David (Louis)
David (Louis),
pittore francese (Parigi 1748 - Bruxelles 1825). Allevato dagli zii, architetti
e imprenditori, manifestò un precoce interesse per il disegno. Frequentò
dapprima l'Accademia di San Luca, orientandosi verso la pittura; poi, su
consiglio di Boucher, suo primo maestro, entrò nello studio del Vien, la cui
arte annunciava già una reazione alla morbida pittura settecentesca. Allievo
all'Accademia reale (1766), vinse il prix de Rome (1774) e si recò in Italia
col Vien; dello stesso anno è l'Antioco e Stratonice (Parigi, Scuola
nazionale di belle arti). A Roma il pittore scoprì l'antico e subì il fascino
dei teorici del neoclassicismo. Tornato a Parigi nel 1781, dipinse Belisario
riconosciuto da un soldato (Museo di Lilla). Tuttavia, dopo il primo
soggiorno romano, l'arte di David non può ancora essere considerata veramente
neoclassica, nonostante il grande interesse per l'archeologia: ciò è evidente
nel Dolore di Andromaca del 1783 (Parigi, Scuola di belle arti). Lo
spirito neoclassico di David si formò piuttosto attraverso alcuni ritratti, tra
i quali quello del Conte Potocki del 1781 (Varsavia, Museo nazionale) e
di Alphonse Leroy del 1783 (Museo di Montpellier), ed ebbe la sua piena
affermazione quando il pittore si recò per la seconda volta (1784) a Roma, dove
dipinse il Giuramento degli Orazi(Louvre). Il celebre dipinto è il punto
di partenza di un cammino che ebbe per tappe successive gli Amori di Paride
ed Elena del 1788 (Louvre), il Bruto del 1789 (Louvre), i ritratti Pécoul
(Louvre) e quello della Marchesa di Orvilliers del 1790 (Louvre). Membro
del comitato dell'istruzione pubblica (1792), David ottenne la formazione di
una "Comune delle arti", che votò la soppressione delle Accademie e la morte
del re. Per incarico della Costituente iniziò nel 1791 l'immensa tela del Giuramento
della Pallacorda che non poté tuttavia portare a termine, poiché i
personaggi raffigurati erano stati nella maggior parte dichiarati sospetti.
Amico di Robespierre, venne imprigionato dopo la sua caduta. Liberato, si
rifugiò a Saint-Ouen, presso i cognati di cui dipinse i ritratti (Monsieur e
Madame Sériziat, al Louvre). Dopo la vittoria di Bonaparte ad Arcole, ne
abbozzò un ritratto per il quale il generale posò nello studio del pittore al
Louvre (Parigi, Collezione de Beistegui). Rifiutò di far parte del Consiglio di
Stato e del senato per consacrarsi a composizioni di vasto respiro come le Sabine
del 1799 (Louvre), enorme quadro con figure declamate, ma con particolari
stupendi e umani ovunque. Pittore ufficiale di Bonaparte, ne dipinse un
concitato ritratto equestre, Napoleone al San Bernardo (Museo di
Versailles). Numerosi altri ritratti sono fra le sue opere più note: Madame
de Verninac (Collezione de Beistegui), Madame Récamier(Louvre), Gérard
e la sua famiglia (Museo di Le Mans). Napoleone ordinò a David quattro
grandi composizioni: la Consacrazione (Louvre), la Distribuzione
delle aquile(Museo di Versailles), l'Ascesa al trono, l'Arrivo
all'Hôtel de Ville. Solo le prime due furono realizzate. La Consacrazione,
universalmente nota come il Sacre, che David sdegnosamente chiamava
quadro-ritratto, è il capolavoro della pittura storica del tempo. Nel 1814
espose nel suo studio il Leonida alle Termopili, al quale lavorava da
quattordici anni. La legge per cui, con la Restaurazione, furono banditi dalla
Francia coloro che avevano votato la morte di Luigi XVI costrinse il pittore a
rifugiarsi nel Belgio, a Bruxelles (1816). Continuò a dipingere nonostante
l'età avanzata: le Tre signore di Gand (Louvre), l'Amore e Psiche
(1817) e il Marte disarmato del 1824 (Museo di Bruxelles). Fu sepolto
nel cimitero di Evere sotto una piramide: una semplice scritta lo proclama
rinnovatore della pittura francese.