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VIAGGIO VIRTUALE NELLA CASA DI PICASSO
Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973), pittore e scultore spagnolo,è ritenuto uno dei massimi artisti del nostro secolo e un maestro dell'incisione. Antesignano di rivoluzioni stilistiche, per tutta la vita continuò a rinnovare il proprio modo di fare arte, anche dominando mezzi espressivi diversi. Figlio di un insegnante di disegno, José Ruiz Blasco, mostrò un talento precocissimo, vincendo a quindici anni una borsa di studio - che tuttavia non utilizzò - per l'Accademia Reale di Madrid (1895). Le sue prime prove, di sapore accademico, a partire dal 1901 sono firmate con il cognome della madre, che da allora egli adottò per tutte le sue opere. Nel 1900 si reca per la prima volta a Parigi e dopo frequenti viaggi decide nel 1904 di trasferirsi nella capitale francese (questi anni sono conosciuti come il periodo blu, poiché i quadri che dipinse in tale fase hanno come prevalenza il colore blu; dopo ciò attraversò il cosiddetto periodo rosa). A Parigi strinse amicizia con Henri de Toulouse-Lautrec il quale gli fece conoscere la vita notturna parigina fatta di baldorie e vita spensierata; è qui che Picasso conobbe Fernande Olivier, la quale diventò poi sua amante. A partire dal 1907 il pittore spagnolo cominciò dunque ad ottenere i primi successi anche se comunque si rifiutava di esporre i suoi quadri in mostre pubbliche. Nel 1907, inoltre, iniziò una stretta collaborazione artistica con Georges Braque, collaborazione che diede vita al Cubismo e che si rivelò poi un'autentica rivoluzione dell'arte moderna. Nel 1917 si recò a Roma dove incontrò la ballerina Olga Koklova, che sposò l'anno seguente e con cui condivise la sua fama e ricchezza a Parigi. Nel 1921 nacque il suo primogenito Paulo, ma poco più tardi il suo matrimonio entrò in crisi, dopo che egli si innamorò di una giovanissima ragazza, dalla quale ebbe Maya, seconda figlia. Cercò di ottenere in tutti i modi il divorzio, ma invano, così, in questi anni, lasciò la pittura per dedicarsi alla poesia. Pur vivendo in Francia, Picasso rimase sempre affezionato alla sua patria, tanto che nel 1937 il governo spagnolo lo incaricò di dipingere un'opera per l'Esposizione Mondiale di Parigi. Egli decise di dipingere il suo quadro più famoso, Guernica, ispirato al bombardamento di una città durante la guerra civile spagnola. Nel 1943 si legò alla pittrice Gilot e con lei visse dieci anni, insieme ad altri due figli. Nel 1946 si trasferì in Francia, dove si dedicò quasi interamente alla ceramica. Un ruolo fondamentale nella vita del pittore fu quello della politica, tant'è che nel 1944 si iscrisse al Partito Comunista e partecipò a conferenze internazionali per la pace. Nel 1953 venne lasciato da Gilot, che ben presto fu rimpiazzata da Roque, con la quale si sposò e si trasferì vicino a Cannes. Gli ultimi anni della sua vita preferì passarli come un recluso nella sua casa, accanto a sua moglie: fu il periodo più fruttuoso della sua carriera da artista. Lasciò la famiglia e l'arte l'8 aprile 1973 all'età di 91 anni.
IL REALISMO SPAGNOLO.
Nel 1897 Picasso si legò all'ambiente artistico letterario del cabaret Els Quatre Gats e iniziò a svolgere attività di illustratore per alcune riviste. Dopo primo viaggio a Parigi, l'artista condusse le sue prime e positive esperienze artistiche operando nel filone del realismo spagnolo. Dopo un secondo soggiorno nella medesima città le sue opere si ispirarono ad aspetti della condizione umana, alla cui resa drammatica contribuirono ricordi di Spagna e l'essenzialità di visione di Lautrec. Egli ricorse all'uso di una contenuta monocromia azzurra, che ben si adatta alle sue dolorose e malinconiche immagini (periodo blu).
IL MONDO DEL CIRCO.
Nella primavera del 1904 Picasso, recatosi a Parigi, iniziò a studiare nello studio di Montmarte, nell'edificio divenuto più famoso come "Bateau lavori", dove fu attivo uno dei primi gruppi del cubismo. Il mondo del circo fu tema ricorrente nella maggior parte delle opere di quegli anni, realizzate con quel morbido color di incarnato (periodo rosa).
LA SCULTURA.
In Olanda nell'estate del 1905, maturarono i presupposti della prima autentica prova scultorea di Picasso "Il buffone". La medesima ricerca di risalto appare documentata nelle opere grafiche di questo periodo. Durante il soggiorno in Spagna Picasso si rivelò il più sensibile a sollecitazioni della primitiva scultura iberica, ne fanno fede alcune concise e plastiche immagini.
IL CUBISMO.
Nel 1907 l'artista realizzò "Les Demoisselles d'Avignon"; esso nacque nell'anno in cui si tenne a Parigi la grande retrospettiva di Cézanne, la cui opera segnò l'effettivo inizio del cubismo. Con Braque Picasso ricercò la soluzione al problema della terza dimensione e le tappe di questa ricerca sono segnate nella resa volumetrica dei geometrici e sfaccettati paesaggi eseguiti da Picasso nell'estate del 1909.
IL CUBISMO SINTETICO.
Nel 1912 Picasso fu attivo ad Avignone, a Céret e poi a Sorgues, dove diede vita alle maggiori opere cubiste, iniziando il collage, invenzione che accanto a quella del papier collé di Braque ebbe importantissime conseguenze nello sviluppo dell'arte dadaista e poi surrealista. Negli anni 1913-1914 maturò l'esperienza del cubismo sintetico, secondo cui l'oggetto tende a essere ricostruito su piani semplificati.
IL SURREALISMO.
Nel 1925, esaurita l'ispirazione cubista, Picasso approdò al surrealismo; le sue esperienze artistiche successive, dalle piccole composizioni di acceso cromatismo nel 1928 fino alle creazioni del cosiddetto "periodo dei mostri", costituirono imprevedibili superamenti di un linguaggio artistico destinato a rinnovarsi assiduamente.
L'ESPRESSIONISMO.
Nel 1934 soggiornò in Spagna, riprendendo il prediletto tema della corrida. Dopo la parentesi surrealista Picasso fece affiorare in tutta pienezza di segno e di colore il suo fondo espressionista con il capolavoro riassuntivo della moderna interpretazione degli orrori della guerra. Negli anni del dopoguerra il suo impegno si esplicò in diversi settori: oltre alla numerosa produzione litografica degli anni 1945-1946, particolarmente copiosa e intensa fu la sua opera di ceramista e, non meno importante, l'attività scultorea.
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