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LA RELATIVITÀ
Fisica classica: relatività galileiana; Galileo per verificare qualcosa il suo sistema di riferimento era che esiste un assoluto, che è fisso a cui tutti possiamo riferirci.
Sia che stiamo fermi sia che ci muoviamo.
Se sono in una barca che si muove di moto rettilineo uniforme, tutti i fenomeni che accadono lì sono gli stessi di quando sono fisso; non cambia niente.
PRINCIPIO DI RELATIVITÀ
Qualsiasi sistema chiamato inerziale (o fermo o che si muove di moto rettilineo uniforme).
Tutti i sistemi inerziali sono equivalenti, tutte le formule che trovo in uno sono identiche alle altre, cambiano i numeri ma la formula è la stessa.
Es. mi trovo su un treno, e a fianco ce ne è un altro, uno dei due si muove ma non riesco a capire quale dei due si muova a meno che non prenda come riferimento un oggetto esterno come il paesaggio.
Z
Z'
X X'
Y
Y'
V= si muove ad una certa velocità
S = sistema mobile,
Avrò un punto che sarà identificato ma non solo c'è la grandezza spaziale ma anche il tempo.
S' = P(X', Y', Z', T')
Il tempo per Galileo e Newton era uguale per tutti, ASSOLUTO, ovvero indipendente dagli osservatori e dal movimento.
Tutta la meccanica ha applicato queste formule, e hanno sempre funzionato.
S' = P(X', Y', Z', T')
X = X' + vt
Y = Y'
Z = Z'
T = T'
Prendiamo un osservatore che si muove, cosa deve avvenire?
Secondo Galilei si dovrebbe vedere la stessa cosa.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
F
Può essere che esista una formula sola, ma che la legge di Galileo e Newton non era del tutto corretta, la realtà è più complicata : nacque l'idea di correggere le loro formule.
Qui viene a trovarsi Einstein.
Parte da due postulati che possono anche essere criticati.
Tutta la relatività ha senso se consideriamo velocità prossime a quelle della luce = velocità relativistiche.
X' + vt
X =
v 2
√1-( c )
Z = Z' Y = Y'
xv
T' + c
T = v
1-(c )2
Il tempo è legato anche alla posizione, non solo alla velocità del sistema.
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