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NON SOLO L'UTILE FA L'E.D.C.: l'esperienza della Bertagna Filati
Interessata ad approfondire il progetto di E.d.C., di cui avevo sentito parlare, ho chiesto ed ottenuto dall'Università degli studi di Brescia e dall'ISU di effettuare uno stage - che si è svolto nei mesi di maggio e giugno 1998 -presso la ditta BERTAGNA FILATI di Brescia, che aderisce al progetto, i cui titolari sono anche responsabili dell' E.d.C. a livello zonale.
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Denominazione sociale: Bertagna Filati S.R.L. |
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Anno di costituzione: 1991 |
DATI GENERALI: |
Settore di attività: TESSILE |
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N° soci: 2 |
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N° dipendenti: 8 |
SITUAZIONE LOGISTICA: |
L'azienda ha sede in via Labirinto a Brescia, in una zona industriale ben servita da vie di comunicazione. L'edificio occupa circa 3.000 mq, di proprietà dei soci. Si tratta di una costruzione recente che dispone di un ampio piazzale e di ambienti grandi e luminosi, arredati in modo armonioso. Comprende gli uffici, il magazzino ed un laboratorio, dove si creano nuovi fili e se ne sperimentano le caratteristiche. |
I Bertagna decidono le strategie aziendali e si avvalgono per la loro attuazione di:
t 1 ragioniera addetta alla contabilità;
t 2 impiegate all'ufficio commerciale, per l'Italia e per l'estero;
t 2 addetti alla produzione e alla progettazione dei filati;
t 1 funzionario di vendita;
t 1 operaia addetta all'assemblaggio dei fili;
t 1 magazziniere.
q La storia
Giovanni Bertagna, prima del 1991, lavorava nell'azienda familiare, gestita insieme al padre e ai tre fratelli. Tale azienda, ben inserita nel mercato, produceva (e produce tuttora) filati di lana e di cotone.
Giuliana Bertagna, moglie di Giovanni, si dedicava alla cura della famiglia.
Da tempo Giovanni desiderava dare al lavoro un significato più ricco e profondo rispetto a come è inteso comunemente.
Nel 1991, a Roma, sente in video-conferenza diretta il discorso di Chiara Lubich alla comunità di Araceli, in occasione del lancio del progetto di E.d.C. Inizialmente, però, tale progetto gli è sembrato valido esclusivamente per la realtà del Brasile, ma ben presto si è rivelato così coinvolgente che - insieme ad altri imprenditori - si è chiesto se non potesse essere proprio questa l'occasione d'oro per realizzare i sogni spesso accantonati.
Insieme alla moglie, nel 1991 decide di costituire la ditta Bertagna Filati S.r.l, per aderire al progetto di E.d.C.: 'Così - dice Giovanni Bertagna - abbiamo scritto ai soci dell'azienda in cui lavoravo una lettera, nella quale, cercando di non voler apparire come i buoni, i migliori, abbiamo spiegato i motivi della nostra scelta. Per noi è stata una sfida credere in questo progetto, fidarci, lasciando quello che avevamo: una certa sicurezza economica, quattro figli e quasi cinquant'anni. Avremmo potuto anche permetterci di vivere tranquillamente di rendita, ma ritenevamo che, proprio in quel particolare momento di recessione, ci fosse più che mai bisogno di imprenditori meno attenti agli utili e più disposti a dar lavoro alle persone. Potevamo cercare altre possibilità per vivere la solidarietà, nelle quali il rischio fosse meno elevato; eppure abbiamo scelto questa sfida: dimostrare che l'E.d.C. può
realizzarsi. Avevamo, poi, delle conoscenze ed esperienze imprenditoriali
che potevamo ancora impiegare. Il problema era tentare la storia,
quindi; sondare se i sogni potevano diventare realtà.
