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Un'ONDA è una perturbazione che si propaga senza trasporto di materia (ciè energia che si propaga attraverso la materia senza che i corpi si spostino apprezzabilmente dalla loro posizione).
Il MOTO ONDULATORIO è una forma di trasmissione di energia.
Le GRANDEZZE FISICHE che caratterizzano un'onda sono:la velocità di propagazione (v),la lunghezza d'onda e la frequenza.
LUNGHEZZA D'ONDA:è la distanza tra due creste(gole) successive. Essa dipende dal mezzo di popagazione e dalla frequenza della sorgente che pulsa all'interno del mezzo.
FREQUENZA D'ONDA:(f)è il numero di creste(gole)che passano in un dato punto della superficie in un secondo. E' una grandezza scalare che si misura in Hz. Dipende dal ritmo di pulsazione della sorgente ossia è la frequenza della sorgente e on dipende dal mezzo di trasporto.
Il PERIODO T di un'onda è l'intervallo di tempo che intercorre tra il passaggio
di due creste da uno stesso punto della superficie ed è il reciproco della frequenza.
La relazione fra periodo e frequenza è: T= 1/f
Oppure: è l'intervallo di tempo necessario all'onda
per perocorrere una distanza pari alla lunghezza d'onda.
V= spazio percorso (lambda)/T=spazio percorso(lambda)*f
(la v dipende dal mezzo di propagazione)
lambda=v/f=v*T
L'AMPIEZZA D'ONDA rappresenta il massimo sopostamento delle molecole del mezzo dalla loro posozione di equilibrio. Essa dipende in modo proporzionale dall'energia trasportata dall'onda.
Rispetto alla direzione di vibrazione delle particelle e a quella di progpagazione dell'onda distinguiamo onde LONGITUDIANLI:le cui vibrazioni avvengono lungo la direzione di propagazione dell'onda;
TRASVERSALI:le cui vibrazioni avvengono in direzione perpendicolare a quella di
propagazione dell'onda.
Rispetto alla forma geometraica distinguiamo le onde:
SFERICHE:caratterizzato da fronti d'onda che coincidono con superfici sferiche
concentriche attorno alla sorgente
CIRCOLARI:fr.d'onda che coincidono con circonf. Concentriche attorno alla sorgente.
PIANE:caratt. da fr.d'onda che coincidono con piani fra loro paralleli
RETTILINEE:caratt da fr.d'onda che sono linee parallele
(fronte d'onda:insieme dei punti raggiunti contemporaneamente dalla perturbazione)
La FORMA GEOMETRICA dell'onda dipende dal tipo di sorgente che la produce.
ONDE MECCANICHE:necessitano di un mezzo di propagazione
ELETTROMAGNETICHE:si propagano in assenza di un mezzo e possono essere solamente trasversali.
RIFLESSIONE DI UN'ONDA:quando un'onda incontrando un
ostacolo cambia la direzione o il verso del suo movimento di propagazione.
Più modifichiamo la superficie da piana a curva più le onde assumono
una direzione diversa da quelle incidenti.
LEGGI DELLA RIFLESSIONE:
1)il raggio del'onda incidente,
la normale alla superficie di riflessione e il raggio dell'onda riflessa giacciono sullo stesso piano
2)l'angolo di incidenza e l'angolo di riflessione sono uguali
RFRAZIONE DI UN'ONDA:quando un'onda attraversa in
diurezione obliqua,la superficie di separzione di due mezzi in cui
si propaga con velocità diverse(es dell'acuqa con il gradino all'interno
:la v è maggiore quando l'acua è più profonda vale a dire la lunghezza d'onda
è proporzionale alla velocità.)
LEGGI DELLA RIFRAZIONE:
1)il raggio dell'onda incidente,la normale
alla suerficie di separazione dei due mezzi e il raggio dell'onda
rifratta giacciono sullo stesso piano
2)il rapporto tra la velocità di
propagazione dell'onda nei due mezzi è costante e ugulae all'indice
di rifrazione realativo: v1/v2=n1,2
DIFFRAZIONE:è la propietà delle onde di aggirare gli ostacoli ed
è tanto più vistosa quanto più la fenditura che l'onda attrazversa hadimensioni
vicine alla lunghezza d'onda.
L'INTERFERENZA:è la capacità delle onde di attraversarsi reciprocamente.
1)interferenza costruttiva:onde concordi che si incontrano sommando gli effetti
per poi riassumere le caratteristiche iniziali
2)interf distruttiva:onde opposte
dimminuiscono gli effetti per poi riprendere le cartteristiche iniziali.
IL PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE SUGGERISCE LA POSSIBILITà
DI CREARE 2 onde stazionarie" ovvero costanti nel tempo. Si ottiene
sovrapponendo moti ondulatori ovvero sommando due onde di uguale
frequenza che si propagano lungo la stessa direzione in versi opposti)
LA LUCE è un agente fisico "speciale" di cui abbiamo conoscenza
intuitiva e che sta alla base delgi studi di ottica
SORGENTI DI LUCE:sono i vari fenomeni che danno luogo alla produzione della luce
SORGENTI NATURALI:es il sole
SORGENTI ARITIFICLALI:generalemnte sfruttano la proprietà dei corpi d
i emettere luce se riscaldati ad una temp suff elevata.
