L'Arte Minoica: Evans scoprì i resti di un immensa
costruzione che ricollegò al leggendario palazzo di Cnosso, abitazione del Re
Minosse. Creta subì l'arrivo di popolazioni che introdussero nuovi elementi
culturali, tra cui la metallurgia del bronzo. Nacque così la civiltà minoica.
La sua storia viene divisa in Minoico antico, Medio e Tardo. La cronologia, in
base alle fasi costruttive dei Palazzi si suddivide in Prepalaziale, corrispondente
al Minoico antico, Protopaziale, in cui vennero edificati i primi Palazzi distrutti
e Neopalaziale, periodo di maggiore splendore artistico. Il Palazzo di Cnosso è
il più noto tra i Palazzi cretesi. La costruzione era di pianta rettangolare
con cortile centrale. Ad ovest si trovavano i santuari e le sale di rappresentanza,
tra cui quella del trono, ad est vi erano i magazzini, a sud vi erano gli ambienti
comuni, mentre a nord era situato il teatro. L'edificio si sviluppava su due
piani nell'ala occidentale e su 4 in quella orientale. Le pareti dei Palazzi
erano riccamente decorate con stucchi dipinti. Di scarsa importanza a Creta è
la scultura, che produce soltanto oggetti di piccole dimensioni. Abili
ceramisti, invece modellarono vasellame di grande pregio.
L'Arte Micenea: si estende dal 1600 al 1100 a.C.
L'arte Micenea è rappresentata nella fase più avanzata dell'età del bronzo.
L'arte micenea subì un forte influsso da parte di quella minoica. Elemento che
contraddistingue le città micenee sono le fortificazioni. Le più antiche erano
costruite da pietre non squadrate, mentre in seguito vennero munite anche di un
tratto elevato di mattoni. L'accesso è consentito da poche porte monumentali
come quella di Micene, detta Porta dei Leoni. Tutte le cittadelle micenee erano
provviste di un Palazzo di struttura differente da quello cretese. È il Palazzo
di Pilo, un edificio a due piani al centro del quale si trova uno spazio dotato
di focolare fisso; attorno ad esso si snodavano i corridoi di accesso alle
altre stanze. Intorno al Palazzo vi erano le abitazioni di aristocratici e gente
comune, botteghe e luoghi di culto. Per quanto riguarda le forme
architettoniche funerarie la più antica e diffusa era la tomba a cista, una
fossa quadrangolare foderata con lastroni di pietra. Il monumento tombale più
noto è la thòlos, costruzione a pianta circolare coperta da una falsa
volta. La Thòlos di Atreo è il più
celebre fra i numerosissimi edifici funerari. Il monumento è stato ricavato nel
versante di un'altura e presenta una grande camera circolare alzato in grossi
blocchi di pietra. Tale costruzione rivela l'estrema abilità tecnica degli architetti
che garantirono staticità alla struttura senza ricorrere a pilastri di sostegno.
Alla camera funeraria si accedeva tramite un corridoio monumentale detto
dròmos. Altro modello comune è la sepoltura a camera scavata nella roccia con
corridoio di accesso. L'arte preferita dai micenei era la lavorazione dei
materiali preziosi. I palazzi dei principi achei erano ornati da pitture murali
in puro stile minoico. I temi erano: guerrieri, cavalli e scene di caccia. Poco
documentata la scultura soprattutto con la tecnica del rilievo.