedi Raganella). Alcuni membri di una famiglia di anuri asiatici, i polipedatidi o racoforidi, sono ancora più specializzati per la vita arboricola e hanno le dita munite di membrane palmate, conferendo al piede un aspetto a ventaglio e una funzione di paracadute per quando l'animale salta a terra lanciandosi da altezze considerevoli; a volte questi anuri sono chiamati 'raganelle volanti', sebbene il loro non sia un autentico volo. Uno degli anuri più insoliti è la rana pelosa (Astylosternus robustus), così chiamata per la presenza di sottili estroflessioni cutanee, simili a peli, che si sviluppano sul corpo e sulle zampe del maschio durante la stagione riproduttiva. Sebbene gli anuri siano generalmente innocui per gli esseri umani, la cute di alcune specie sudamericane secerne potenti tossine.
Utilità per l'uomo
Gli anuri sono benefici per molti motivi: in primo luogo, contribuiscono a contenere lo sviluppo delle popolazioni di insetti nocivi nei boschi, nelle foreste, nei giardini e nei terreni coltivati, al punto che molte specie sono state introdotte in varie parti del mondo proprio a questo scopo. Inoltre, fin dai tempi più antichi le rane sono state usate dall'uomo come cibo. Sebbene siano stati fatti tentativi di allevarle a scopi commerciali, in genere le rane vengono catturate nei loro habitat naturali. Gli anuri sono anche importanti per la ricerca biomedica, in quanto hanno molte caratteristiche anatomiche e fisiologiche simili a quelle degli animali superiori.
Classificazione scientifica: L'ordine degli anuri appartiene alla classe degli anfibi e comprende, fra le altre, le famiglie dei ranidi (rane), dei bufonidi (rospi), degli ilidi (rane arboricole), dei pipidi e dei polipedatidi o racoforidi.
Chelidridi Famiglia comprendente due generi di grandi tartarughe d'acqua dolce, note per le potenti mascelle e il carattere aggressivo. La tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina), che vive nei fiumi e nelle paludi dell'America centrosettentrionale, può avere il carapace lungo fino a 50 cm, ma di solito complessivamente non supera i 30 cm, e si nutre di pesci e di altri piccoli animali acquatici. La tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii), che vive nei fiumi degli Stati Uniti sudorientali, è più grande della specie precedente e può arrivare a pesare più di 100 kg. Questa tartaruga ha sulla lingua una struttura vermiforme, di colore rosa, che viene usata come esca per attirare i pesci. Al principio di giugno la femmina della tartaruga alligatore scava delle buche negli argini sabbiosi e vi seppellisce dalle 25 alle 50 uova rotondeggianti, allisciando poi attentamente la sabbia sopra di esse.
Classificazione scientifica: La famiglia dei chelidridi appartiene all'ordine dei cheloni.
Alligatore Nome comune, riferito a due specie di rettili carnivori appartenenti all'ordine dei coccodrilli. Gli alligatori, e i loro parenti stretti, i caimani, hanno il muso largo, piatto e arrotondato, in contrapposizione a quello, più lungo e affilato, degli altri coccodrilli; a differenza di questi ultimi, inoltre, i denti dell'arcata inferiore dell'alligatore non sono visibili quando l'animale tiene la bocca chiusa. Gli alligatori si nutrono di pesci, rane, serpenti tartarughe uccelli mammiferi e carogne. In Nord America essi attaccano occasionalmente anche l'uomo. Rispetto agli altri coccodrilli gli alligatori possono sopravvivere a una gamma di temperature più ampia e in regioni dal clima più temperato. La loro stagione riproduttiva è generalmente limitata alla primavera.
Quando gli alligatori maschi sono alla ricerca di una compagna, lanciano spesso un grido simile a un muggito, forse per annunciare alle femmine la loro presenza e per avvertire gli altri maschi di stare alla larga. Sebbene gli individui non desiderati che sconfinano nel territorio vengano affrontati con atteggiamenti e posture rituali (apertura delle fauci, balzi e soffi), il corteggiamento è in genere tranquillo. Dopo l'accoppiamento il maschio cerca il proprio territorio, mentre la femmina costruisce un nido di fango ed erba al di sopra del livello di inondazione. Le uova, da 30 a 60 per volta, vengono coperte di fango e detriti vegetali. La femmina monta, quindi, di guardia e le uova vengono incubate dal calore del sole e da quello generato dai vegetali in decomposizione. Quando si approssima il momento della schiusa, dopo circa 60 giorni, i piccoli cominciano a emettere un verso simile a un gracidio all'interno dell'uovo. La femmina può aiutarli a uscire dal nido e può perfino portarli in bocca fin sulla riva dell'acqua. Le cure parentali durano un anno o anche più e i giovani alligatori in difficoltà lanciano una serie di acuti richiami che attirano immediatamente l'attenzione della femmina.
