Aetas aurea (Donna con bimbo)
Rosso, 1886
Quella di Medardo Rosso è una delle voci più
originali nel mondo della scultura tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del
Novecento. Rosso realizza opere di piccolo formato con le quale riesce
nell'impresa quasi impossibile di portare l'impressionismo alla scultura. Le
forme del suo lavoro divengono via a via più imprecise e sfuggenti, creando una
sorta di continuità tra statua e
ambiente, in un gioco di dissolvimento della scultura. Per questo Rosso ricorre sempre all'utilizzo della cera,
sostanza molle più agevole da plasmare
nei dettagli e capace con la sua luminosità di rendere il gioco del "non finito"
dello scultore torinese.
Esemplare, a tale
riguardo , è la scultura Aetas aurea (Donna con bimbo), la
scultura stata realizzata nel 1886, in
cera, (altezza 50cm , larghezza 38 cm, profondità 27 cm), esposto alla GAM,
Galleria di Arte Moderna a Torino . La
scultura rappresenta i volti della
moglie Giuditta e del figlio Francesco, in
cui sembrano compenetrare l'uno
nell'altro, in un'opera in cui i tratti sono così sfumati che il trapasso dal volo
della madre a quello del figlio è quasi
impercettibile.
Questo articolato
lavoro impostato sulla diagonale adotta
un taglio compositivo inconsueto nell'opera di Medardo Rosso. Abilmente risolto
nella delicata fusione atmosferica dei due volti, con un modellato
straordinariamente luministico, emotivo e "tonale", ottenuto grazie alla
materia translucida e malleabile, questo gruppo è una delle opere più
riprodotte dell'artista.