Francesco Hayez: Pietro
Rossi prigioniero degli scaligeri
Nel quadro è rappresentato Pietro Rossi, al quale è appena raggiunto il
messaggio del doge veneziano, che lo invita ad assumere il comando delle forze
veneziane. Nonostante le suppliche delle mogli e delle figlie, inginocchiate,
il condottiero da il suo assenso.
Il dipinto è caratterizzato da colori ombrosi e caldi. L'armatura del
messaggero, per l'effetto della luce, luccica sullo sfondo. Il centro
prospettico dell'opera coincide con il braccio del messaggero, incaricato di
portare l'invito a Paolo Rossi, per partecipare alla guerra. La scena si svolge
in un ambiente chiuso di stile tipicamente medievale. La parete di fondo da
profondità alla scena. La luce proviene da destra, crea degli effetti
chiaro-scurali, che vanno ad accentuare l'ombrosità della scena. La fonte di
luce è nascosta e colpisce soprattutto le donne. L'immagine sembra una
rappresentazione teatrale di stile puramente medievale.
Questo dipinto creò subito clamore, determinato da un "moderno"
argomento medievale anziché un antico soggetto mitologico. Lo stile colpì per
l'ombrosità della gamma dei colori, abilmente impiegata per suscitare emozioni,
più che per invitare ad una chiara e razionale comprensione. La verosimiglianza
della ricostruzione storica, l'effusione sentimentale, il contenuto politico,
erano tutti elementi che rispondevano perfettamente a quelle medesime esigenze,
che in campo letterario sarebbero state compiutamente soddisfatte dai Promessi
Sposi. La nostra pittura di storia è strettamente collegata al romanzo storico:
ne condivide la predilezione per un vero etico e non realistico e per uno
svolgimento narrativo lento, folto di particolari espressivi, in modo da
catturare le emozioni di chi osserva e da sollecitare riflessioni morali e
civili. L'opera è folta di particolari
espressivi, in modo da catturare le emozioni di chi osserva e da sollecitare le
riflessioni morali e civili. Il centro delle relazioni espressive è situato tra
Pietro e le donne, dove è presente più pathos. Il quadro, che riprende, un
avvenimento storico, può essere paragonato al giuramento degli Orazi. In
entrambi i dipinti si può notare una solennità e serietà morale, accentuata
dalla posizione dei personaggi. Accanto all'eroicità degli uomini, si
contrappone un senso di malinconia e disperazione, espresso dalle donne.