La nascita della fisica moderna
Par. 1) La fine
dell'Ottocento
Alla fine del XIX secolo i fisici ritenevano
di aver ormai compreso le principali leggi della natura, credendo che i
principi formulati da Galileo, Newton ed infine da Maxwell (il quale aveva
riunito in una teoria unica i fenomeni elettrici e magnetici) fossero più che
validi.
I primi dubbi sorsero già tra il 1881 ed il
1887, periodo durante il quale Albert A. Michelson e Edward W. Morely portarono
a termine un esperimento che dimostrava errate le teorie fino ad allora credute
vere riguardanti l'etere cosmico: grazie ad un interferometro i due studiosi
capirono che non potevano essere applicate alla luce le normali leggi sulla
composizione delle velocità dei corpi
(tradizionalmente formulate da Galileo).
Nel tentativo di salvare la teoria dell'etere
cosmico, conciliandola con l'esperimento di Michelson e Morely, nel 1904 il
fisico olandese A. Lorentz formulò delle equazioni matematiche che giustificassero
i risultati ottenuti senza demolire la fisica classica.
TRASFORMAZIONI
DI LORENTZ
[ Picolo appunti ]
e 
, se gli assi coordinati dei due sistemi sono coincidenti
nell'istante 
e se 
nella direzione comune
degli assi 
e 
. ( fig.1).
