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ARTE (dal latino ars) in origine significava la capacità di svolgere un lavoro materiale, la capacità di are e produrre. Nella lingua colta cominciò ad avere un significato di capacità di svolgere bene alcune attività privilegiate come la poesia, la musica, l'architettura, a scultura e la pittura.
Nel corso dei secoli l'arte ha cambiato la sua funzione, la forma espressiva e, in base a ciò, anche la posizione sociale dell'artista considerato diversamente nel corso del tempo.
Le sette ARTI LIBERALI sono: RETORICA, DIALETTICA, GRAMMATICA, GEOMETRIA, ARITMETICA, ASTRONOMIA, MUSICA.
Da qui la distinzione tra arti liberali e arti meccaniche, risalente alla Grecia antica. Secondo Platone e Aristotele, le arti liberali erano quelle essenziali per il raggiungimento dei livelli più elevati sul piano intellettuale e morale, a differenza di quelle puramente pratiche, utili per la vita quotidiana. Nel secolo VIII venne proposta la suddivisione in due corsi: uno più elementare, il trivium, e il seguente, più avanzato, il quadrivium. Il trivium, dedicato allo studio delle espressioni del pensiero (il linguaggio e le idee), comprendeva la grammatica (che includeva lo studio della letteratura), la dialettica e la retorica (che includeva anche lo studio del diritto).
Nel Medioevo anche la PITTURA, la SCULTURA e l'ARCHITETTURA fanno parte delle arti meccaniche, mentre nel Rinascimento queste tre arti cominciano a svincolarsi dalla definizione di arti servili (o meccaniche).
Durante il Rinascimento, grazie a questo passaggio dalle arti meccaniche a quelle liberali delle arti figurative, si può notare come l'artista, fino ad allora considerato semplice artigiano, comincia ad assumere una posizione di rilievo sociale maggiore rispetto al passato. E da qui si proseguirà fino al concetto di autonomia dell'artista.
Nell'antica Roma la FUNZIONE DELL'ARTE era principalmente di CELEBRATIVA. Le maggiori opere d'arte consistono, infatti, in archi di trionfo (per celebrare una vittoria), statue di personaggi illustri e di rilievo nella società romana o da bassorilievi che raccontavano le gesta o la storia di grandi guerrieri ed eroi.
Durante il periodo Romanico e Gotico, l'arte assume un FUNZIONE DIDATTICA; essa funge da "Bibbia del popolo", per la maggior parte analfabeta, che trovava nell'arte l'interpretazione dei testi sacri, altrimenti inaccessibili alla maggioranza.
Giunti al Rinascimento (tra il XV e il XVI secolo) l'arte greca fu riscoperta, soprattutto attraverso le copie di età romana, e grande interesse suscitò in Italia durante questo periodo. Da allora in tutt'Europa il misurato senso delle proporzioni degli edifici greci, l'armonia degli ordini architettonici e l'eleganza dei motivi decorativi classici costituirono un punto di riferimento fondamentale per ogni corrente e tendenza artistica, anche soltanto per prenderne le distanze.
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