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TIZIANO VECELLIO
nasce a Piève di Cadore circa nel 1421 nel borgo alpino che fa parte della
repubblica Veneziana. In giovane età si reca a Venezia dove è allièvo prima di
Gentile e poi di Giovanni Bellini. Nel 1508 collabora con Giorgione nella
decorazione del fondaco dei Tedeschi ed esiste un grazioso aneddoto su questo
fatto. Alcune persone, credendole pitture di Giorgione, si congratularono con
lui per la migliorata qualità della pittura
Nel 1513 è invitato a Roma da papa Leone X, sarèbbe l'occasione di lavorare
fianco a fianco con Michelangelo e Raffaello ma preferisce rimanere a Venezia e
lavorare per le istituzioni e le confraternite della città lagunare.
Dopo la morte di Giovanni Bellini, avvenuta nel 1516, è nominato pittore
ufficiale della Serenissima; la sua prima commissione pubblica è l'Assunta
per Santa Maria Gloriosa dei Frari. Tramite Alfonso d'Este, duca di Ferrara,
èntra in contatto con i signori di Mantova ed Urbino le cui corti èrano
orgogliose della loro raffinata cultura umanistica. Nel 1529 incontra Carlo V a
Bologna e quattro anni dopo è nominato pottore di corte, conte palatino e
cavalière dello Sperone d'Oro dallo stesso imperatore.
Si decide a viaggiare, nel 1545 è a Roma presso Paolo III; nel 1548 è presso la
corte imperiale di Augusta dove torna anche nel 1550. È ormai il pittore più
noto in Italia e in Europa.
RITRATTO D'UOMO (1511)
Londra, National Gallery, olio su tela cm. 81x66
La tradizione identifica nell'uomo del ritratto Ludovico Ariosto. Rilevante
l'evidènza quasi tattile del tessuto della manica.
PALA PESARO (1519-26)
Venezia. Santa Maria Gloriosa dei Frari, olio su tela cm. 478x268
A sinistra il committènte Jacopo Pesaro, a destra gli altri membri della
famiglia, con i santi Pietro e Francesco che fanno da elemento di unione con la
vergine coinvolgèndo l'immagine profana nella composizione.
DANAE(1545)
Napoli, Gallerie di Capodimonte, olio su tela cm. 127x183
Giove, trasformatosi in una pioggia d'oro seduce Danae. Il tema tratto dalle
Metamorfosi di Ovidio è un ottimo pretesto per presentarci una immagine
sensuale.
RITRATTO DI CARLO V A CAVALLO (1548)
Madrid, Prado, olio su tela cm. 332x279
Celebrativo della vittoria dell'imperatore nella battaglia di Mühlberg ha un
precedènte illustre nella statua di Marco Aurelio di epoca romana.
MADDALENA PENITENTE (1533)
Firènze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina, olio su tela
È una elaborazione in chiave sensuale di un tema sacro nel gioco del vedo e non
vedo.
DEPOSIZIONE (1559)
olio su telaI colori accesi, in questo dipinto dominato dai rossi e dai gialli,
sono tipici dell'ultima stagione del pittore.
AUTORITRATTO (1575)
Madrid, Prado, olio su tela cm. 108x79
Semplicissima esecuzione non celebrativa risolta con l'essenzialità tipica
della maturità del pittore.
Nel corso di una epidemia di peste, muore a Venezia il 27 agosto 1576 e viène sepolto nella chièsa di Santa Maria Gloriosa dei Frari.
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