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NEW YORK
Il 20° secolo è stato forse uno dei periodi più significativi per la città di New York, caratterizzato da una forte crescita economica, industriale e demografica. La definizione "grande mela" , ideata ad inizio '900 dallo scrittore Edward S. Martin, è quella che meglio rappresenta la città. Viene infatti paragonata ad un melo, con le radici nella valle del Mississipi ed il frutto più prelibato nella grande città.
IL 1900
New York è probabilmente la città che ha saputo meglio sfruttare le innovazioni derivate della seconda rivoluzione industriale. In questo periodo si denota infatti un incredibile progresso nella società, con la creazione di un gran numero di prodotti atti a migliorare il benessere della popolazione. Le due invenzioni più importanti per la città furono l'acciaio e l'ascensore.
La produzione dell'acciaio crebbe in modo esponenziale dal 1870 al 1913 grazie al perfezionamento dei metodi di produzione, che consentivano di realizzare il materiale in grandi quantità e con costi più bassi di quanto non fosse possibile in passato. L'acciaio, insieme all'introduzione dei primi elevatori sicuri, consentì alla città di svilupparsi verticalmente con la realizzazione dei primi grattacieli, elementi simbolo della città e della potenza americana.
La grande affluenza di immigrati dall'Europa portò un incremento dei
consumi, facendo ulteriormente sviluppare l'economia della città. Il grande
afflusso di abitanti fa aumentare la popolazione di New York da 3 milioni e
mezzo di abitanti nel
IL 1920
Il vero boom economico della città si ebbe dal 1920 al 1929, anno del crollo della borsa. Terminata la prima guerra mondiale, New York era una delle poche capitali a non essere state danneggiate dal conflitto e questo permise alla città di affermarsi sul mercato europeo. Gli Stati Uniti si erano ormai affermati come grande potenza mondiale.
Sono gli anni del proibizionismo e della mafia, ma anche degli sfarzi di Broadway: New York viene vista in Europa come la capitale del mondo.
Dal
IL 1929
Paradossalmente a questo periodo di grandi sfarzi seguì uno dei periodi più bui che la città abbia mai attraversato. La forte crisi economica, che ebbe effetti anche sull'economia europea, iniziò con una crisi di sovrapproduzione. Questa fu causata dall'incentrarsi dell'industria sulla produzione di beni durevoli, senza considerare la graduale saturazione del mercato. In aggiunta, dalla metà degli anni venti si ebbe un ritorno sul mercato mondiale dei prodotti europei, limitando molto il mercato dei prodotti americani e creando grandi eccedenze nella produzione del paese.
Wall street crolla nel cosiddetto "giovedì nero", il 24 Ottobre 1929. Questo era il risultato della corsa alla vendita dei titoli posseduti, alla costante e frenetica ricerca del guadagno. In quel solo giorno vennero venduti 13 milioni di titoli. Il crollo colpì prevalentemente i benestanti e le ricche società, ma ebbe effetti sull'economia di tutti gli Stati Uniti. Quel fatidico giorno il mercato perse 14 miliardi di dollari. Centinaia di persone, ormai rovinate, si suicidarono gettandosi dai palazzi della città.
Ci fu forte aumento della disoccupazione, che ridusse ulteriormente il potere di acquisto della società. In aggiunta le grandi holdings, invece di tagliare i prezzi, ridussero l'offerta in modo da tutelare i propri profitti. I titoli azionari continuarono a scendere fino al 1934.
Per cercare di risollevare le sorti del paese, negli Stati Uniti si adottò il protezionismo, con una graduale chiusura verso il mercato mondiale. Questo portò la crisi in Europa, la cui economia si basava anche sulle importazioni dall'America.
FRANKLIN DELANO ROOSEVELT
Nel 1932 venne eletto presidente Franklin Delano Roosevelt, che come primo atto emanò il New Deal. Lo stato iniziò ad occuparsi di una economia prima lasciata libera.
Il presedente avviò molti lavori pubblici, per aumentare l'occupazione, e decise poi di iniziare a mettere in circolo altro denaro per aumentare i consumi, creando una inflazione controllata. Nel 1938 iniziarono gli stanziamenti governativi per l'industria bellica e con lo scoppio della seconda guerra mondiale la crisi venne risolta.
POST GUERRA
Negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale ci fu un incremento dei consumi, che risollevò l'economia della città. Nel 1952 venne inaugurata la sede dell'Organizzazione Delle Nazioni Unite (ONU) sull'East River.
A questi anni di crescita, seguì
il declino industriale degli anni '60, al quale si cercò rimedio promuovendo
Questa non raggiunse però l'obbiettivo prefissato e quegli anni di disagio sociale sfociarono negli scontri civili nel forte aumento dei crimini degli anni '70. Nel 1975 il governo delle città fu vicino alla bancarotta, scongiurata poi grazie a delle sovvenzioni federali e private.
Finalmente, dopo molti anni di difficoltà per la città, negli anni '80 Wall Street riuscì a reinserirsi nell'economia mondiale, portando ad una rinascita di New York.
Da allora, la città è in continuo sviluppo economico e sociale, ed è diventata una metropoli multiculturale.
L'ultima tragedia che ha colpito la città è quella accaduta l'11 Settembre 2001, quando due jet di linea si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center causandone il crollo (vedere approfondimento). A testimonianza della volontà della popolazione della città di andare avanti, il governo di New York ha già iniziato a sovvenzionare il progetto di riedificazione della zona.
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