CAMPO
MAGNETICO
Si dice campo magnetico un campo di forze generato da un
magnete che ha la proprietà di esercitare delle forze. Un ago magnetico, libero
di ruotare,posto in un punto di tale campo si orienterà in una determinata
direzione. La direzione del campo magnetico è fornita da tale direzione mentre
il verso è indicato dal polo Nord dell'ago. Siccome una carica elettrica che si
muove in un campo magnetico, è sottoposta a forze da parte di quest'ultimo,
possiamo dare la definizione di campo magnetico: " Esso è una regione dello
spazio dove un dipolo magnetico o una carica elettrica in moto in esso, sono
sollecitati da forze". Il campo magnetico è, dunque, un campo di forze e per
descrivere le sue proprietà si definisce un vettore, che si indicherà con B, detto vettore induzione magnetica o vettore campo magnetico. Il
verso di B è il verso Sud-Nord lungo l'asse dell' ago in equilibrio. Un campo
magnetico si rappresenta mediante le linee di induzione o più semplicemente
linee magnetiche. Tali linee hanno, in ciascun punto, come tangente la direzione
del vettore campo magnetico B associato a quel punto e sono orientate nel verso
di B. Un campo magnetico si dice uniforme se il vettore B è costante in tutti i
punti del campo, cioè se ha dovunque lo stesso modulo, la stessa direzione e lo
stesso verso. In tal caso le linee magnetiche sono rette parallele tra loro,
distribuite ovunque con densità costante. L' insieme di tali linee viene
chiamato spettro magnetico. Nella seconda metà dell'800 con l'esperienza di
Oersted che scoprì che un ago magnetico,
posto in vicinanza di un conduttore si mette in oscillazione quando
quest'ultimo è percorso da corrente e tende a disporsi in disposizione
perpendicolare a quella della corrente, si ha la prova sperimentale che una
corrente elettrica genera un campo magnetico. Esso all'interno di un solenoide
è uniforme. Un solenoide o bobina è costituito da un filo conduttore avvolto ad
elica. Inviando in esso una corrente e visualizzando lo spettro, si può
constatare che le linee di forza di un campo magnetico al suo interno sono
parallele e rettilinee. Lo studio del campo magnetico all'interno di un
solenoide, percorso da corrente, ha dimostrato che il campo B ha un modulo che
è direttamente proporzionale al numero delle spire N di cui il solenoide è
composto e all'intensità i della
corrente che lo attraversa e inversamente proporzionale alla lunghezza l del
solenoide stesso, ossia: B=µ(N·i)/l. la costante di proporzionalità µ è detta
costante di permeabilità magnetica della sostanza posta all'interno del
solenoide. Per calcolare il modulo del vettore B si fa riferimento alla Legge
di Biot-Savart che afferma: "un conduttore rettilineo, percorso da corrente
genera un campo magnetico il cui vettore di induzione B in qualunque punto del
campo ha un modulo che è direttamente proporzionale all'intensità della
corrente e inversamente proporzionale alla distanza alla quale si trova il
punto considerato", ossia: B=(µ0 /2π)·(i/d) dove µ0 rappresenta
la permeabilità magnetica del vuoto. Consideriamo l'elemento l di un conduttore rettilineo,
percorso da una certa corrente i e posto tra le espansioni polari di una
calamita. Osserviamo che al passaggio della corrente nell'elemento l del
conduttore, quest'ultimo risulta sollecitato da una forza F. Essa è
perpendicolare alla corrente i che passa nel conduttore l. Il verso di tale
forza può essere ricavato mediante la regola di Fleming, detta anche regola
della mano sinistra. Secondo tale regola: se il senso della corrente è diretto
verso l'estremità del medio e il senso del campo è diretto verso l'estremità
dell'indice, la forza in esame è diretta verso l'estremità del pollice. Quindi
l'intensità della forza F che sollecita l'elemento è direttamente proporzionale
ad i e l; ossia F= B·i·l , dove i e
l si mantengono costanti, la forza F può variare solo sostituendo la calamita e
B rappresenta la costante di proporzionalità, cioè la misura del campo
magnetico prodotto dalla calamita. Ogni particella carica che si muove in un
campo magnetico con velocità v e con carica q, è sollecitata da una forza F,
detta Forza di Lorentz. Il modulo di
tale forza è espresso dalla relazione: F=q·v·B
mentre la sua direzione, perpendicolare al piano determinato da B e da v, e
il suo verso sono dati dalla regola di Fleming. Infatti da: F=B·i·l si ha: F=B·l·q/t cioè: F=B·l/t·q da cui, essendo l/t il rapporto tra lo
spazio percorso dalla carica q e il tempo t da quest'ultima impiegato a
percorrerlo, ossia la velocità v della carica, ricaviamo: F=q·v·B. In un campo
magnetico uniforme, si definisce flusso Ø del campo magnetico B, attraverso una
superficie piana di area S, il prodotto Ø=B·S·cosα, dove α indica
l'angolo tra B e la perpendicolare orientata alla superficie S.