La montagna Sainte - Victoire di Cezanne
La montagna Sainte - Victoire (olio su tela, 54 x 65 cm, Stedelijk Museum, Amsterdam) è del 1888.
Per la resa dello spazio questo dipinto, diversamente da I pioppi, sembra
affidarsi al colore. In questo paesaggio i colori sono disposti nello stesso
ordine in cui si susseguono sulla tavolozza, a cominciare dalle ocre e dai
bruni in primo piano, ravvivati dai verdi, per concludere con gli azzurri
trasparenti del cielo. Nel passaggio dal basso verso l'alto, i verdi e i rossi
forniscono indizi visivi minimi ma determinanti per la strutturazione del
paesaggio, mentre agli azzurri è concessa una sporadica presenza nella valle e
la cima del monte ha un'atmosfera color ocra. La profondità è suggerita non
tanto da una dimensione decrescente del dettaglio quanto dalla reiterazione di
forme sovrapposte e contrasti di colore. Il primo piano, rossiccio e verde, è
possentemente presente in contrasto con gli azzurri degradanti della parte
alta.
Le pennellate non sono rigorosamente
sistematiche come lo erano ne I pioppi, appaiono invece esitanti e irregolari,
a volte giocose e decorative. Le linee blu che strutturano il dipinto non sono
mai veramente linee, anch'esse sono esitanti, sempre rotte e riprese, al pari
dei tocchi di colore che in nessun punto formano una superficie chiusa. Spesso
traspaiono bagliori del suolo e molte zone non sono neppure dipinte, come
avviene in un acquerello. In una lettera, Cézanne si lamentava che a causa del
suo metodo operativo i piani 'cadevano gli uni sugli altri'',
impedendogli di attuare una corretta rappresentazione dello spazio (lettera a
Bernard, Aix-en-Provence, 23 ottobre 1905). Non la piattezza della superficie
pittorica, ma la realizzazione di una prospettiva corretta era la costante
preoccupazione del pittore. Egli voleva realizzare l'idea di spazio tracciando
'linee perpendicolari all'orizzonte' - quelle degli alberi, dobbiamo
supporre - e rendendo palpabile la presenza della luce suggerita da 'les
rouges et les jaunes', i rossi e i gialli. Soltanto in questo modo sarebbe
stato possibile ottenere una convincente rappresentazione della natura poiché
'per noi esseri umani, la natura è più nella profondità che nella
superficie'. Dipinti quali I pioppi o La montagna Sainte-Victoire vanno
analizzati non come composizioni su un piano, ma soltanto come scrupolosissimi
tentativi di creare lo spazio mediante la linea o il mezzo cromatico. Il tema
spazio/tempo viene ripreso dai cubisti.