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La sorte di arte e artisti durante il Terzo Reich
Nel 1933 il partito nazionalsocialista prende il potere in Germania, quando Hitler viene nominato cancelliere da Hindenburg. Anche il mondo dell'arte risentirà profondamente di questa svolta decisiva, infatti il Fuhrer farà della cultura un efficace mezzo di propaganda da assoggettare alle esigenze del regime.
Tutto ciò che non era in linea con l'ideologia nazista veniva emarginato e represso. Questo fenomeno interessò diversi aspetti della cultura.
Per quanto riguarda la letteratura, furono organizzati numerosi roghi pubblici di libri considerati "corrotti", come quelli di Thomas Mann, Freud, Einstein e Kafka.
Nell'ambito della musica, vennero contestati i brani con influenze jazz, e le innovazioni, come le composizioni atonali di Schoenberg.
Molti film e opere teatrali vennero censurati: questa sorte capitò ai capolavori espressionisti di Robert Wiene ("Il gabinetto del Dr. Caligari , e Fritz Lang Metropolis
Nel campo dell'arte, venne rifiutata ogni avanguardia, etichettata come incomprensibile.
Gli artisti che contravvenivano agli indirizzi del regime erano allontanati dai loro incarichi, e inoltre veniva loro impedito di esporre o vendere le proprie opere.
Nel settembre del 1933 venne fondata
<< Sono
certo che pochi anni di governo politico e sociale nazionalsocialista
porteranno ricche innovazioni nel campo della produzione artistica e grandi
miglioramenti nel settore rispetto ai risultati degli ultimi anni del regime
giudaico. (.) Per raggiungere tale
fine, l'arte deve proclamare imponenza e bellezza e quindi rappresentare
purezza e benessere. Se questa è tale, allora nessun'offerta è per essa troppo grande.
E se essa tale non è, allora è peccato sprecarvi un solo marco. Poiché in quel
caso essa non è un elemento di benessere, e quindi del progetto del futuro, ma
un segno di degenerazione e decadenza. Ciò che si rivela il 'culto del
primitivo' non è espressione di un'anima naif, ma di un futuro del tutto
corrotto e malato. (.) Chiunque ad esempio volesse giustificare i disegni o le sculture
dei nostri dadaisti, cubisti, futuristi o di quei malati espressionisti,
sostenendo lo stile primitivista, non capisce che il compito dell'arte non è
quello di richiamare segni di degenerazione, ma quello di trasmettere benessere
e bellezza >>
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