Piazza Della Loggia
La Strage di
Piazza della Loggia fu un attentato terroristico compiuto ad opera di
neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia.
Una bomba nascosta in un cestino porta rifiuti fu fatta esplodere mentre era in
corso una manifestazione contro il terrorismo indetta dai sindacati e dal
Comitato antifascista. L'attentato provocò la morte di otto persone e il
ferimento di altre novanta.
La prima
istruttoria della magistratura portò alla condanna nel 1979 di alcuni esponenti
dell'estrema destra bresciana. Nel giudizio di secondo grado, nel 1982, la
sentenza fu annullata e nel 1985 la Corte di Cassazione assolse definitivamente
gli imputati. Una seconda istruttoria mise sotto accusa altri rappresentanti
della destra, che furono assolti nel 1989 per insufficienza di prove. Una terza
istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Il 19 maggio 2005
la Corte di Cassazione ha confermato la richiesta di arresto per Delfo Zorzi
(latitante da tempo in Giappone con il nome di Hagen Roy) per il coinvolgimento
nella strage di Piazza della Loggia. I magistrati che si occupano ormai dal 1993
delle indagini sarebbero in procinto di chiudere l'inchiesta, almeno per i tre
imputati principali: Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, tutti
all'epoca militanti di spicco di Ordine Nuovo, gruppo neofascista fondato nel
1956 e più volte sospettato di organizzare attentati e stragi, tanto da portare
al suo scioglimento per ordine della magistratura.