Il tubo di Crookes
Le
recenti scoperte sulla corrente elettrica indussero nel 1879 William Crookes a sperimentare la reale
esistenza di particelle subatomiche, già ipotizzate da Dalton.
Il tubo
di Crookes è formato da un tubo di vetro contenente un gas rarefatto (pressione
10-5 atm); alle sue pareti interne sono saldati due elettrodi metallici
collegati ad un generatore. Le esperienze hanno dimostrato che i raggi che
partono dal catodo ( polo negativo ) e vanno verso l'anodo ( polo positivo )
detti raggi catodici formano un alone verdastro contro la parete
dell'ampolla: oggi questo fenomeno non
viene interpretato come raggio, ma come insieme di particelle elementari, gli
elettroni appunto.
Questi raggi catodici sono costituiti da:
- piccolissime particelle viaggianti in linea retta
( infatti se si interpongono oggetti si crea un'ombra sulle pareti ).
- possiedono una certa massa ( in altri
esperimenti si è interposto un mulinello che girava in direzione del
flusso di particelle ).
- hanno carica elettrica negativa (sono attratte dal
polo positivo di un campo elettrico).
non
dipendono né dal tipo di metallo costituente il catodo, né dal tipo di gas
contenuto nel tubo (variando questo, le particelle hanno identiche
caratteristiche).
Nel 1897 Thompson riuscì
a determinare il rapporto carica/massa di dette particelle, collegando
l'apparecchiatura con uno spettrometro di massa.
Nel 1906 Millikan
determinò la carica di tali particelle.