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LA MONETA: VALORE REALE E VALORE NOMINALE
La moneta è un mezzo di scambio grazie al quale possiamo acquistare beni o servizi.
Il valore della moneta può essere classificato in due modi:
a) valore nominale: ovvero il valore impresso sulla moneta,
b) valore reale: ovvero il potere di acquisto della moneta (cioè la quantità di beni e servizi che in un dato momento può essere acquistata con l'impiego della moneta).
Tra le due definizioni c'è una differenza fondamentale: spesso infatti valore reale e valore nominale non coincidono, poiché il valore nominale non è altro che un numero mentre il valore reale è l'effettivo quantitativo di ricchezza della quale disponiamo. Il fenomeno che influisce su questa diversità è l'inflazione, cioè un continuo aumento dei prezzi che provoca un deprezzamento della moneta: il valore nominale della moneta rimane uguale mentre il valore reale diminuisce. Di conseguenza se si dispone di una banconota di £ 100.000 (valore nominale) apparentemente si ha un potere di acquisto costante (dato che il valore nominale non cambia), ma questo valore non è il valore effettivo del bene e cambia nel tempo perché l'inflazione fa si che il valore reale non coincida più con quello nominale: con la banconota si potranno acquistare beni che costano £ 100.000 ma il loro prezzo prima che il tasso di inflazione aumentasse era minore, quindi a parità di banconota possiamo comprare una quantità di beni che ha un valore effettivo minore.
All'aumentare dei prezzi, il potere di acquisto della moneta diminuisce quindi per ricavare il valore monetario reale bisogna ricorrere agli strumenti per misurare il tasso di inflazione poiché in questo modo si può sapere a quanto ammonta l'aumento dei prezzi e il deprezzamento della moneta. L'entità dell'inflazione si misura attraverso:
l'indice dei prezzi all'ingrosso: transazioni commerciali tra imprese, rapporti tra produttore - grossista e grossista - dettagliante (è utile per stabilire la posizione dell'Italia verso l'estero);
l'indice dei prezzi al consumo: transazioni commerciali tra dettaglianti - consumatori cioè tra imprese e famiglie (è l'indice più usato);
l'indice del costo della vita: transazioni tra dettaglianti - consumatori (è molto simile al precedente ma se ne differenzia per la diversa ponderazione: entrambi gli indici devono essere diversamente ponderati quando la composizione del paniere dei beni subisce una variazione).
Una volta calcolata l'inflazione, il valore monetario si trova facendo il reciproco del livello generale dei prezzi:
1 1
Vm = POTERE DI ACQUISTO =
P INDICE DEI PREZZI
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