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Sia Creta che sul continente greco, tra il diciassettesimo e il quindicesimo secolo a.c., si ebbe una grande vita commerciale e politica.
CNOSSO era la capitale dell'Impero minoico, che a sua volta controllava delle colonie sul continente:
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MICENE - fondata dagli EGIZIANI e ripopolata dagli ACHEI, Capitale culturale e Politica sul continente greco dal 17°- 15° secolo a.c. e nel 12° secolo a.c.
CORINTO, TIRINTO e ARGO, città ACHEE intorno a MICENE
PURO = PILO = PILOS, popolazione ACHEA
MIDEA, popolazione ACHEA
ATENE ed isola di EUBEA ( EVIA ) - insediamenti di IONI
MENIDI , popolazione ACHEA
TEQA = TEBE, fondata dagli EGIZIANI e ripopolata dagli ACHEI, Capitale culturale e politica tra il 15°-13° secolo a.c. sotto la guida dei mitici Re ERACLIDI (discendenti di ERACLE / ERCOLE)
OLYMPIA, popolazione ACHEA
SPARTA (detti 'LACEDEMONI'), di origine ANATOLICA.
ORCOMENO e GLA - altre città Micenee in BOEZIA, misteriosamente estranee alla documentazione Micenea ritrovata.
Inoltre i Minoici controllavano l'intero MAR EGEO, fondando basi navali soprattutto nelle seguenti isole:
KEA, SANTORINI ( THERA ), MILOS, SAMOTRACIA, CITERA
La grande fortuna dei Minoici (non di origine Greca) fu l'importanza strategica nel mar Mediterraneo orientale, una civiltà europea cresciuta ad imitazione dei potenti regni d'Egitto e delle coste SIROPALESTINESI; una dogana sicura per inviare in Egitto, merci provenienti dalle colonie in MEDIORIENTE.
Gli Egiziani capeggiati da TUTHMOSIS 3° della diciottesima dinastia, cacciarono gli HIKSOS, una popolazione araba, che secoli prima, conquistò le terre dei Faraoni, prendendone poi la guida dalla loro capitale AVARIS ( i recenti scavi hanno restituito affreschi minoici di Tauromachia molto simili a quelli ritrovati a CNOSSO ), dimostrando la continuità dei rapporti con CRETA dal periodo PREPALAZZIALE dei primi Faraoni.
Nel 1580 a.c., TUTHMOSIS 3°, ripreso l'antico trono, fonda TEBE (egizia) e inaugura una serie di Faraoni conquistatori, che con guerra dopo guerra, diverranno i dominatori delle coste Mediorientali tra cui la Palestina, Siria, Israele e Libano.
La Capitale egizia di queste province è BIBLO (FENICIA), che favorita dalla posizione strategica, divenne essenziale nel commercio di stagno e lapislazzuli provenienti dall'AFGHANISTAN, nel cuore dell'Asia; importantissimi materiali per la lavorazione dei metalli di quell'epoca.
I Faraoni necessitavano di questi preziosi prodotti, l'importazione via terra era lunga e pericolosa, a causa delle gole rocciose, luoghi perfetti per imboscate e trappole; quindi i Faraoni scelsero il trasporto via mare, più sicuro e veloce, garantito da RE MINOSSE, che nel diciassettesimo secolo a.c., scacciò i CARI e liberò l'EGEO dai pirati, pericolosi predoni stabilitasi nelle molte isole EGEE, inoltre MINOSSE, dimostratasi saggio e ragionevole, accettò di fare da porto doganale per i Faraoni d'Egitto, prestando i porti delle proprie città e colonie ai fruttuosi commerci, entrando così a contatto con le altre civiltà evolute del mar Mediterraneo.
Gli Egizi chiamavano gli abitanti di Creta CHEFIU o KEPHYU, da alcune stele si leggono nomi di città note:
CNOSSO, AMNISO (porto di Crosso), CUDOLIA o KUDOLIA (odierna LA CHANIA), FESTO, RUCTOS, KOMMOS (porto di FESTO).
La CIPRO Egizia veniva chiamata ARASIOS nel diciassettesimo secolo a.c.
Crosso e Micene in questi secoli crescono, sviluppano culture simili ma diverse, gli ACHEI tuttavia, curiosi e alleati dei loro maestri minoici, cominciano a nutrire invidia e concorrenza verso i loro antichi istruttori, che nel quindicesimo secolo a.c., diverrà guerra aperta.
Gli ACHEI di MICENE, necessitando di una scrittura, adottano i simboli grafici della LINEARE A (scrittura di tipo sillabico) dei minoici e la fondono con i suoni greci, creando la LINEARE B, di fatto un dialetto greco nascosto da simboli tipicamente minoici (di probabile origine ANATOLICA).
Nella Grecia attuale si parlano ancora i quattro antichi dialetti:
MICENEO / ARCADO / CIPRIOTA
EOLICO
IONICO
DORICO
Nel 1500 a.c., il vulcano dell'isola di THERA/SANTORINI esplose, le alte onde e il maremoto investirono le coste cretesi, distruggendo la flotta navale dei minoici, solitamente distribuita lungo le coste, eliminando la loro vera forza.
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