Esistono solo due specie di alligatore: l'alligatore cinese (Alligator sinensis) e l'alligatore del Mississippi (Alligator mississiipiensis). L'alligatore cinese vive nel bacino del fiume Chang Jiang, in Cina; è più piccolo e più timido della specie americana, raramente supera i 2,5 m di lunghezza e non è considerato pericoloso per l'uomo. L'alligatore del Mississippi vive principalmente nelle paludi, nei laghi e nelle diramazioni dei corsi d'acqua dolce degli Stati Uniti sudorientali, ma il suo areale si spinge fino al Rio Grande nel Texas. Si tratta di un animale di grandi dimensioni, che può raggiungere i 6 m di lunghezza ed è potenzialmente pericoloso anche per l'uomo. Gli attacchi avvengono di rado, solitamente in aree in cui gli esseri umani hanno invaso gli habitat degli alligatori o dove questi animali si sono abituati alla presenza dell'uomo. Cacciati per generazioni, sia per sport che per la loro pelle, gli alligatori del Mississippi sono andati diminuendo finché, nel 1967, sono stati dichiarati specie in estinzione; le misure protettive da allora adottate hanno consentito una notevole ripresa demografica della popolazione di queste specie di alligatori.
Classificazione scientifica: Gli alligatori costituiscono il genere Alligator, della famiglia degli alligatoridi, ordine coccodrilli.
Coccodrillo Nome comune con il quale si indicano, in senso lato, i rettili appartenenti all'ordine dei coccodrilli, comprendente, oltre ai coccodrilli in senso stretto (crocodilidi), anche gli alligatori, i caimani e i gaviali
Coccodrilli in senso lato
I coccodrilli comparvero circa 200 milioni di anni fa e si pensa siano i sopravvissuti della grande era dei rettili. In origine i loro antenati vivevano sulla terraferma e avevano una costituzione fisica più leggera; ben presto, tuttavia, si diversificarono dando luogo a forme acquatiche e anfibie. Con l'eccezione degli alligatori, gli altri membri dell'ordine dei coccodrilli vivono nelle regioni tropicali e subtropicali. I coccodrilli moderni sono anfibi e passano molto tempo in acqua, dove nuotano muovendosi con colpi ritmici della coda; quest'ultima a volte viene usata per catturare la preda, che viene spinta in acque più profonde dove può essere divorata facilmente.
I membri dell'ordine dei coccodrilli sono predatori ben adattati, con pochi nemici naturali. La loro spessa cute, coperta di placche cornee, è rafforzata da piastre ossee. I denti, da 30 a 40 in ogni mascella, sono conici, tutti uguali, inseriti in alveoli ossei in modo tale che, quando la bocca è chiusa, quelli dell'arcata superiore si incastrano in quelli dell'arcata inferiore. Mentre nei veri coccodrilli (famiglia crocodilidi) il quarto dente inferiore protrude quando la bocca è chiusa, negli alligatori questi denti non sono visibili. I muscoli che chiudono le mascelle dei coccodrilli sono così potenti che essi possono spezzare le ossa di piccoli animali stringendole tra le fauci; invece, i muscoli che le aprono sono così deboli che la bocca dei coccodrilli può essere tenuta chiusa con le mani. Poiché i coccodrilli se ne stanno quasi completamente sommersi, le sole parti visibili, quando attendono appostati la preda, sono le narici, gli occhi e una parte del dorso. Spesso i coccodrilli colpiscono la preda in acqua con la coda e poi l'afferrano fra le mascelle. I coccodrilli sono i rettili con più sviluppate capacità vocali, in quanto producono suoni che vanno da tranquilli sibili a spaventosi ruggiti e muggiti, solitamente durante la stagione degli accoppiamenti. Sulla terraferma i coccodrilli si muovono strisciando sull'addome, ma possono anche correre e camminare come i mammiferi, stando sulle quattro zampe.
