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Leggi anche appunti:Lo sportLO SPORT Oggigiorno è in continuo aumento il numero delle persone che praticano Sport e FascismoSport e Fascismo Opera Nazionale Dopolavoro Venne istituita nel 1925 col |
Opera Nazionale Dopolavoro
Venne istituita nel 1925 col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori, ebbe notevole successo anche grazie alla capillare presenza sul territorio. Gli iscritti ricevono numerosi vantaggi, tra i quali anche il poter viaggiare su treni popolari a tariffe più convenienti, la possibilità di effettuare degli acquisti rateali, riduzioni per cinema e teatri, possibilità di avvicinarsi allo sport anche in età adulta e anche a sport come lo sci prima ritenuti d'èlite. Gli iscritti potevano cimentarsi in svariate attività artistiche e corsi di aggiornamento. Il successo dell'OND diede nuova luce al fascismo, anche per la possibilità di praticare il ballo, seppur non visto di buon occhio né dalla chiesa né da Mussolini. C'era da pagare una tassa sul celibato. Le donne nubili erano esenti, perché considerate brutte. Tutto ciò per spingere al matrimonio e quindi alla procreazione.
Sport femminile nel fascismo
Non si può dire che all'avvento del
fascismo (1922), lo sport femminile fosse inesistente, le donne italiane
avevano partecipato alle Olimpiadi della grazia a Montecarlo.
E, in Francia, una donna intraprendente aveva fondato
una federazione atletica internazionale. Le operaie, nel tempo libero, avevano
fondato dei circoli. Nel 23 venne fondata in Italia
La donna sportiva piace. Dal '30 in poi si dovettero fare i
conti con
Il primo ente ad occuparsi dell'attività fisica in periodo
fascista fu l'ENEF (Ente Nazionale Educazione Fisica), seppur limitato dalla carenza di fondi e strutture, viene quindi istituita l'Opera
Nazionale Balilla, che si occupava dei bambini dai 5 ai 18 anni. A livello
universitario vi era il GUF (Giovani Universitari Fascisti). Venne in seguito
fondata anche
Verso la fine del 700 i bambini bisognosi venivano portati al mare per essere curati poiché l'aria di città, in Inghilterra, era irrespirabile a causa della rivoluzione industriale. Le strutture nate per tale fine si chiamavano "Ospizi Marini". Qui venivano portati i bambini bisognosi per soggiornarvi e fare dei bagni di sole ed in acqua, per migliorare la circolazione sanguigna.
Nella metà del 1800 queste strutture vennero
impiantate anche in Italia, grazie all'opera di Giuseppe Barellai (nel
ritratto) un medico che, per primo, ne impianta uno a Viareggio nel 1856,
grazie ai finanziamenti ricevuti dall'aristocrazia del tempo.. Il periodo di
cura andava dai 40 ai 60 giorni e le malattie più comuni erano la scrofola
(malattia della pelle) e
Il motivo di tanto interesse attorno alla salute dei bambini è da ricercarsi in una ragione molto semplice, dei bambini forti
avrebbero costituito un esercito forte.
Nei primi anni
Il compito di maestre era svolto dalle iscritte ai fasci femminili di combattimento, che offrivano gratis il loro lavoro. Nel 1931 nacque l'EOA (Ente Opere Assistenziali) con il compito di finanziare le colonie termali e, sempre in quell'anno, viene istituito il primo regolamento per le colonie, prima affidate ad ordinamenti. Le colonie venivano divise in base al luogo in cui erano situate in marine, montane, lacustri, collinari, campestri o agricole. Quelle marine erano le più popolate. Altro metodo di classificazione era in base al periodo di tempo che i bambini dovevano trascorrerci:
Permanenti: sola funzione curativa, venivano accettati bambini già malati (TBC, scrofola, rachitismo) la durata era dai 3 ai 6 mesi;
Temporanee: con funzione preventiva o per bambini con problemi minimi, durata dai 30 ai 40 giorni;
Diurne: bambini non pernottavano, venivano prelevati al mattino e portati a trascorrere l'intera giornata nelle colonie. Erano soprattutto per bambini con problemi di denutrizione.
Molte erano strutture nuove con lo scopo di irrobustire i bambini. Questi edifici erano divisi in camerate dove dormivano sino a 30 bambini, erano dotate di numerosi servizi igienici, di un refettorio, un'infermeria ed un piccolo ospedale dove ricoverare i bambini che subivano insolazioni o eritemi. Ogni gruppo di circa 30 bambini, aveva il suo capogruppo ed almeno due signorine di colonia. Ovviamente i gruppi erano o di soli ragazzi o di sole ragazze.
