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Gli Etruschi
Gli Etruschi erano uno dei popoli italici che si era stanziato nell'Italia centrale, e precisamente tra la Toscana ed il Lazio, a partire dall'VIII sec. a.C..
Non vi sono notizie precise sulla loro origine: probabilmente sono il risultato della fusione di tre popolazioni, una autoctona che viveva in quelle regioni già dal neolitico, una proveniente dal nord o dall'area adriatica (giunta in Toscana attorno al 1000 a.C.) ed una che giunse dall'Asia Minore (Lidia) tra l'VIII e il VII sec. a.C. attirata dalla presenza di ricche miniere.
Questo popolo non riuscì mai a raggiungere un'unità politica, infatti era suddiviso in piccole città-stato, spesso in lotta tra loro, governate inizialmente da un re (lucumone), in seguito da un'oligarchia, che talvolta si raggruppavano in confederazioni o leghe di carattere religioso.
Grazie soprattutto ai commerci gli Etruschi riuscirono ad imporre il loro controllo a nord fino alla valle Padana, a sud fino alla Campania. Anche Roma fu per un certo periodo sotto il dominio etrusco, e la cultura romana ne fu influenzata notevolmente.
A partire dal 510 a.C., con la cacciata dei Tarquini da Roma, la potenza etrusca venne man mano ridimensionata; nel 90 a.C., in seguito alla guerra sociale, gli Etruschi ottennero la cittadinanza romana e, nonostante la perdita del potere politico, continuarono ad esercitare notevole influenza (soprattutto nei Romani) nelle istituzioni, nei modi di vita, nella lingua, nei gusti, l'amore per il lusso, i banchetti, la musica (come testimoniano le pitture tombali).
Per quanto riguarda la religione, le notizie sono molto frammentarie; si sa che era una religione politeistica, e che probabilmente molti dei etruschi avessero come corrispondenti quelli greci; alcuni hanno nomi espressamente latini o greci. Il dio più importante (Tinia, identificato con Zeus - Giove) manifestava la volontà degli dei attraverso le folgori, che venivano interpretate da speciali indovini; altri indovini erano invece preposti alla lettura delle interiora degli animali sacrificati (particolare importanza era attribuita al fegato, la cui osservazione veniva insegnata anche tramite modelli in bronzo). I segreti religiosi (descrizione di riti purificatori, espiatori, di fondazione, predizioni sul destino degli uomini, e sul destino dopo la morte) erano contenuti in vari libri, giunti fino a noi grazie alla traduzione in latino.
Grande considerazione era data al mondo dell'oltretomba (governato dalla coppia di dei Mantus - Mania, probabilmente corrispondenti ad Ade e Persefone). I morti ottenevano la sopravvivenza agli inferi grazie a sacrifici ed offerte che i superstiti presentavano alle divinità; questo fa capire la grande cura con cui venivano costruite ed arredate le tombe, che costituiscono la principale fonte di informazioni su questa civiltà.
L'arte etrusca (il cui corso è solitamente divisi in diverse fasi: età villanoviana, periodo orientalizzante, periodo ionico e attico, periodo di mezzo, periodo ellenistico) ebbe il periodo di maggior splendore tra il VII e il VI sec. a.C., con una ripresa dopo il VI sec. a.C. in seguito alla conquista romana. Le manifestazioni più importanti si ebbero nel campo del culto per l'aldilà e per la realizzazione di dimore funebri spesso partecipavano insieme architetti, pittori e scultori.
La tradizione vuole che i Romani avessero appreso dagli etruschi la costruzione di strade e fognature, l'uso dell'arco e della volta, l'architettura del tempio a tre celle, la forma di alcuni ambienti della casa patrizia, l'impianto urbano e la divisione dei terreni (agrimensura).
LE CITTA'
Per la costruzione di una città, si doveva inizialmente stabilire il sito in base ai vaticini degli aruspici; in seguito venivano tracciate con un aratro due linee perpendicolari, il cardus (da sud a nord) e il decumanus (da est a ovest), che definivano lo spazio urbano edificabile (pomerium), diviso, sempre con un aratro, dall'area coltivabile. Venivano poi tracciate parallelamente al cardus e al decumanus le linee delle varie strade, che costituivano un tracciato regolare. Quando la città doveva essere edificata in pendenza, veniva facilitata l'opera di canalizzazione delle acque, che venivano convogliate a valle (possibilmente in un fiume). Ogni zona aveva una funzione precisa: vi erano gli isolati delle abitazioni, l'area commerciale, quella religiosa, quella dei laboratori artigianali e l'acropoli. La zona abitata era circondata da mura, spesso imponenti, lungo le quali, in corrispondenza del cardus e del decumanus si aprivano le porte della città; nella costruzione delle porte gli Etruschi adottarono l'arco (a differenza dei Greci che utilizzavano il sistema trilitico).
LE ABITAZIONI
Delle abitazioni etrusche, costruite con materiali poco resistenti, si conserva ben poco; le testimonianze riguardo le abitazioni vengono dai modellini in terracotta usati come urne cinerarie (la casa del morto doveva essere simile a quelle dei vivi per garantire un'esistenza serena nell'aldilà).
La pianta era rettangolare, con più stanze allineate l'una accanto all'altra, separate da un vestibolo.
IL TEMPIO
Per quanto riguarda i templi, la loro ricostruzione non è semplice, poiché di essi rimangono spesso solo le fondamenta e le decorazioni fittili; infatti questi erano costruiti con materiali facilmente deperibili (legno e argilla, così come gli altri edifici pubblici).
Vitruvio nel suo trattato ci ha lasciati informazioni utili a comprenderne la struttura architettonica, mentre dai modellini in terracotta delle tombe si possono ricavare altri dettagli.
Il tempio era costruito su una base rialzata (podio) e vi si poteva accedere grazie a una scalinata posta sul lato anteriore; la larghezza generalmente era maggiore della lunghezza; il pronao (vestibolo del tempio) era costituito da due o più file di colonne (dette "tuscaniche", caratteristiche per il fatto di essere basse e tozze, non scanalate come quelle greche, e per avere il capitello con l'echino schiacciato) e la cella retrostante era solitamente tripartita; l'elevato era costruito in legno con decorazioni fittili.
Le principali differenze col tempio greco sono:
La struttura architettonica era inoltre arricchita da decorazioni policrome in terracotta: gli acroteri (elementi decorativi posti ai vertici del frontone nel tempio greco, etrusco e romano che hanno funzione di allontanare gli influssi malefici e allo stesso tempo di slanciare la costruzione), erano inizialmente figure semplici, poi via via più complesse, fino a diventare statue (come l'Apollo di Veio) o addirittura gruppi scultorei; le antefisse invece erano decorate con figure a rilievo.
Il tempio etrusco si richiama a quello greco classico, ma ne appare distante perché ne ribalta le proporzioni, privilegiando la larghezza, ne comprime le colonne ed esalta le decorazioni, sia nei colori che nella forma.
BIBLIOGRAFIA:
Enciclopedia GEDEA multimediale - Istituto Geografico De Agostini 1998
Il racconto dell'arte - dall'arte antica al gotico - A. Cottino, M.Dantini, S.Guastalla - Archimede edizioni
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