Amenorrea
Assenza del flusso mestruale.
Tale fenomeno può essere fisiologico o patologico. Risulta fisiologico nelle
ragazze in età pre-puberale, nelle donne dopo la menopausa, durante la
gravidanza e per un certo periodo dell'allattamento; risulta invece patologica
nelle donne in età fertile. L'amenorrea patologica viene definita primaria se
il ciclo mestruale non si instaura con il raggiungimento della pubertà;
secondaria, se tale fenomeno si manifesta in donne che non ne erano in
precedenza affette.
L'amenorrea primaria può
essere associata alla presenza di malformazioni congenite degli organi
dell'apparato riproduttore (come quelle associate alla sindrome di Turner) o a
patologie come il morbo di Addison, la sindrome di Cushing o il mixedema, che
comportano disturbi della funzionità delle ghiandole endocrine.
L'amenorrea secondaria
può avere diverse cause. Talvolta si verifica per un certo lasso di tempo dopo
la sospensione dell'assunzione di contraccettivi orali; può essere conseguente
a dimagrimento eccessivo, a malnutrizione o ad anoressia, a tumori dell'ipofisi
o delle ovaie. In alcune donne si può manifestare una amenorrea secondaria, che
è in realtà sintomatica di una menopausa precoce. L'amenorrea secondaria può
anche derivare da malattie che colpiscono l'intero organismo (diabete,
tubercolosi), da infezioni degli organi riproduttivi o da fattori psicologici.
L'aumento dei livelli di stress dovuto ad avvenimenti importanti quali la
perdita del partner, la perdita o il cambiamento del lavoro e così via, possono
sconvolgere l'andamento del ciclo mestruale. L'insorgenza di fenomeni di stress
può indurre alterazioni ormonali, facendo aumentare, ad esempio, cortisolo e
prolattina.
Il trattamento dell'amenorrea
non può prescindere dall'individuazione della causa che ne ha determinato
l'insorgenza. Ad esempio, nei casi di amenorrea secondaria dovuti a fattori di
stress o a forte dimagrimento, il ritorno a uno stato psicofisico o a un peso corporeo
normali permettono una fisiologica ripresa della funzione ovarica. In molti
casi, però, è necessario stimolare l'attività di maturazione dei follicoli e,
quindi, l'ovulazione, attraverso la somministrazione di composti ormonali,
quali estrogeni e gonadotropine.