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L'EROE TRAGICO MODERNO
MARLOWE-FAUST :
stretto rapporto teatro elisabettiano-medievale(miracle e morality plays): linguaggio non naturalistico,uso della poesia, libertà spazio-temporale, mescolanza comico-tragico.
L'unica unità spaziale è il palcoscenico(il palco diventa il "mondo"),Shakespeare e Marlowe fanno vivere ai personaggi anni e continenti diversi.
Faust fonte medievale "ognuno"(morality plays). Ognuno pentito dei suoi peccati viene accolto in cielo.Marlowe distrugge questo legame col medioevo tramite l'angoscia finale del Faust,l'arrivo dei diavoli e il muoversi verso l'inferno. Ognuno è un personaggio ben radiato nel paesaggio medievale, mentre Faust vive in un drammatico passaggio tra medioevo e rinascimento(rapporto tra magia e scienza).
Marlowe pone al centro del dramma un'intellettuale (passione dominante:intellettuale).Anticipa shak nel percepire quella crisi che invade l'armonia elisabettiana.I suoi personaggi versano sul palcoscenico ansie e dubbi.
Visione dell'uomo moderno proteso verso la conquista del mondo.ma l'ascesa di Faust si rivela una discesa,il viaggio verso l'infinito lo porta invece verso la morte.Faust non ha via d'uscita.Dietro di lui vi è un vuoto infinito.
La più grande invenzione di Marlowe è il blank verse, endecasillabo giambico non rimato,attraverso esso l'autore riesce a rendere delle raffinate opere d'arte i suoi scritti, nonostante fossero anche da presentare al popolo, e non solo ai borghesi.E' Marlowe ad inventare quella parola elisabettiana, che riesce a costruire spazio, tempo e azione da sola, senza aiuto della scenografia. Il blank verse le da ritmo, e la rende pienamente tragica.
SHAKESPEARE-AMLETO:
sono state molteplici le interpretazioni di questo personaggio, è diventato quasi un "mito".
Shakespeare immette nell'opera temi e problemi della sua società. Amleto, scritto tra il 1600-01 si colloca in un momento storico cruciale, si è vicini alla morte di Elisabetta.Questa situazione comporta, oltre alla fine del regno, una lotta per il potere e la perdita di quell'equilibrio creato dalla regina.Siamo vicini alla rivoluzione puritana e all'affermazione della borghesia.
Shak. Sente in oltre la crisi del passaggio da medioevo a età moderna: il mondo si trasforma grazie a Copernico, alla scoperta dell'america e all'avanzare della scienza.
Amleto rappresenta la fragilità umana, un nuovo mondo oscuro che sfugge dalle mani dell'uomo che ormai non ha più quell'universale armonia medievale a sostenerlo.
Fonte letterararia=istoria danica di saxo grammaticus.
Nel personaggio di questa fonte Shak. Ha inserito il pensiero, la coscienza morale, egli non è eroe poicè è un uomo "pensante" ( a differenza di Laerte e fortebraccio).egli prima di agire si chiede sempre se è giusto farlo. Il mondo che ha di fronte è sfuggente e relativo.
Amleto è il dramma stesso, sempre presente nell'opera, e se non presente citato. Ogni cosa nell'opera è in sua funzione e non vi è sub-plot, tutto è concentrato sul protagonista.La sua presenza fisica e il suo modo di parlare duro e intelligente riversano tutta l'attenzione su di lui.
Il problema di Amleto è che egli vede tutto e conosce tutto ciò che gli sta attorno.
Tutto l'amleto è una grande domanda, un'immagine dell'uomo moderno di fronte al mistero della realtà che non riesce ad afferrare e si chiede il significato di ogni cosa.Amleto così vede tutto, ma non riesce a capire il significato di ciò che vede e di fronte a questa realtà senza certezze che offre solo mistero e ambiguità.Egli non da nulla per scontato.(l'opera si apre con la domanda "who's there").
Amleto è in dubbio su particolare atto da compiere solo perché è in dubbio su tutta la vita(il "to be or not to be" è l'immensa domanda sul significato della vita e della morte).
Amleto è comunque un uomo dalla parole concrete (es.to be or not to be"), senza giri di parole ma dirette e reali.
Shak. Riesce a rappresentare la vita intera sul palcoscenico, i pianti le risa, l'odio e l'amore,la gioia e il dolore, e mille luoghi diversi tra loro.Egli riesce ad attrarre ogni tipo di persona e sentimento.Rende il teatro un'immagine riflessa della vita, basta vedere il "teatro nel teatro " che si svole nell'amleto.Tramite questo pezzo Amleto si fa tramite di passato presente e futuro dei fatti e persone, proprio per questa sua abilità nel vedere il mondo che lo circonda in tutti i suoi dettagli.
OTELLO:
la colonna portante dell'otello è la parola. In esso la parola diventa il destino stesso, essa è inganno, illusione, simulazione e apparenza che in realtà distorce e distrugge la realtà pur simulandola.Essa porta facilmente alla catastrofe.
La parola in Shak. Conduce direttamente al problema della conoscenza. Otello non sa nemmeno scrivere, non può dunque conoscere il mondo; nel suo caso la sua caduta non è dovuta da Dei o dal fato, ma dal suo stesso non riuscire a conoscre il mondo.Mentre l'amleto era l'icona dell'intellettuale , della conoscenza e della necessità di distinguere verità e apparenza (come Faust) Otello rappresenta l'ignoto, il non vedere e il non conoscere.
Otello è artefice di sé stesso, è certamente vittima dell'estuzia di Iago, ma quest'ultimo non è il fato, la responsabilità è tutta di Otello stesso. Se egli diventa vittima di Iago è solo perché egli è cieco di fronte alla realtà e non s leggere il mondo.Egli è immerso in un suo mondo fatto di ricordi di regalità e fama.il presente per lui sembra non esistere. (ben diverso il discorso invece per Romeo e Giulietta, dove non sono loro gli artefici del loro sventurato destino ma delle circostanze esterne).
Otello non riesce nemmeno a vedere questa sua condizione di diverso, di stranger, e di come Venezia lo usa sfruttandone le qualità militari.Ma soprattutto non vede l'inganno di Iago, cosa che il pubblico sa fin dalla prima scena, proprio per accentuare questa condizione di cecità.
Il vero problema di Otello non è la gelosia come spesso si crede, ma ciò che lo conduce ad essere geloso, l'inganno causato dal suo non vedere.Ma pian piano il germe della gelosia cresce in lui facendogli perdere la ragione, la realtà di fronte a lui scompare, e quella che lui vede è inesistente.Iago crea di fronte a lui una realtà fasulla, fornendogli delle prove orali che otello considera valide come quelle oculari.
Solo dopo la sofferenza Otello recupera la vera realtà, e anche grazie ad Emilia che esce dal copione di Iago.Per la prima volta egli vede la realtà e l'inganno, ma soprattutto la propria follia.questo riconoscimento coincide col suo suicidio.
Il suo smarrimento, la sua cecità rappresentano un periodo di trasformazione dove l'intero universo medievale è stravolto.Otello è calato in questa nuova crisi del mondo.
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