Tutti i bambini erano controllati e assistiti, l'igiene era molto curata e, all'arrivo in colonia, veniva dato loro un corredo completo di vestiario per la permanenza. L'assistenza sanitaria era molto sentita. La divisione in squadre (gruppi) era fatta in base all'età o allo sviluppo fisico, cercando di raggruppare bambini dello stesso luogo di provenienza. La vita di colonia era molto rigida e, i bambini, venivano sorvegliati anche durante la doccia. La giornata cominciava con il saluto alla bandiera posta in spiaggia e raggiunta marciando, seguiva mezz'ora di esercizi e poi la colazione in refettorio. Dopo la colazione i bambini avevano un'ora libera durante la quale, in realtà, veniva loro impartita una dottrina politica. Successivamente si tornava in spiaggia per le cure composte da un bagno d'aria, un bagno di sole ed un bagno in acqua. Durante il bagno d'aria i bambini dovevano respirare e rilassarsi sotto tendoni al riparo dal sole per acclimatarsi. Seguiva il bagno di sole, della durata di circa un'ora, durante il quale, progressivamente, venivano esposti al sole. Infine, senza forzature, venivano invitati ad immergersi per 20 minuti. Intorno alle 13.00 si pranzava abbondantemente, con lo scopo di far aumentare di peso e di massa muscolare. La dieta era di circa 2000 Kcal per i bambini dai 5 ai 9 anni e di 2400 Kcal per i bambini dai 9 ai 12.
Dopo il pranzo seguiva un piccolo riposo, poi un altro indottrinamento e una marcia in spiaggia. Era dunque la volta della ginnastica (solitamente esercizi paramilitari), degli esercizi imitativi e dei giochi di squadra. Alle 21.00, dopo la cena, erano di nuovo tutti a letto. Nelle colonie non vi era discriminazione sociale, però veniva meno l'individualità e la personalità del bambino a causa del forte indottrinamento che si forniva in ogni azione da parte delle signorine di colonia aventi, a loro volta, un forte credo fascista, le quali seguivano anche dei corsi prima di svolgere il ruolo di educatrici.
RIFERIMENTO CRONOLOGICO DEGLI EVENTI ORGANIZZATIVO-LEGISLATIVI dal 1790 al 1897
- Filangeri restauratore dell'educazione fisica.
- Cuoco, seguace del Filangeri, "Non vi può essere una buona educazione letteraria disgiunta da una educazione fisica e militare".
- Rodolfo Oberman istruttore dell'accademia militare del regno Sardo Piemontese (l'unico con esercito proprio)
- Riccardo Netro, ex ufficiale, fonda
- Il municipio di Torino rende obbligatoria la ginnastica nelle scuole elementari superiori.
- Legge Casati.
- Il ministro De Sanctis istituisce un corso magistrale Statale per insegnanti, diretto da Oberman
- Bauman critica i modelli di Oberman, suo primo maestro.
- Circolare ministeriale del De Sanctis, definisce i limiti e le modalità del nuovo insegnamento.
- Nuovo regolamento discriminante la ginnastica militare a fini pedagogico educativi.
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- Viene emanata la prima legge (composta da 8 art.) interamente dedicata all'ed. fisica da parte del ministro De Sanctis.
- Il ministro della P.I. Boselli istituisce il ruolo organico degli insegnanti di ed. fisica, nomina una commissione di studio per una nuova regolamentazione della disciplina; riforma della Scuola Ginnastica di Roma.
- Congresso di Genova.
- Nomina di una commissione di studio per una revisione del programma e dei metodi di studio adattandoli alle fasce d'età. Approvazione dei nuovi programmi di ginnastica secondo i fini del professor Todaro.
- Viene fondato il Comitato Centrale Nazionale per l'ed. Fisica ed i giochi ginnici nelle scuole e nel popolo. Il ministro della P.I. Cadronchi indice un concorso Nazionale per l'ed. fisica.
RIFERIMENTO CRONOLOGICO DEGLI EVENTI ORGANIZZATIVO-LEGISLATIVI dal 1900 al 1975
- Congresso Internazionale di Parigi; congresso nazionale di Napoli. Nomina di una nuova commissione di studio. Nascita di 2 organizzazioni: Federazione Scolastica Nazionale e l'Istituto Nazionale per l'incremento dell'ed. fisica in Italia.
- Organizzazione di un Corso Nazionale di Ginnastica educativa.
- Riforma dell'Istituto per l'incremento dell'ed. fisica e promulgazione della legge Daneo-Credaro.
- Primo movimento scoutistico in Italia, a Viareggio.
- Congresso di Parigi
- Congresso della sezione Piemontese della federazione insegnanti di ed. Fisica
- Relazione del professor Guerra sulla riforma dell'ed. fisica.
- Gentile, ministro della P.I realizza la riforma proposta del prof. Guerra, seppur in contrapposizione con le sue teorie.
- Istituzione di un Ente Nazionale per l'ed. Fisica. (ENEF) che la separerà dalla scuola.
- Viene fondata l'ONB.
- Passaggio dell'ENEF al controllo dell'ONB.
- Nasce
- Caduta del Fascismo e liquidazione della GIL. L'ed. fisica è nuovamente sotto il controllo della P.I.
- Primo congresso nazionale a Roma sull'ed. fisica presieduto dal professor Gotta
- Circolare ministeriale del ministro Gonnella, rappresenta l'atto ufficiale di ingresso dell'ed. fisica nella scuola.
- Partecipazione alle attività sportive anche da parte delle alunne.
- Istituzione del primo ISEF a Roma.
- Riforma legislativa ad opera di Aldo Moro.
- Decreti delegati sanciscono la nascita di attività sportive destinate agli alunni.
- Ingresso nelle scuole dei giochi della gioventù.
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