Amalfi
Amalfi Cittadina della Campania, in provincia di Salerno, è situata
sulla costa meridionale della penisola sorrentina, la
frastagliatissima e magnifica Costiera amalfitana. Fondata secondo la tradizione dai romani (IV secolo
d.C.) e sede vescovile dal VI secolo, fu soggetta all'impero romano d'Oriente e
ai longobardi. Conquistata l'autonomia nel IX secolo, si affermò come potenza
marittima nei secoli X-XI, fondando empori nei
principali porti del Mediterraneo e numerose colonie a Napoli, in Sicilia, in
Puglia, a Tripoli e a Costantinopoli. Passata ai normanni (1073), nel 1135 fu
saccheggiata dalla rivale Pisa, risorgendo sotto gli svevi.
La città subì sempre la concorrenza commerciale delle altre Repubbliche marinare (Pisa, Genova, Venezia). Nei secoli seguenti divenne
feudo di varie famiglie nobiliari (Sanseverino,
Colonna, Orsini, Piccolomini).
Le sue leggi marittime (secoli XI-XII), trascritte
nella celebre Tavola amalfitana
conservata nel Museo civico, furono usate nel Mediterraneo fino al XVI secolo,
durante il quale la città decadde definitivamente. Incerta invece l'esistenza
di quel Flavio Gioia nativo di A. (Positano)
perfezionatore della bussola (1302), strumento che gli Amalfitani
furono però i primi ad usare in Europa. Vi nacque Masaniello (1620-1647).
Nell'odierno centro, che sorge in parte su un pendio ed è caratterizzato
da bianche case costruite su terrazzamenti, il principale monumento è la cattedrale di S.
Andrea del X sec. con rifacimenti dal XII al XIX sec., barocca all'interno, di
stile arabo-siculo nella facciata policroma la cui porta di bronzo a figure
sbalzate si apre al sommo d'un'ampia scalea. Il mosaico che adorna il frontone
(Cristo in trono fra i simboli degli Evangelisti e le podestà terrene) è dovuto
a un cartone di Domenico Morelli. Notevoli anche l'antico convento dei
Cappuccini (XIII sec.) e gli avanzi dell'Arsenale della Repubblica. La città è
costruita su suolo friabile soggetto a slavine per l'erosione marina e piovana,
che più volte hanno provocato rovine. Inoltre bisogna ricordare il portale bronzeo fuso a Costantinopoli (XI
secolo), il notevole campanile (1180-1276) e il chiostro del Paradiso (XIII
secolo) a stretti archi acuti intrecciati. Percorrendo il suggestivo borgo si
entra nella valle dei Mulini, con due delle antiche cartiere ancora in funzione
e un piccolo Museo della carta. L'economia locale si basa prevalentemente sul
turismo, grazie alla bellezza del paesaggio circostante e alla mitezza del
clima che fanno di Amalfi uno dei più famosi centri di soggiorno campani,
frequentato tutto l'anno.
Abitanti (amalfitani): 6055 (1991).