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IL MUSEO GUGGENHEIM
Il museo Guggenheim, con le sue forme sinuose, ha rivoluzionato l'architettura del '900 e racchiude al suo interno una delle collezioni d'arte più famose del mondo.
STORIA
La storia del museo Guggenheim inizia grazie al filantropo Solomon R. Guggenheim, che negli anni 20 iniziò ad interessarsi all'arte moderna. Partecipando a numerose aste e trattative private riuscì a raccogliere le opere dei maggiori artisti d'avanguardia europei del suo tempo, spesso prima che questi diventassero famosi (come Kandinsky e Paul Klee).
Nel 1937 la sua collezione aveva raggiunto dimensioni così vaste da costringerlo ad istituire la fondazione Solomon R. Guggenheim con lo scopo di realizzare a New York un museo pubblico dedicato all'arte moderna. Due anni dopo inaugurò Museum of Non-Objective Art (Museo dell'Arte Non-Figurativa), ospitato in un ex salone automobilistico. Era un edificio spoglio le cui pareti vennero rivestite con una tappezzeria grigia pieghettata per renderlo più adatto ad ospitare la collezione. All'interno veniva diffusa da un grammofono della musica classica per tentare di rendere un posto più raffinato lo spartano salone.
Negli anni successivi la collezione crebbe ulteriormente finché non divenne troppo grande anche per quella sede. Per questo nel 1943 il proprietario del museo incaricò il più illustre architetto americano, Frank Lloyd Wright, di realizzare una sede adatta per l'esposizione.
Wright impiegò 13 anni a progettare l'attuale Museo Solomon R. Guggenheim ed il progetto, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1957, venne terminato nel 1959, sei mesi dopo la morte dell'architetto.
Nel 1992 all'edificio venne aggiunta una torre rettangolare, più alta dello stesso, disegnata da "Gauthney Siegel ed architetti associati".
La collezione del museo è considerata una delle più belle del mondo ed è divisa in 3 sezioni:
La collezione Solomon R. Guggenheim costituita prevalentemente da arte non figurativa e raccoglie le opere artisti come Kandinsky, Paul Klee, Pablo Ricasso e Joan Mirò.
La collezione Justin K. Thannhauser, donata al museo nel 1976, che consiste in opere di impressionisti e post-impressionisti quali Paul Cèzanne, Edgar Degas, Paul Gaugin ed Edouard Manet .
Una sezione nella quale sono esposte le opere di oltre 300 minimalisti americani.
Oltre a queste il museo ospita regolarmente mostre personali e miste di artisti contemporanei.
Oggi la raccolta del Guggenheim è così vasta che la fondazione è stata costretta a realizzare altre sedi sparse per il mondo, localizzate nel quartiere SoHo di New York (sede realizzata da Arata Isozaki), a Bilbao ed a Venezia, dove è esposta la collezione Peggy Guggenheim.
STRUTTURA
L'opera di Wright è stata così innovativa per il suo tempo che è ancora oggi molto apprezzata tra gli architetti. Esternamente la struttura si innalza per 6 piani ed è stata concepita da Wright come la fusione tra una conchiglia bianca a spirale (del genere Nautilus) ed uno ziggurat, le famosi piramidi mesopotamiche, rovesciato. Un design così radicale, volutamente in contrasto con gli edifici che lo circondano, venne ideato anche per oscurare il vicino Metropolitan Museum.
L'interno è concepito come uno spazio unico aperto fino al soffitto, con una rampa a spirale che si sviluppa lungo le pareti. I visitatori possono raggiungere il sesto piano con veloci ascensori per poi iniziare la visita. Le opere dei vari artisti vengono esposte in apposite sale realizzate lungo la rampa e disposte a raggio, a richiamare gli spicchi di un agrume.
Può sembrare strano, ma le maggiori critiche riguardo alla struttura si basavano sull'idea che un edificio così particolare distogliesse l'attenzione dalle opere esposte all'interno.
Le innovative scelte architettoniche adottate da Wright rendevano però difficoltosa l'esposizione delle opere. In particolare i problemi erano causati dalla leggera curvatura delle pareti e dalla scarsa illuminazione, in quanto la luce proveniente dal soffitto vetrato creava un cono d'ombra lungo le pareti. Venne quindi predisposta una illuminazione artificiale ma questa limitava ulteriormente la libertà espositiva. Per questi motivi, prima dell'apertura, 21 artisti firmarono una lettera di protesta riguardo la visibilità delle loro opere all'interno del museo.
IL NUOVO GUGGENHEIM
Nel 1998 i dirigenti della fondazione Guggenheim dovettero iniziare a pensare ad un nuovo edificio per ospitare i nuovi pezzi della collezione. Le due sedi di New York non erano più sufficienti a contenere l'incredibile raccolta di opere che è continuamente in crescita.
Dopo lunghe ricerche venne affidato a Frank Gehry il compito di realizzare il nuovo edificio per una istituzione di rilevanza internazionale come il Guggenheim. Venne lasciata completa libertà di progetto all'architetto ad eccezione dei seguenti punti:
La nuova sede doveva essere a Manhattan, preferibilmente di fronte al mare ed in un luogo abbastanza grande ed aperto da garantire luce, aria e spazio.
La struttura deve diventare un'area ricreativa pubblica per la comunità circostante e per l'intera città.
L'edificio venne presentato dalla fondazione come proposta per la riqualificazione dei moli 9, 13 e 14 dello storico porto di Manhattan, così come era in progetto da parte delle istituzioni della città. Questo sito è perfetto per la costruzione di Gehry, essendo un luogo pieno di significato in quanto vicino a Ground Zero.
A prima vista l'edificio si presenta come un disordinato ammasso di lamiere ricurve, appositamente concepito dall'architetto per ricordare la sinuosità delle onde del mare. I materiali principali sono acciaio, vetro e titanio, già usati da Gehry in alcune delle sue realizzazioni più famose. Le forme morbide del museo richiamano quelle dell'omonimo edificio realizzato a Bilbao dallo stesso architetto.
Il progetto venne presentato, dopo molte modifiche, nel 2000 e dopo pochi mesi si sarebbe dovuta iniziare l'edificazione della zona. Purtroppo nel 2002 i dirigenti della fondazione sospesero il progetto per mancanza di fondi in quanto, secondo le stime, l'edificio sarebbe costato quasi un miliardo di dollari.
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