IL MODELLO ATOMICO DI RHUTERFORD
Rhuterford
ipotizzò che la massa e la carica positiva fossero concentrate in una parte
molto piccola dell'atomo chiamata nucleo, e che gli elettroni si trovavano
nella zona periferica, a grande distanza dal nucleo. Questa ipotesi nasceva da
un'importante esperienza, effettuata da due allievi di Rutherford. Una lamina
sottilissima di metallo veniva bombardata con particelle alfa veloci; uno
schermo rivelatore indicava poi i punti di arrivo della particelle alfa,
permettendo quindi di stabilirne la traiettoria dopo il passaggio attraverso la
lamina.

Se fosse stato valido il modello di Thomson,
cioè se l'atomo avesse avuto una struttura omogenea, la particelle alfa
avrebbero dovuto comportarsi tutte nello stesso modo, perché in qualunque punto
avessero colpito la lamina metallica avrebbero trovato situazioni equivalenti.
In realtà le particelle alfa si comportarono in modo diverso: per la maggior
parte passarono senza subire nessuna deviazione, ma alcune vennero deviate
secondo vari angoli e alcune vennero addirittura respinte. Questo comportamento
spinse Rutherford a formulare la sua ipotesi; le particelle che non venivano
deviate erano quelle che passavano abbastanza distanti dai nuclei. Quelle che
si avvicinavano ai nuclei venivano deviate per effetto della repulsione
elettrica, visto che sia le particelle che i nuclei sono positivi; tanto piú si
avvicinavano ai nuclei, tanto piú fortemente venivano deviate. Quelle che
andavano direttamente verso i nuclei venivano respinte: queste ultime erano
poche, perché il nucleo occupa una parte molto piccola rispetto allo spazio
occupato da un atomo e quindi la probabilità che una particella si dirigesse
proprio contro un nucleo era bassa.
L'energia nucleare

L'energia nucleare (o atomica) sfrutta alcune particolarità
del nucleo degli atomi. Gli atomi sono le particelle, invisibili anche con
particolari microscopi, che compongono tutta la materia organica e inorganica.
Anche le cellule, che sono di dimensioni microscopiche, sono composte da un
numero enorme di atomi. Ogni atomo è costituito da una parte centrale, il
nucleo, a sua volta composto da un certo numero di protoni e neutroni, intorno
al quale ruotano altre particelle chiamate elettroni. In alcuni elementi
chimici, come per esempio nell'uranio 235, che ha 92 protoni e 143 neutroni, il
nucleo può essere instabile. L'instabilità può portare l'atomo a disgregarsi,
sviluppando energia sotto forma di radiazioni nucleari. Questo fenomeno,
chiamato fissione nucleare, viene prodotto artificialmente nelle centrali
nucleari, 'bombardando' l'uranio con un neutrone. Il nucleo dell'atomo di uranio di spezza,
alcuni neutroni si liberano e colpiscono a loro volta altri atomi di uranio, si
innesca così una reazione a catena che produce un'enorme quantità di energia,
chiamata energia nucleare o atomica. Se la reazione è prodotta in una centrale
nucleare, è sempre controllata e i nuclei che vengono colpiti e si spezzano
sono in numero limitato; l'energia liberata anche sotto forma di calore, viene
quindi trasformata in energia elettrica. Se la reazione a catena non è
controllata, si produce invece un'esplosione. E' il principio su cui si basa la
bomba atomica.