Prima riscoperta della produzione pittorico-poetica di Regina (1978)
Nel 1978 Regina partecipa alla mostra Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Benti- voglio per la Biennale del 197 e anch'essa
in qualche modo collegata al femminismo, poiché - scrive la curatrice in apertura della sua presentazione - «questa mostra documenta l'odierno sta- dio di una indagine [.] sul rapporto tra la donna e il linguaggio , e perché dunque - evidente- mente - tutte le espositrici
sono donne. Per quanto ci riguarda più da vicino, ovvero per ciò che
concerne la stagione futurista di Regina, la mostra non è particolarmente
interessante, poiché la Bentivoglio si occupa solo dell'ultima produzione dell'artista pavese (il
Linguaggio del canarino e gli altri esperimenti simili); detto questo, la rassegna risulta comunque in qualche modo collegata al
Futurismo, poiché la Bentivoglio - che precisa di aver voluto allineare esempi di «operazioni poeti- che» che prescindono
dalla pura dimensione linguistica, per porsi invece «tra linguaggio e imma-
gine» e «tra linguaggio e oggetto» - muove la sua ricerca proprio a partire da esperienze futuriste, da quella di Benedetta in Italia a quelle di Olga Rozanova e Natalia Goncharova in Russia. Anche la Bentivoglio, insomma, sebbene indirettamente, già in questa occasione (come le accadrà anche negli anni seguenti) individua l'origine lontana delle sperimentazioni pittorico-visive di Regina nelle analoghe prove del Futurismo.