Il primo degli scopi della ditta è stato quello di creare un ambiente
socializzante dove ogni lavoratore potesse esprimere se stesso, vivendo insieme agli altri colleghi tutti gli aspetti presenti in ogni persona'.
q L'attività
La Bertagna Filati produce filati di lana e di cotone per aguglieria; ha 8 dipendenti, conta su 12 agenti commerciali per l'Italia e circa 500 clienti.
La peculiarità della sua attività è quella di assemblare, partendo dalla materia prima, fili sempre diversi che poi vengono avviati alla produzione in senso stretto, avvalendosi per tale scopo di unità produttive esterne. Il lavoro svolto è ugualmente notevole, anche se in ambito ristretto, poiché, essendo l'azienda molto legata al settore della moda, ogni stagione l'immagine dovuta al filo muta continuamente. La prerogativa della Bertagna è proprio quella di dare continuamente nuove qualità, forme, colori, lavorazioni al filo. Il nuovo prodotto è progettato interamente, poi sperimentato per vedere come far risaltare al meglio le sue caratteristiche e infine realizzato esternamente. Viene mantenuto un importantissimo rapporto di collaborazione e di controllo con le unità produttive esterne.
q Fatturato e destinazione degli utili
'Conciliando le diverse esigenze aziendali, nei vari anni abbiamo cercato di dare attuazione ai molteplici aspetti che possono confermarci se la tensione alle scelte liberamente fatte sono conformi agli ideali cui trae ispirazione il progetto di E.d.C.'
Nel 1991, l'azienda aveva 4 dipendenti e produceva due tipi di prodotto: il filato per aguglieria che assorbiva il 70% delle vendite e il filato per industria che copriva il restante 30%. Fino al 1995 la ditta non aveva una sua rete commerciale, in quanto vendeva circa il 70% del prodotto ad un unico grosso cliente, il quale disponeva di una sua rete di vendita.
Il fatturato nei primi quattro anni di esercizio è oscillato tra £3.500.000.000 e £4.500.000.000. L'utile del 1995 è ammontato a £100.000.000 ed è stato così ripartito: il 5% (£5.000.000) è stato devoluto per i poveri e per le strutture di formazione, il restante 95% (£95.000.000) reinvestito in azienda.
Nel 1996, a causa della perdita del principale cliente (il quale ha optato per strategie commerciali diverse), il fatturato è sceso bruscamente a £1.985.600.000; questo ha fatto chiudere l'esercizio con una perdita di £40.000.000. Tale passività è stata la conseguenza dell'inizio di una nuova fase per l'azienda, durante la quale la Bertagna Filati ha dovuto creare una nuova organizzazione di vendita per la diffusione del proprio prodotto, avvalendosi della collaborazione di 12 agenti, assumendo altre quattro persone e posizionando il proprio prodotto anche all'estero (Canada, Stati Uniti, Svizzera, Germania e Giappone).
Nel 1997, nonostante la crisi del settore tessile (ancora in atto), il fatturato è aumentato a £2.244.000.000, ma anche la perdita è salita a £48.000.000 (dovuta ai costi sostenuti per un rilancio dell'immagine dell'azienda sul mercato).
La situazione del 1998 ha portato un aumento del fatturato a £2.280.000.000 ed una perdita non ancora quantificata. (E' stata individuata la causa del perdurare della passività, nonostante l'aumento del fatturato, nell'elevato ammontare dei costi fissi, che pertanto si sta cercando di ridurre, e nel perdurare della crisi del settore tessile).
L'andamento globale dell'azienda, a mio avviso, non può essere considerato negativo (guardando unicamente ai tre anni di passività): la Bertagna Filati è giovane, solo da qualche anno è conosciuta sul mercato e le spese per il suo rilancio incidono molto. Incoraggianti sono, inoltre, le prospettive: gli investimenti fatti stanno dando buoni risultati e il mercato estero (che si sta potenziando) ha quadruplicato la propria incidenza sul fatturato (si è passati da £57.000.000 nel 1997 a £200.000.000 nel 1998).
q L'azienda di fronte alla crisi
La Bertagna Filati, nata nel 1991, è un'azienda giovane. Nei primi anni
(fino al 1995) ha conseguito risultati positivi, con un aumento del fatturato e
la presenza di utili che sono stati quasi interamente assorbiti dal consolidamento dell'azienda.
