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Erasmo da Rotterdam
Nel 500, la Chiesa andava incontro ad una progressiva politicizzazione: allontanatasi sempre più dai suoi compiti pastorali essa assunse un ruolo sempre più politico e il pontefice stesso si comportava da capo dello stato pontificio, più che da capo della cristianità.
Questo processo contribuì alla decadenza dei costumi ecclesiastici.
Mentre la sede papale si arricchiva sempre di più di splendidi monumenti, per molti cristiani questa ricchezza rendeva la Chiesa sempre più lontana dai principi del Vangelo.
Il teologo olandese Erasmo Geerts, conosciuto come Erasmo da Rotterdam si fece interprete del disagio di molti cristiani e condannò apertamente la corruzione e l'immoralità degli ecclesiastici.
Invitava i teologi e la Chiesa in generale ad usare un linguaggio più semplice, comprensibile a tutti.
Erasmo era anche un umanista: sosteneva la centralità dell'uomo e studiava filologicamente gli antichi testi evangelici per contribuire al ritorno al cristianesimo originario.
La vendita delle indulgenze
Causus Belli della riforma luterana e del dissidio interno della Chiesa del cinquecento fu la vendita delle indulgenze.
Le necessità finanziarie avevano spinto infatti la Curia romana a intensificare sempre di più tale pratica; in origine la vendita delle indulgenze si ottenevano mediante le preghiere rivolte alla Madonna e ai Santi, affinché intercedessero presso Dio, solo con questa esigenza finanziaria nacque l'abitudine di acquistare con somme di denaro.
Alberto, vescovo di Magdeburgo, volle divenire anche vescovo di Magonza.
Per ottenere questo vescovado, pagò una tassa a Roma chiedendo un prestito ai Fugger, i più ricchi banchieri del tempo.
Il fatto di per sé scandaloso si aggravò quando Alberto, divenuto vescovo di Magonza, non trovando il denaro necessario per saldare il debito con i Fugger, chiese e gli fu dato dal pontefice Leone X il permesso di procurarsi tale somma vendendo indulgenze per otto anni. Metà del ricavato tramite tale pratica sarebbe andato a Roma.
Giovanni Tetzel, frate domenicano, ebbe l'incarico di predicare l'efficacia delle indulgenze ottenute in cambio di denaro.*
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