Dal punto di vista fisiologico, i coccodrilli sono i rettili più evoluti e la loro anatomia interna ricorda quella degli uccelli. Essi hanno un cuore suddiviso in quattro camere e organi di senso ben sviluppati. Come tutti i rettili, i coccodrilli sono animali a sangue freddo, ossia la loro temperatura corporea dipende da quella ambientale; pertanto, nelle regioni dal clima caldo essi entrano in uno stato di dormienza (estivazione) durante i periodi di siccità, mentre nelle regioni più fredde vanno in ibernazione (vedi Letargo) durante l'inverno, rimanendo seppelliti nel fango. Per mantenere costante la temperatura corporea, i coccodrilli durante il giorno si crogiolano al sole.
I membri dell'ordine dei coccodrilli sono rettili ovipari e raggiungono la maturità riproduttiva intorno ai dieci anni. Le uova, deposte in gruppi da 20 a 90, sono all'incirca delle dimensioni di quelle di un'oca e vengono seppellite nel fango, nella sabbia o nei detriti vegetali, dove sono incubate per due o tre mesi dal calore del sole e da quello generato dalla decomposizione dei vegetali. Le femmine di alcune specie restano nella zona per proteggere il nido e prendersi cura dei piccoli appena usciti dall'uovo; ciononostante, i predatori riescono a catturarne molti. In alcune specie la madre porta i neonati in bocca in prossimità dell'acqua. Le cure parentali che si osservano nei coccodrilli sono un fatto unico nei rettili, a ulteriore conferma dell'affinità di questo ordine con gli uccelli.
I coccodrilli in senso stretto
Alcuni membri della famiglia dei crocodilidi sono i più grandi rettili attualmente viventi. Di solito i coccodrilli sono riconoscibili per il muso triangolare allungato, intermedio fra quello lungo e stretto dei gaviali e quello più corto e ovale degli alligatori e dei caimani. Il coccodrillo marino dell'India e delle Indie Orientali (Crocodylus porosus) è forse il più grande rettile vivente e arriva a misurare circa 7 m di lunghezza e a pesare più di una tonnellata; sarebbero stati anche avvistati individui di 9 m, ma tali descrizioni non sono suffragate da prove. Questa specie vive nelle acque costiere dell'India, della Cina meridionale e della Malaysia. Una specie più piccola, il coccodrillo palustre o mugger (Crocodylus palustris), vive nelle acque dolci interne dell'India. Il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus) era venerato da alcune antiche sette egizie e ne sono stati ritrovati alcuni esemplari mummificati nelle tombe.
Nelle Americhe vivono quattro specie di coccodrilli. Il coccodrillo rombifero (Crocodylus rhombifer), il cui areale è limitato a Cuba e all'Isla de la Juventud, ha il muso relativamente corto e raggiunge circa 3,5 m di lunghezza; il coccodrillo di Morelet (Crocodylus moreletii), di dimensioni simili al precedente, vive sulla costa del golfo del Messico e nella penisola dello Yucatán, nel Belize e in Guatemala. Il coccodrillo intermedio dell'Orinoco (Crocodylus intermedius) vive nel bacino di drenaggio del sistema dell'Orinoco e cresce fino a 6 m. Il coccodrillo americano (Crocodylus acutus) raggiunge una lunghezza di circa 7 m e ha un ampio areale comprendente la parte meridionale della Florida, Cuba e le isole caraibiche, il Messico meridionale, l'America centrale e le regioni più settentrionali del Sud America.
In alcune parti del mondo le uova di coccodrillo sono consumate come cibo. La pelle di questi animali ha un grande valore commerciale nell'industria della pelletteria, mentre l'estratto di alcune loro ghiandole serve nella fabbricazione dei profumi. A causa dell'eccessiva pressione venatoria molti coccodrilli, compreso quello americano e il coccodrillo del Nilo, sono considerati specie in pericolo di estinzione.
Classificazione scientifica: i coccodrilli in senso stretto, o coccodrilli veri, appartengono al genere Crocodylus, Osteolamus e Tomistoma, della famiglia dei crocodilidi, ordine dei coccodrilli. Nello stesso ordine sono anche compresi coccodrilli in senso lato, classificati nelle famiglie dei gaviali, degli alligatori e dei caimani.
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