Nell'ultimo periodo sta subendo gli effetti della crisi in atto nel settore, che è stata affrontata, e si sta affrontando, attraverso un piano di ristrutturazione.
Nello spirito di E.d.C. l'attenzione alle persone viene messa al primo posto; per questo si sono fatti innanzitutto degli incontri e dei colloqui con i dipendenti, per conoscere la loro situazione personale e familiare e per renderli partecipi dei bisogni dell'azienda, in modo da trovare soluzioni conciliabili con le varie esigenze.
Alla fine si è concordato di licenziare un dipendente, al quale è stato trovato
un nuovo posto di lavoro. Una persona si è offerta spontaneamente di
lavorare part-time e un familiare è entrato in azienda.
L'azienda, a causa della situazione passiva in cui è venuta a trovarsi, agli inizi del 1998, si è vista ridurre drasticamente gli affidamenti bancari. 'Grazie alla fiducia accordataci da alcuni fornitori - dice Giuliana Bertagna -, che hanno spostato i pagamenti, e ad alcune persone che vivono l'esperienza di E.d.C. e che ci hanno accordato un prestito, abbiamo potuto far fronte ai nostri impegni verso i nostri dipendenti e i nostri terzisti'.[306]
All'inizio dell'anno, proprio in un momento in cui il mercato in Italia era fermo, la ditta ha ricevuto un grosso ordinativo dagli Stati Uniti e dalla Svizzera.
q I rapporti con i collaboratori
La Bertagna Filati, pur cercando come ogni azienda il profitto e sviluppando l'attività imprenditoriale, mira principalmente a creare al suo interno e nei rapporti con l'esterno (clienti, fornitori e istituzioni) rapporti significativi - cioè di comunione -, costruiti attraverso un impegno responsabile e cosciente, mettendo al centro l'uomo nel lavoro.
Mensilmente è previsto un incontro di circa un'ora, durante il quale dipendenti e proprietari condividono liberamente opinioni, suggerimenti, problemi e bisogni relativi alla vita dell'azienda e all'attività svolta, cercando punti di incontro.
Giuliana Bertagna, all'interno dell'azienda, svolge la funzione di promuovere
la comunicazione, di armonizzare le esigenze personali e di cogliere
eventuali necessità particolari. E' suo impegno quotidiano, per esempio, dare un saluto a ciascun dipendente, incontrandolo nel suo posto di lavoro.
All'interno dell'azienda, esiste, come io stessa ho potuto sperimentare durante lo stage, un clima positivo di dialogo, di collaborazione e di disponibilità reciproca.
Racconta Giuliana Bertagna: 'Abbiamo concesso un lavoro di 32 ore ad una dipendente che desiderava conciliare il lavoro con la famiglia; ad un'altra
abbiamo permesso di fare frequenti assenze dal lavoro, per un certo periodo, quando alcuni suoi familiari hanno avuto necessità di assistenza in ospedale e le abbiamo consentito di svolgere il suo lavoro in maniera flessibile, anche perché compatibile con la sua mansione'.
Grazie a questi rapporti di comunione costruiti in azienda, responsabilità e risultati sono condivisi da tutti, e tutti si impegnano con uno spirito nuovo al successo economico e sociale. Questo dipende anche dal fatto che i dipendenti conoscono la scelta dei Bertagna di aderire al progetto di E.d.C.