CORPI LUMINOSI:tutti quelli che in condizioni normali emettono luce
La luce se incontra corpi opachi forma ombre(regione priva di luce
che un oggetto forma dietro a sé))se incontra,mentre passa attraverso
corpi trasparenti (che si suddividono a loro volta in "diafani" e "traslucidi")
(la proprietà di un corpo di lasciarsi passare o meno dipende anche dal suo spessore)
Se un CORPO OPACO viene illuminato DIFFONDE la luce e firlette la
luce davanti a sé.(è import la diffusione altrimenti non avremmo nessuna
immagine dei corpi che ci circondano se non di quelli luminosi)(è il pulviscolo
che permette la diffusione dei raggi lum in tutte le direzioni)
Un corpo oltre a diffondere parizalmente la luce che lo illumina assorbe
parte della luce traformandola in calore.
Nella maggiorparte dei casi pratici la luce si propaga in linea retta,da qui
deriva il modello a raggi .
Nella costruzione del modello di ombra nel "cono d'ombra" non si ha buio
assoluto a causa della luce riflessa dalle pareti e dagli oggetti circostanti.
Se che illumina un oggetto non è una sorgente pountiforme non si ottiene
un'ombra dai contorni netti ma un graduale passaggio da una zona centrale
più scura ad una più chiara cioè di "penombra".
Una camera oscura è una scatola dove tutte le pareti sono nere tranne una
traslucida dov'è situato un forellino dal quale proviene luce esterna.
La luce viaggia a 300'000 km/s.
RAGGIO INCIDENTE:il raggio preveniente dalla sorgente luminosa
RAGGIO RIFLESSO:il raggio che non attraversa la superfice,torna indietro
lungo una direzione di solito diversa da quella incidente.
RAGGIO RIFRATTO:attraversa la superficie propagandosi in una direzione
diversa da quella incidente.
RIFLESSIONE DELLA LUCE:si ha quando la luce passa da un mezzo
trasparente ad uno opaco
DIFFUSIONE:i raggi vengono riflessi ma poiché i unti della superfice non
sono allineati le loro direzioni variano disordinatamente.
LEGGI DELLA RIFLESSIONE DELLA LUCE:
1)il raggio incidente,la normale
ala superficie e il raggio riflesso giacciono sullo stesso piano
2)l'angolo di
incidenza è uguale a quello di riflessione.
RIFRAZIONE:(es quando guardiamo un corpo attravrso l'acqua)si ha quando
la luce attravrsa la superficie di separazione tra due mezzi trasparenti di diversa
intensità(es aria e acqua)La luce prosegue il suo cammino nei due
mezzi ma cambiando direzione.
LEGGI DELLA FIRAZIONE:
1)il raggio incidente,la normale alla sup e il raggio
rifratto giacciono nello stesso piano
2)l'angolo di incidenza e l'angolo di rifrazione
sono tali da mantenere costante il rapporto: n1,2=sen0i/sen0r
IL PRINCIPIO DELLA REVERSIBILITA':se la luce puo percorrere un assegnato cammino ottico,allora può percorrere anche il cammino inverso.
L'INDICE DI RIFRAZIONE RELATIVO:è il rapporto tra due grandezze omogenee, e ci permette di caratterizzare un mezzo ripetto ad un altro relativamente alla loro capacità di rfrangere,cioè di deviare,il percorso di un raggio lum avvicinandolo alla normale o allontanandosi da essa.
La RIFLESSIONE TOTALE si ha quando la luce passa da un mezzo più rifrangente
ad uno meno rifrangente.
LA DISPERSIONE DELLA LUCE:avviene quando
un raggio di luce bianca viene fatto passare attraverso
un prisma trasparente .Il raggio subisce una doppia rifrazione,
dall'aria al vetro e poi dal vetro all'aria.Nel primo caso l'angolo
di rif è minore di quello d'incidenza(il vetro è più rifrangente dell'aria)
nel secondo l'angolo di rifr è maggiore di quello inc.Angolo di deviazione
è quello formato dal raggio d'entrata con quello d'uscita.
La luce bianca si scompone in componenti cromatiche.
L'indice di rif è diverso per i diversi colori.
MODELLO CORPUS COLARE(Newton):la luce è un flusso
di particelle che vengono emesse in continuazione dai corpi
luminosi e generano le sensazioni visive quando penetrano nell'occhio.
MODELLO ONDULATORIO(Huygens):la luce è un'onda,un
traferimanto di energia senza propagazione di materia.
Nella teoria ondulatoria IL COLORE è associato alla lunghezza
d'onda.Le lung d'onde della luce sono comprese tra 10alla meno
settima e 10 alla meno sesta. F=c/spazio percorso(lambda)
dove c è la v della luce nel vuoto.Frequenze comprese tra 10alla
tredicesima e 10alla quattoridcesima Hz.Il colore di un corpo dipende
dalla luce che lo illumina,non è una caratt intrinseca dei corpi.
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