GENTILE BELLINI (Venezia 1429-1507)
La prima esperienza di Gentile fu come aiuto nella bottega
del padre in diverse, importanti commissioni affidate a Jacopo nel 1460. Dopo
questo periodo di apprendistato divenne uno dei più rinomati pittori di
Venezia. Nel 1469 fu nominato Cavaliere di Venezia e della Contea palatina
dall'imperatore Federico III, e nel 1479 fu mandato dal Senato veneziano a
Costantinopoli su richiesta del sultano Maometto II del quale dipinse il
ritratto (1480, Londra, National Gallery). Fra i suoi capolavori sono i cicli
narrativi commissionatigli da confraternite religiose veneziane per le loro
case-madre, come le scene del Miracolo della Vera Croce, dipinte nel
1469-1501 per la confraternita di S. Giovanni Evangelista (Venezia, Galleria
dell'Accademia). Molti dei suoi dipinti religiosi incorporano ritratti dei
veneziani suoi contemporanei. Le opere di Gentile mostrano la spazialità
sofisticata e la descrizione naturalistica tipica di molte composizioni tarde
dei libri di disegni di Jacopo. Il suo stile, anche se non comunica emozioni
profonde, si basa su una rappresentazione diretta, incisiva e nobile del reale.