Significativo è il fatto che tre di questi dipendenti, all'atto della costituzione dell'azienda, hanno voluto lasciare un posto sicuro e meglio retribuito, per diventare collaboratori della Bertagna Filati, affrontandone anche i rischi, e questo si è verificato a motivo della fiducia e della stima che avevano maturato verso Giovanni Bertagna quando lavoravano insieme nella vecchia azienda.
q Etica economica
Come tutti gli imprenditori di E.d.C., la Bertagna Filati ha scelto di rispettare
la legalità in tutti i suoi aspetti. Il bilancio economico rispecchia interamente la realtà aziendale; le tasse vengono pagate senza evasioni ed elusioni; tutte le transazioni economiche vengono fatturate, e rifiutate le richieste, purtroppo numerose e a volte anche di grossa entità, come io stessa ho potuto constatare nel mio stage, di rapporti commerciali non legali (forniture o acquisti in 'nero').
Finora l'azienda non è ancora riuscita a stabilire rapporti con i concorrenti, si è limitata a mantenere un comportamento leale.
La grave crisi del settore esigerebbe una cooperazione tra imprenditori tessili: è proprio su questa strada che Giovanni Bertagna intende orientarsi.
q Rapporti tra aziende di E.d.C.
I coniugi Bertagna, sia come imprenditori, sia come punti di riferimento del progetto di E.d.C., si incontrano mensilmente con tutti gli imprenditori della zona per fare il punto della situazione, per scambiarsi esperienze e competenze, per condividere difficoltà e successi, per analizzare le nuove richieste di adesione del progetto, e per verificare la rispondenza delle scelte ai principi.
Tale comunione tra aziende è il fulcro dell'E.d.C. e rappresenta una forza e una risorsa, sia per la diffusione del progetto, sia per sostenere le singole aziende nei momenti di difficoltà.
Vi sono altri incontri, a livello locale, tra aziende di E.d.C., che coinvolgono anche i dipendenti, i simpatizzanti e chi è interessato al progetto. Durante il periodo del mio stage, anch'io ho potuto partecipare a due di questi incontri. Uno si è svolto a Brescia il 17 maggio 1998, presso la Bertagna Filati, alla presenza di una trentina di persone, di cui cinque dipendenti. Un secondo si è tenuto a Novara il 14 giugno 1998, presso la ditta Webert, al quale erano presenti i titolari, una trentina di dipendenti e una ventina di altri imprenditori. In entrambi gli incontri è stato presentato il progetto di E.d.C. ed alcune esperienze; anche a me è stata offerta l'opportunità di condividere la mia decisione di fare del progetto l'argomento della tesi.
q Considerazioni
Lo stage che ho avuto modo di fare mi ha permesso di conseguire alcune conoscenze tecniche, ma soprattutto di entrare in contatto con una realtà molto ricca, significativa e coinvolgente da un punto di vista umano.
Ho potuto conoscere il progetto di E.d.C. nei suoi aspetti concreti e constatare che non è facile e semplice attuarlo, in quanto non elimina i problemi che quotidianamente tutte le aziende si trovano ad affrontare e richiede atteggiamenti e comportamenti spesso controcorrente e, a volte, scelte coraggiose per salvare l'uomo, posto al centro dell'attività. Esso dispone, però, della forza della comunione.
Ho incontrato persone fortemente motivate ad andare avanti, nonostante le difficoltà. Saper accogliere anche le sconfitte, non perdere la speranza nei momenti difficili, saper pazientare nella ricerca di nuove soluzioni, saper chiedere con umiltà l'aiuto e il sostegno degli altri sono elementi che accompagnano la vita degli attori di E.d.C., come ho potuto constatare.
In sintesi, la mia esperienza di stage presso la Bertagna Filati mi ha insegnato che vi sono, oltre il profitto, altri elementi importanti di valutazione di un'azienda, che sono le relazioni umane. E' la qualità di queste relazioni che permette alle persone di realizzarsi e di essere felici, anche sul lavoro.
Essi sono punti di riferimento sia per le altre aziende che aderiscono all'E.d.C. nella zona di Milano (Lombardia e provincia di Novara), sia per studenti che nelle loro tesi vogliono approfondire il progetto.
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