Civiltà Cretese
Creta è un'isola
situata al centro del Mar Egeo. Ha contribuito notevolmente al suo sviluppo il
fatto di trovarsi come punto di passaggio obbligato dei commerci fra l'Europa
occidentale e il Vicino Oriente, fra la Grecia e l'Egitto Settentrionale. Il
territorio cretese è ben disposto per l'attività commerciale marittima perché
le coste sono ricche di promontori e insenature. I cretesi hanno costruito i
porti sui promontori perché così potevano proteggere le navi attraccate da
entrambe le parti dai forti venti che colpivano l'isola. L'economia cretese era
basata sul commercio (anche se non disponevano di una flotta tale da pensare
che ci fosse una talassocrazia), l'agricoltura soprattutto di viti e ulivi, la
caccia nei boschi e nelle foreste, la raccolta di legname (cipresso) per la
costruzione di navi, pesca nelle zone litoranee e poche risorse minerarie non
sufficiente nel momento di massimo splendore dell'isola, che era costretta a
importarlo dall'estero.
Nell'età prepalaziale
(3000-2300 a.C.) si assiste alla nascita di grandi centri abitati al centro
dell'isola, soprattutto a Cnosso e Festo. A questa epoca seguì l'età dei
primi palazzi (2300-1750) in cui vede la costruzione di imponenti palazzi
come dimora reale. Accanto a questi palazzi sorgono le case dei cittadini. Una
cosa che stupisce è che i palazzi e la città in generale non hanno nessun segno
di fortificazione. Questi palazzi crollarono, forse a causa di un forte
terremoto. Seguì l'età dei secondi palazzi (1750-1400) dove questi rinascono
sempre più lussuosi, su più piani e con servizi che a quell'epoca erano quasi
impensabili. Nel 1400 si verificò una grave distruzione che interessò tutta
l'isola. Su questo punto gli storici si dividono in due fazioni: ci sono quelli
che pensano che questa "crisi" sia dovuta a un invasione dei popoli greci
continentali e altri che pensano sia stata dovuta a eventi naturali (come
testimoniano i segni di incendio pervenuti nei reperti).
I minoici avevano
una scala sociale gerarchizzata. La popolazione si divideva in due parti:
gruppo dirigente non produttivo e classi lavoratrici. Della classe dirigente vi
era a capo un re che aveva poteri illimitati, seguiva il clero e l'aristocrazia
(fra cui veniva scelto il sovrano). Di grande stima godevano anche i comandanti
militari che possedevano grandi patrimoni e la maggior parte dei bottini di
guerra. Nelle classi lavorative spiccavano gli artigiani, i quali hanno
permesso una tale fioritura di Creta, gli allevatori e gli agricoltori,
dovevano invece provvedere al sostentamento della propria famiglia e della
classe dirigente. In netta inferiorità erano gli uomini non liberi che si
dividevano in servi delle gleba e schiavi. I servi della gleba erano frutto di
campagne militari oppure venivano venduti insieme ai terreni. Gli schiavi erano
venduti ai mercati e venivano usati per l'edificazione di opere pubbliche
oppure impiegati in miniere.