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Potsdamer Platz
Potsdamer platz all'epoca della repubblica di Weimar era il cuore pulsante di Berlino che cercava di diventare una metropoli attiva, capitale di una repubblica democratica.
La repubblica di Weimar che fu proclamata nel 1918 fu una delle costituzioni più avanzate e democratiche del tempo;il potere legislativo risiedeva nel parlamento eletto a suffragio universale maschile e femminile con sistema proporzionale, Potsdamer platz era il simbolo di questa democrazia, caffè e cabaret ravvivavano l'anima della piazza e fu proprio qui che venne installato il primo semaforo d'Europa, a metà degli anni venti infatti la circolazione era talmente caotica che fu costruito un regolatore per il traffico.
Berlino durante la repubblica di Weimar visse una grande fioritura culturale e sarebbe dovuta diventare una metropoli moderna all'altezza dei tempi.
Il traffico che popolava potsdamer non deve essere visto solo come un problema ma anche come una metafora: il ritmo e la velocità, la modernità e la mobilità erano gli argomenti dominanti di quegli anni.
Durante il periodo Nazionalsocialista a partire dal 1933 Potsdamer continuò ad essere una grande piazza metropolitana animata e trafficata anche se pavesata dalle bandiere con la croce uncinata
Dal 1937 Albert Speer fu ispettore generale ai lavori di costruzione per il rinnovamento della capitale del Reich, fu responsabile dei lavori di ristrutturazione di Berlino che doveva diventare la grandiosa capitale della Germania oscurando tutte le altre metropoli.
Anche Potsdamer Platz subì profondi cambiamenti: i locali di cabaret che popolavano il luogo vennero chiusi, un po' per paura della censura da parte dei nazisti e perché molti di questi artisti (come Marlene Detrich o Kurt Weill) si trasferirono altrove in fuga dal nazismo.
Nel 1941 incominciarono gli attacchi aerei da parte dell'aviazione statunitense, nel 1943 si intensificarono i bombardamenti a tappeto che il 3 febbraio del 1945 distrussero quasi completamente la zona di Potsdamer Platz, l'area rappresentava un obbiettivo importante per la presenza di alcuni ministeri, da quello dell'aviazione a quello della propaganda, vi erano anche altre importanti istituzioni del terzo Reich, quali la sede della Gestapo e della nuova cancelleria del Reich con il bunker del Fuhrer, dove negli ultimi giorni di guerra si tolse la vita.
Quando la zona di Potsdamer Platz fu conquistata dalle truppe sovietiche il 30 aprile del 1945 gli edifici erano quasi completamente rasi al suolo e la vivace piazza metropolitana ridotta ad un cumulo di macerie.
Nel dopoguerra confluivano su Potsdamer tre quartieri controllati da forze d'occupazione diverse: il Mitte dai sovietici, il Tiergarten dagli inglesi ed il Kreuzberg dagli Americani, il così detto "angolo dei tre paesi", divenne la sede di un fiorente mercato nero poiché in caso di retate i venditori potevano fuggire alla cattura passando in una zona d'occupazione diversa..
Potsdamer fu anche uno dei più importanti teatri della guerra fredda , nel 1947 dopo la creazione della DDR, il confine fra i due settori venne indicato inizialmente con segni colorati sulla strada e poi di filo spinato, venne strutturato con barriere e stazioni di controllo, mentre i passaggi stradali da est a ovest furono interrotti.
La parte di Berlino ovest fu realizzata sotto la direzione di rinomati architetti , dava prova del proprio interesse per uno stile moderno e per un paesaggio urbano aperto, la parte di Berlino est invece veniva costruita con i criteri architettonici del realismo socialista di stampo sovietico.
Con la costruzione del muro, il 13 agosto 1961 la dirigenza della DDR reagiva all'ondata crescente di fughe verso l'occidente.
La divisione fisica di Berlino chiudeva il breve periodo di "disgelo" seguito alla morte di Stalin, alla fine degli anni cinquanta fino a quel momento i confini erano stati piuttosto morbidi, ed era possibile per esempio risiedere nel settore orientale e lavorare in quello occidentale.
Le peggiori condizioni di vitae il minore benessere a est,oltre alla diversità dei sistemi politici, dividevano la città in maniera sempre più evidente.
Negli anni seguenti alla costruzione del muro le strutture di confine vennero ulteriormente amplificate e fu tracciata una "linea della morte", negli anni seguenti il confine sempre più radicato sottrasse alle immediate adiacenze la loro centralità, facendo diventare questa piazza una periferia alla fine del mondo.
Nel blocco orientale vi furono parole di elogio da parte del governo riguardo alla costruzione del muro, che lo definì: "muro di protezione antifascista"
Potsdamer al centro di questa divisione pese centralità e volto, anche i palazzi che erano sopravvissuti ai bombardamenti vennero abbattuti e non rimase alcun segno dell'antica piazza che ora si trovava lacerata dal muro.
Lo scrittore Wolfdierich Schnurre descrive con grande efficacia l'atmosfera di questa divisione:
"no, non c'è niente da vedere dall'altra parte del muro, di notte, su Potsdamer Platz , qui: solo quel vuoto disumano, lunare in lontananza, e il sistema di difese scaglionato in profondità che stringe come in un artiglio potente, quasi metafisico, questo pezzo del cuore di Brlino ferito a morte
In un tale deserto, simile ad un paesaggio lunare nel centro di Berlino, durante la guerra fredda la divisione del mondo in due blocchi contrapposti, qui trovava la sua espressione più diretta.
Berlino era il punto focale, il cui centro Potsdamer Platz era il vuoto, nel cuore della città si formò un deserto, attraversato dal confine e circondato da pochi edifici in rovina, terreni abbandonati e cumuli di macerie; il centro geografico di Berlino appariva come la periferia di sé stesso.
Oggi Potsdamer è stata completamente ricostruita seguendo l'impostazione architettonica dei tempi della Repubblica di Weimar.
Fra gli architetti che hanno lavorato ai progetti si distingue Renzo Piano; sono riusciti a ridare la vita ad un luogo che ha conosciuto la morte prima con i bombardamenti e poi con la divisione del muro, finalmente Potsdamer Platz è tornata ad essere come in passato il centro di una grande capitale europea.
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