SUPERSIMMETRIA E SUPERPARTICELLE
Il massimo sogno dei
fisici è di costruire una Teoria del
Tutto (TOE: Theory of Everything) in grado di unificare in un'unica legge
tutte le forze che ci sono in natura. Le quattro interazioni fondamentali non
sarebbero altro che le differenti facce di un'unica interazione denominata Superforza, che dominava l'universo
nelle sue fasi iniziali con una potenza di 1019 GeV. Questa
incredibile energia che raccoglieva in se tutte le forze era possibile solo in
un universo iperdenso del diametro di 10-33 cm. Dunque nei primi microsecondi della
sua vita l'universo doveva essere di 18 ordini di grandezza più piccolo di un
protone, il che vuol dire un miliardo di miliardi più piccolo. Solo allora si
erano instaurate le condizioni giuste affinché la Superforza s'instaurasse.
La teoria della Superforza ha la sua radice nel
fenomeno denominato Supersimmetria
che avrebbe governato l'universo nei suoi primissimi istanti: ciò significa che
le particelle fermioniche e le particelle bosoniche si scambiavano tra loro i
ruoli in maniera perfettamente simmetrica. Ogni bosone deve quindi avere un
partner fermionico e ogni fermione deve avere un partner bosonico. Questa
Supersimmetria avrebbe dovuto dare origine a particelle molto particolari, le particelle supersimmetriche, o sparticelle, che sono la controparte
supersimmetrica delle particelle già conosciute. Ogni particella del Modello
Standard dovrebbe avere un superpartner con spin che differisce di ½ da quello
della particella ordinaria. A causa della rottura della supersimmetria, si
prevede che le sparticelle debbano però essere molto più pesanti delle loro controparti
ordinarie: la causa di tutto ciò può essere attribuibile al bosone di Higgs.
Ogni particella fondamentale di materia dovrebbe dunque avere una "particella
ombra" portatrice di forza molto massiccia, mentre ogni portatore di forza
dovrebbe avere una "particella ombra" di materia molto massiccia. Esse
dovrebbero essere così pesanti che gli acceleratori particellari di oggi non
sono in grado di produrre sufficiente energia per rivelarle.